Ambiente
Cava fumante, forte concentrazione d'idrocarburi nel terreno
I risultati dell'Arpa dopo i rilievi in contrada Monachelle
Trani - sabato 4 novembre 2017
13.59
Una forte concentrazione d'idrocarburi pesanti che qualifica la sostanza sversata come una miscela di gasolio e oli lubrificanti. E' quanto emerso dai risultati Arpa delle analisi del campione di terreno prelevato dalla cava fumante in contrada Monachelle.
Nel documento si legge che "il campione presenta un odore di rifiuti bruciati molesto e fortemente persistente. Il tenore d'idrocarburi supera i limiti previsti dalla legge". Risultati per nulla confortanti e che confermano come alto sia il livello d'inquinamento ambientale.
Proprio il sindaco Bottaro, in un'intervista rilasciata ieri, aveva assicurato come fosse alta l'attenzione sulla vicenda e ribadito che è in corso un'inchiesta da parte della Procura di Trani per risalire ai responsabili. Per sapere cosa effettivamente sia sepolto sotto il terreno ci vorrà del tempo. In questi giorni, infatti, è in atto un'attività di soffocamento dell'intero terreno che però non sta portando i frutti desiderati in quanto non appena si "tappa" una fuorisciuta di gas fumarolici questi poi si ripresentano in altri punti.
Per avviare le procedure di svuotamento e bonifica, è indubbio che ci vorrà ancora del tempo. Il terreno è di proprietà privata e il Comune può solamente attuare un'operazione di vigilanza. Inoltre, sembrerebbe che intorno quel terreno ci sia in atto un contenzioso per eredità che però fa ben presagire come i proprietari potranno sostenere i costi, piuttosto elevati, della messa in sicurezza.
Nel documento si legge che "il campione presenta un odore di rifiuti bruciati molesto e fortemente persistente. Il tenore d'idrocarburi supera i limiti previsti dalla legge". Risultati per nulla confortanti e che confermano come alto sia il livello d'inquinamento ambientale.
Proprio il sindaco Bottaro, in un'intervista rilasciata ieri, aveva assicurato come fosse alta l'attenzione sulla vicenda e ribadito che è in corso un'inchiesta da parte della Procura di Trani per risalire ai responsabili. Per sapere cosa effettivamente sia sepolto sotto il terreno ci vorrà del tempo. In questi giorni, infatti, è in atto un'attività di soffocamento dell'intero terreno che però non sta portando i frutti desiderati in quanto non appena si "tappa" una fuorisciuta di gas fumarolici questi poi si ripresentano in altri punti.
Per avviare le procedure di svuotamento e bonifica, è indubbio che ci vorrà ancora del tempo. Il terreno è di proprietà privata e il Comune può solamente attuare un'operazione di vigilanza. Inoltre, sembrerebbe che intorno quel terreno ci sia in atto un contenzioso per eredità che però fa ben presagire come i proprietari potranno sostenere i costi, piuttosto elevati, della messa in sicurezza.