Cronaca
Cavalli e scommesse, i nomi degli arrestati
Le corse illegali si svolgevano su strade pubbliche
Trani - venerdì 13 novembre 2009
Cento militari dell'Arma con specialisti del NAS di Bari e personale veterinario hanno supportato i Carabinieri della locale Tenenza e del Nucleo Operativo della Compagnia di Trani, nell'esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP Dott. Roberto Oliveri del Castillo del Tribunale di Trani.
I provvedimenti restrittivi sono frutto di una complessa e articolata attività di indagine - coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Michele Ruggiero - che ha avuto inizio nel mese di febbraio 2009, a seguito del tentato omicidio di G.G., custode di uno dei tre maneggi posti sotto sequestro nel corso dell'operazione, ove trovavano ricovero anche cavalli appartenenti a personaggi di spicco della criminalità organizzata barese e foggiana.
Nel corso delle investigazioni è emerso che gli animali venivano impiegati in corse clandestine che si svolgevano sia su strade pubbliche sia all'interno di una pista circolare ubicata nei pressi del Dolmen di Bisceglie. Dette zone venivano presidiate da un numero notevole di vedette, preposte a segnalare eventuali controlli delle Forze dell'Ordine considerato che, in tali occasioni, si riunivano esponenti di rilievo della criminalità barese e foggiana, i quali oltre a fornire i cavalli, organizzavano scommesse di notevole entità.
L'organizzazione criminale, che vedeva tra i propri affiliati anche un dipendente comunale e un dipendente del locale ufficio veterinario, richiedeva al Comune di Bisceglie apposite autorizzazioni, comunicando all'ente che le manifestazioni ippiche rivestivano solo carattere di esibizione ai fine di avvicinare i bambini ai quadrupedi, talvolta con scopo ippoterapico, celando il fine illecito che il sodalizio criminale si prefiggeva. Dalle indagini è inoltre emerso che parallelamente alle corse clandestine si è sviluppato un vero e proprio mercato delle carni dei cavalli i quali, dopo essere stati sfruttati e imbottiti di sostanze dopanti al fine dì trarre il massimo dalle potenzialità fisiche dalle loro prestazioni, quando ormai gli equini erano ridotti allo stremo delle forze, venivano destinati alla macellazione clandestina e le loro carni immesse nella filiera alimentare.
L'operazione della notte scorsa, che riveste carattere di esclusività in ambito regionale, si inserisce in una serie di controlli finalizzati alla tutela della salute pubblica ed al contrasto della criminalità organizzata del nord barese.
Questo l'elenco nominativo degli arrestati:
Vincenzo Morrone, 1964 – custodia cautelare in carcere;
Giuseppe Grosso, 1980 - custodia cautelare in carcere;
Mauro Lacavalla, 1965 - custodia cautelare in carcere;
Nicola Logoluso, 1952 – arresti domiciliari;
Andrea Campanale, 1961 – arresti domiciliari;
Gianbattista Marcario, 1970 – arresti domiciliari;
Domenico Musto, 1978 – arresti domiciliari;
Francesco Cosimo Semerano, 1947 – arresti domiciliari;
Luciano Mazzone, 1967 – arresti domiciliari;
Paolo La Pietra, 1967 – arresti domiciliari.
Tutti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere, maltrattamento di animali, divieto di combattimenti e competizioni non autorizzati tra animali, esercizio abusivo di attività di giuoco e scommessa.
I provvedimenti restrittivi sono frutto di una complessa e articolata attività di indagine - coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Michele Ruggiero - che ha avuto inizio nel mese di febbraio 2009, a seguito del tentato omicidio di G.G., custode di uno dei tre maneggi posti sotto sequestro nel corso dell'operazione, ove trovavano ricovero anche cavalli appartenenti a personaggi di spicco della criminalità organizzata barese e foggiana.
Nel corso delle investigazioni è emerso che gli animali venivano impiegati in corse clandestine che si svolgevano sia su strade pubbliche sia all'interno di una pista circolare ubicata nei pressi del Dolmen di Bisceglie. Dette zone venivano presidiate da un numero notevole di vedette, preposte a segnalare eventuali controlli delle Forze dell'Ordine considerato che, in tali occasioni, si riunivano esponenti di rilievo della criminalità barese e foggiana, i quali oltre a fornire i cavalli, organizzavano scommesse di notevole entità.
L'organizzazione criminale, che vedeva tra i propri affiliati anche un dipendente comunale e un dipendente del locale ufficio veterinario, richiedeva al Comune di Bisceglie apposite autorizzazioni, comunicando all'ente che le manifestazioni ippiche rivestivano solo carattere di esibizione ai fine di avvicinare i bambini ai quadrupedi, talvolta con scopo ippoterapico, celando il fine illecito che il sodalizio criminale si prefiggeva. Dalle indagini è inoltre emerso che parallelamente alle corse clandestine si è sviluppato un vero e proprio mercato delle carni dei cavalli i quali, dopo essere stati sfruttati e imbottiti di sostanze dopanti al fine dì trarre il massimo dalle potenzialità fisiche dalle loro prestazioni, quando ormai gli equini erano ridotti allo stremo delle forze, venivano destinati alla macellazione clandestina e le loro carni immesse nella filiera alimentare.
L'operazione della notte scorsa, che riveste carattere di esclusività in ambito regionale, si inserisce in una serie di controlli finalizzati alla tutela della salute pubblica ed al contrasto della criminalità organizzata del nord barese.
Questo l'elenco nominativo degli arrestati:
Vincenzo Morrone, 1964 – custodia cautelare in carcere;
Giuseppe Grosso, 1980 - custodia cautelare in carcere;
Mauro Lacavalla, 1965 - custodia cautelare in carcere;
Nicola Logoluso, 1952 – arresti domiciliari;
Andrea Campanale, 1961 – arresti domiciliari;
Gianbattista Marcario, 1970 – arresti domiciliari;
Domenico Musto, 1978 – arresti domiciliari;
Francesco Cosimo Semerano, 1947 – arresti domiciliari;
Luciano Mazzone, 1967 – arresti domiciliari;
Paolo La Pietra, 1967 – arresti domiciliari.
Tutti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere, maltrattamento di animali, divieto di combattimenti e competizioni non autorizzati tra animali, esercizio abusivo di attività di giuoco e scommessa.