Vita di città
Cattedrale, continua il restyling dal campanile alla facciata
Interventi iniziati a settembre dopo la caduta di pezzi dal campanile
Trani - venerdì 17 ottobre 2014
7.12
Le impalcature e la presenza degli operai forse non saranno l'ideale per scattare foto o festeggiare un matrimonio. Ma la Cattedrale di Trani ha davvero bisogno di un restyling che sta proseguendo in questi giorni. Interventi che, a partire dal mese di settembre, si sono resi necessari dopo alcuni episodi spiacevoli che hanno riguardato soprattuto il campanile. Da lì, lo scorso novembre, si erano staccati alcuni pezzi di pietra.
La causa sarebbe da attribuire ad infiltrazioni d'acqua che avevano prodotto la caduta di una porzione di muro del cornicione dell'ultimo ordine di finestre. La vicinanza al mare fa il resto: i sali penetrano nella pietra, si cristallizzano e la deteriorano. Il responsabile del gioiello della città, don Nicola Napoletano, aveva lanciato l'allarme attivando il lavoro della Soprintendenza regionale. Che, dopo aver fatto trascorrere, il periodo estivo, denso di matrimoni per cui non era certo gradevole assistere ad impalcature ed operai al lavoro, è corsa ai ripari.
Quindi via con i lavori al campanile ma anche alla facciata per garantirne la manutenzione e la pulizia. Ma non solo. Le operazioni riguardano anche la tettoia, anch'essa vittima di infiltrazioni piovane. Per verificare la provenienza, i tecnici della Soprintendenza si sono serviti di un drone per sorvolare dall'altro la struttura e scattare foto punto per punto. Un modo innovativo per evitare l'allestimento di ponteggi. E far sì che, nonostante i lavori, il monumento non perda il suo fascino.
La causa sarebbe da attribuire ad infiltrazioni d'acqua che avevano prodotto la caduta di una porzione di muro del cornicione dell'ultimo ordine di finestre. La vicinanza al mare fa il resto: i sali penetrano nella pietra, si cristallizzano e la deteriorano. Il responsabile del gioiello della città, don Nicola Napoletano, aveva lanciato l'allarme attivando il lavoro della Soprintendenza regionale. Che, dopo aver fatto trascorrere, il periodo estivo, denso di matrimoni per cui non era certo gradevole assistere ad impalcature ed operai al lavoro, è corsa ai ripari.
Quindi via con i lavori al campanile ma anche alla facciata per garantirne la manutenzione e la pulizia. Ma non solo. Le operazioni riguardano anche la tettoia, anch'essa vittima di infiltrazioni piovane. Per verificare la provenienza, i tecnici della Soprintendenza si sono serviti di un drone per sorvolare dall'altro la struttura e scattare foto punto per punto. Un modo innovativo per evitare l'allestimento di ponteggi. E far sì che, nonostante i lavori, il monumento non perda il suo fascino.