Vita di città
Castello Svevo, poca coerenza anche nelle promozioni
Dopo il caso Trani Sposi, interviene La Maria del Porto: «Senza dialogo tra istitizioni, non cambierà nulla»
Trani - mercoledì 28 ottobre 2015
8.50
Passano i giorni, eppure di coerenza nelle scelte della gestione del Castello Svevo non c'è traccia. Infatti, nella differenza di trattamento tra eventi che, agli occhi della struttura, dovrebbero essere tutti pari, sbuca un altro particolare: mentre Trani Sposi, che inizierà domani, potrà aprire le porte ai propri visitatori nell'ultimo giorno, grazie all'iniziativa ministeriale "DomenicAlMuseo", che consentirà per tutta la giornata l'accesso libero e gratuito al monumento, altre due manifestazioni si sono svolte senza che queste potessero garantire, anche limitatamente al periodo d'azione, questo tipo di convenzioni: persino gli Open Days, previsti per i sabato sera, sono stati tenuti lontano dalla biglietteria, fonte di reddito.
Sulla questione è intervenuta anche "La Maria del Porto", che da quattordici anni promuove con le proprie energie i Dialoghi di Trani, manifestazione insignita per diversi anni del plauso della presidenza della Repubblica Italiana. Di certo non gli ultimi arrivati.
«Quello che accade in questi giorni - dichiara Rosanna Gaeta - conferma la difficoltà di comprendere con quali criteri si muovano i soggetti deputati alla gestione del Castello, la sua programmazione articolata in eventi e manifestazioni tanto eterogenee, la sua destinazione d'uso, la sua fruizione pubblica, la politica delle tariffe da applicare in modo tanto discrezionale quanto disorientante. Ma sino a quando le istituzioni pubbliche coinvolte, ovvero Mibact, polo museale, direzione della struttura e Comune di Trani non dialogheranno in vista di una pianificazione, coerente della funzione e dell'utilizzo del monumento, andremo incontro - conclude - a queste scelte altalenanti e discrezionali».
A oggi, però, nessuna parte politica è intervenuta sull'argomento.
Sulla questione è intervenuta anche "La Maria del Porto", che da quattordici anni promuove con le proprie energie i Dialoghi di Trani, manifestazione insignita per diversi anni del plauso della presidenza della Repubblica Italiana. Di certo non gli ultimi arrivati.
«Quello che accade in questi giorni - dichiara Rosanna Gaeta - conferma la difficoltà di comprendere con quali criteri si muovano i soggetti deputati alla gestione del Castello, la sua programmazione articolata in eventi e manifestazioni tanto eterogenee, la sua destinazione d'uso, la sua fruizione pubblica, la politica delle tariffe da applicare in modo tanto discrezionale quanto disorientante. Ma sino a quando le istituzioni pubbliche coinvolte, ovvero Mibact, polo museale, direzione della struttura e Comune di Trani non dialogheranno in vista di una pianificazione, coerente della funzione e dell'utilizzo del monumento, andremo incontro - conclude - a queste scelte altalenanti e discrezionali».
A oggi, però, nessuna parte politica è intervenuta sull'argomento.