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Cronaca

Chirurghi estetici influencer: da Trani su Rai 1 la testimonianza di una vittima

Nella trasmissione "La volta buona" la ennesima tragedia che ha visto morire una giovanissima siciliana per un intervento di ritocco al naso

"lo seguivo sui social e ho deciso di affidarmi a lui: vedevo ogni giorno i suoi post le sue storie in cui ogni intervento aveva esiti perfetti ma non immaginavo che avrebbe rovinato". Luana, la giovane signora di Trani che venerdì scorso è stata in collegamento con la trasmissione "La volta buona" condotta da Caterina Balivo, è solo una delle testimonianze e delle storie raccontate - con l'ausilio di ospiti e del professor Lorenzetti, chirurgo plastico siciliano di persone che hanno subito danni permanenti e irreversibili e addirittura la morte, a seguito di interventi di chirurgia estetica svolti senza le necessarie professionalità e strutture. La vicenda di Luana è stata resa ancora più incisiva dalla presenza del medico legale, dott. Pasquale Bacco, che segue più di duecento casi tra i quali, appunto, quelli del chirurgo barese contattato dalla giovane mamma tranese che dopo otto mesi dal parto aveva il desiderio di rivedere la sua pancia tonica Pare che il chirurgo, oggi radiato dall'ordine dei medici e che pare attualmente faccia il dj , operasse in condizioni che dire poco professionali é un eufemismo , in una arroganza nel rovinare la vita delle donne supportata dalla sua popolarità social che nutriva di quegli stessi video che poi sono stati alla base della sua condanna, nella quale addirittura era la sua colf a effettuare le suture mentre lui riprendeva col telefonino.Quanto a Luana, la sua testimonianza è stata particolarmente preziosa proprio per la sincerità con la quale ha ammesso di essere stata abbindolata e abbagliata dalla fama social del medico che praticamente le ha fatto una diagnosi tramite messaggi su Instagram nella quale, a seguito dell'invio della fotografia dell'addome su cui intervenire, aveva assicurato di poter essere in grado di risolvere tutto tramite liposuzione di addome e fianchi e non invece una addominoplastica (che in quel caso forse sarebbe stata più adeguata anche se tuti gli ospiti in studio, a partire dal professore, hanno affermato che quell'addome non era assolutamente un addome su cui intervenire a soli otto mesi da un parto) . Testimonianza preziosa per sottolineare che il numero dei follower non costituisce una certificazione di professionalità, testimonianza preziosa per sottolineare che è troppo di quello che è sui social costituisce una realtà virtuale, non reale Tanto più che la brevità e velocità dei video su Tik Tok è tale da far percepire una minima o addirittura assente percentuale di rischio cosa che evidentemente funziona visto che i casi continuano a a verificarsi.
"Sono interventi che richiedono molti più soldi di € 2800(la somma richiesta alla povera Margaret, la ragazza deceduta a Roma), sono necessarie attrezzature personale qualificato e macchinari che consentono la risoluzione di problemi che possono sorgere: non sono interventi urgenti ma sono costosi per cui si fanno soltanto quando c'è la possibilità di farli": é categorico il professor Lorenzetti, soprattutto tenendo conto che proprio a seguito di ulteriori indagini è venuto fuori che Procopio - che fatichiamo a definire medico, e operante a Roma coi suoi figli- si è laureato in Romania e dopo aver accreditato la laurea in Italia ha aperto questo studio sul quale c'erano stati accertamenti ma evidentemente tutti risolti con autocertificazioni in cui si assicurava la non esecuzione di interventi invasivi. Truffa bella e buona, perché anche un ritocco sulla cartilagine costituisce un intervento che richiede una anestesia, informazione sulle allergie, consensi informativi, e profilassi necessarie come la raccomandazione di non mangiare prima dell'intervento cosa che non è stata fatta sulla giovanissima siracusano. Una tragedia che ha risollevato sui media il fenomeno, supportato dalla testimonianza. Servirà come deterrente? Purtroppo la potenza social è ormai fuori controllo ma l'efficacia delle informazioni potrebbe essere uno strumento efficace per salvare molte vite.
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