Vita di città
Cerimonia di dedicazione dell'aula bunker nella casa circondariale alla memoria di Antonio Lorusso
L'appuntato fu ucciso nel maggio del 1971 insieme al Procuratore della Repubblica di Palermo Scaglione
Trani - giovedì 5 maggio 2022
10.19
Dopo 51 anni dall'omicidio del Procuratore capo di Palermo Pietro Scaglione ed il suo autista e stretto collaboratore, l'appuntato del disciolto Corpo degli Agenti di custodia Antonio Lorusso, è a quest'ultimo che stamattina è stata intitolata l'aula bunker di Trani nella Casa Circondariale.
Presenti il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto e tutti vertici delle Forze dell'ordine: il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, la senatrice Bruna Piarulli, il presidente del Tribunale, Antonio De Luce, il procuratore di Trani, Renato Nitti, il direttore degli istituti penali, Giuseppe Altomare, il comandante del reparto di Polizia penitenziaria, Felice Nazareno de Pinto.
Presenti anche diverse classi di istituti superiori di Trani.
Ma soprattutto grande emozione con la presenza di Salvatore Lorusso, figlio di Antonio, cui la sala è stata intitolata: la targa a in memoria del caduto è «segno di vicinanza e supporto delle istituzioni alla parte sana della comunità locale penitenziaria che quotidianamente porta avanti una strenua e spesso impari lotta contro le varie forme di criminalità che inquinano il territorio», come aveva scritto Altomare nel comunicato che annunciava la cerimonia.
La cerimonia è avvenuta con l'occasione della restituzione alla comunità e agli uffici giudiziari di Trani dell'aula bunker dopo un recente intervento di robusta ristrutturazione durato quasi 2 anni una occasione per concedere alle istituzioni e all'istituto penitenziario di Trani la conferma concreta della propria funzione di presidio e legalità sul territorio, in omaggio anche alla visione risocializzante offerta dell'articolo 27 della costituzione e della legge numero 354 del 1975.
Presenti il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto e tutti vertici delle Forze dell'ordine: il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, la senatrice Bruna Piarulli, il presidente del Tribunale, Antonio De Luce, il procuratore di Trani, Renato Nitti, il direttore degli istituti penali, Giuseppe Altomare, il comandante del reparto di Polizia penitenziaria, Felice Nazareno de Pinto.
Presenti anche diverse classi di istituti superiori di Trani.
Ma soprattutto grande emozione con la presenza di Salvatore Lorusso, figlio di Antonio, cui la sala è stata intitolata: la targa a in memoria del caduto è «segno di vicinanza e supporto delle istituzioni alla parte sana della comunità locale penitenziaria che quotidianamente porta avanti una strenua e spesso impari lotta contro le varie forme di criminalità che inquinano il territorio», come aveva scritto Altomare nel comunicato che annunciava la cerimonia.
La cerimonia è avvenuta con l'occasione della restituzione alla comunità e agli uffici giudiziari di Trani dell'aula bunker dopo un recente intervento di robusta ristrutturazione durato quasi 2 anni una occasione per concedere alle istituzioni e all'istituto penitenziario di Trani la conferma concreta della propria funzione di presidio e legalità sul territorio, in omaggio anche alla visione risocializzante offerta dell'articolo 27 della costituzione e della legge numero 354 del 1975.