Territorio
Cento anni dalla battaglia sull'Isonzo, cerimonia alla Lolli Ghetti
Ricordato il sacrificio dei soldati del IX Reggimento nella Prima guerra mondiale
Trani - venerdì 23 ottobre 2015
12.22
Il 18 ottobre 1915 iniziò la terza battaglia dell'Isonzo con più di 1300 cannoni contro l'esercito austro-ungarico. Esattamente alle ore 12, l'artiglieria italiana cominciò ad attaccare le linee nemiche. Il numero di caduti assunse i caratteri di una tragedia: in dieci giorni le perdite furono di 67 mila uomini ed alcune brigate furono praticamente annientate. Trascorsi 100 anni dallo storico evento, si è celebrata oggi la cerimonia della "Festa di Corpo", per ricordare l'eroica resistenza dei "Bianchi Fucilieri" del nono Reggimento.
Presso la Caserma "Lolli Ghetti" di Trani, sede del nono Reggimento, alla presenza del sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, e del comandante della brigata meccanizzata "Pinerolo", generale di brigata Gianpaolo Mirra, sono stati ricordati gli eventi che coinvolsero i soldati del nono Reggimento nell'ottobre 1915.
In particolare, il colonnello Ciro Chirico, con la bandiera di guerra ed il Reggimento in armi, ha rievocato gli eventi bellici così come furono annotati sul diario di guerra dell'epoca ed è stato esposto il drappo tricolore, macchiato del sangue del gruppo bandiera che nella notte del 24 ottobre 1915 venne colpito da una granata nemica.
In questo drammatico contesto, il coraggio, fino all'estremo sacrificio dei "Bianchi Fucilieri", è valso la concessione della più alta onorificenza, la medaglia d'oro al valore militare alla bandiera di guerra. Nell'occasione della "Festa di Corpo" hanno preso parte, inoltre, i familiari del personale del nono Reggimento, le associazioni combattentistiche e d'arma ed alcune scolaresche della città di Trani.
Presso la Caserma "Lolli Ghetti" di Trani, sede del nono Reggimento, alla presenza del sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, e del comandante della brigata meccanizzata "Pinerolo", generale di brigata Gianpaolo Mirra, sono stati ricordati gli eventi che coinvolsero i soldati del nono Reggimento nell'ottobre 1915.
In particolare, il colonnello Ciro Chirico, con la bandiera di guerra ed il Reggimento in armi, ha rievocato gli eventi bellici così come furono annotati sul diario di guerra dell'epoca ed è stato esposto il drappo tricolore, macchiato del sangue del gruppo bandiera che nella notte del 24 ottobre 1915 venne colpito da una granata nemica.
In questo drammatico contesto, il coraggio, fino all'estremo sacrificio dei "Bianchi Fucilieri", è valso la concessione della più alta onorificenza, la medaglia d'oro al valore militare alla bandiera di guerra. Nell'occasione della "Festa di Corpo" hanno preso parte, inoltre, i familiari del personale del nono Reggimento, le associazioni combattentistiche e d'arma ed alcune scolaresche della città di Trani.