Vita di città
Che cosa ne sarà del bike sharing?
Le idee dell'assessore al ramo, Pasquale Annacondia
Trani - lunedì 25 agosto 2014
7.49
Come è stato rimarcato molto spesso in questi mesi, senza se e senza ma, quello del bike sharing rappresenta uno dei più lampanti fallimenti delle Amministrazioni degli ultimi anni. Da tempo non c'è nemmeno l'ombra delle biciclette, mentre le colonnine, ormai arrugginite, installate nei punti di attrazione culturale e turistica, rappresentano l'ultimo sbiadito ricordo di un progetto la cui realizzazione è costata ben 110mila euro.
Ad oggi non si sa quali siano le soluzioni a cui l'Amministrazione comunale sta pensando, anche se in un intervista rilasciata in esclusiva alla Redazione di TraniViva l'idea dell'assessore al ramo, Paco Annacondia, è sembrata piuttosto chiara: «Ad oggi stiamo valutando varie opzioni per capire quale sia la scelta migliore da attuare. Le soluzioni sono due: o ripristinare le strutture esistenti, facendo ripartire il progetto, oppure coinvolgere associazioni di categoria, commercianti, alberghi, creando delle convenzioni con altri soggetti cittadini. Io sarei addirittura propenso per la rimozione totale delle colonnine, ma mi sono ripromesso di confrontarmi a settembre con il Sindaco per conoscere la sua idea sulla questione».
Attendendo ulteriori riscontri in merito, due domande sorgono spontanee: quali riscontri si avrebbero per la cittadinanza se si ripristinasse un servizio che si è rivelato un completo fallimento? A cosa servirebbe far ripartire il bike sharing durante i mesi invernali quando, si sa, il tempo non permetterebbe di sfruttare a pieno il servizio? All'Amministrazione le ardue risposte.
Ad oggi non si sa quali siano le soluzioni a cui l'Amministrazione comunale sta pensando, anche se in un intervista rilasciata in esclusiva alla Redazione di TraniViva l'idea dell'assessore al ramo, Paco Annacondia, è sembrata piuttosto chiara: «Ad oggi stiamo valutando varie opzioni per capire quale sia la scelta migliore da attuare. Le soluzioni sono due: o ripristinare le strutture esistenti, facendo ripartire il progetto, oppure coinvolgere associazioni di categoria, commercianti, alberghi, creando delle convenzioni con altri soggetti cittadini. Io sarei addirittura propenso per la rimozione totale delle colonnine, ma mi sono ripromesso di confrontarmi a settembre con il Sindaco per conoscere la sua idea sulla questione».
Attendendo ulteriori riscontri in merito, due domande sorgono spontanee: quali riscontri si avrebbero per la cittadinanza se si ripristinasse un servizio che si è rivelato un completo fallimento? A cosa servirebbe far ripartire il bike sharing durante i mesi invernali quando, si sa, il tempo non permetterebbe di sfruttare a pieno il servizio? All'Amministrazione le ardue risposte.