Centro diurno Jobel, servizio sospeso per mancanza di fondi dalla Regione
I bambini scrivono alle istituzioni: «Come faremo adesso?»
Gentilissimi assessore e dirigente, vorremmo far conoscere a tutti il disagio che noi famiglie stiamo vivendo e vogliamo farlo attraverso le parole dei nostri figli, chi più di loro può aiutarvi a capire come stanno le cose.
Buongiorno a tutti, siamo i 12 ragazzi che la scorsa settimana hanno saputo di non poter più frequentare il Centro Diurno. Lo scorso Ottobre i nostri genitori ci hanno informato dell'inizio di questa nuova esperienza, un po' strana per dei ragazzi della nostra età perché ognuno di noi si è trovato a dover convivere ogni giorno con nuove persone in un periodo di pandemia che ci ha costretti a dover rinunciare anche alla scuola.
Abbiamo iniziato a frequentare il Centro Diurno per minori presso il Centro Jobel e oggi ci troviamo a dover rinunciare al servizio per mancanza di fondi. Siamo ragazzi a cui in quest'ultimo anno stanno mancando tutti i punti di riferimento: prima la scuola, per i motivi che tutti conosciamo, ed ora anche il Centro diurno.
Noi bambini ci siamo ambientati, abbiamo stretto rapporti tra di noi e abbiamo imparato a conoscere le nostre educatrici, che per noi sono dei punti di riferimento non solo nel nostro percorso scolastico ma anche nel nostro percorso di vita.
Ogni giorno abbiamo condiviso tutto insieme ed oggi da un momento all'altro ci troviamo a dover rinunciare a tutto. Noi vi chiediamo attraverso i nostri genitori in che modo adesso voi potete risolvere questo nostro disagio? Come faremo adesso?
Ci sentiamo soli e spaesati e confidiamo nella vostra volontà di voler risolvere quanto prima questa situazione, perché non è giusto che nessuno si preoccupi di quello che noi proviamo. Signor Sindaco chiediamo a lei che ci è più vicino e che ci conosce di aiutarci le abbiamo dato fiducia, l'abbiamo conosciuta e speriamo in cuor nostro che ascolti le nostre voci.
Confidiamo in voi.