Chiude la storica pizzeria "da Felice", al suo posto un ristorante

Domenica 23 marzo è una di quelle date da segnare sul calendario, uno di quei giorni che entrerà a far parte dei libri di storia: è stato l'ultimo giorno di apertura per la storica "Pizzeria da Felice" a Colonna. Dopo più di cinquant'anni di onorato servizio, chiude uno dei simboli di Trani. Un'attività commerciale iniziata già negli anni cinquanta, quando aprì la sua prima sede, dove adesso si trova il lido dei Militari, con pochi posti a sedere. Negli anni sessanta poi la costruzione del nuovo immobile e il trasferimento nella sede dove si trova tutt'ora, una struttura di proprietà comunale.

Fulcro, per lunghi anni, della movida della zona insieme a La Lampara, è tra i simboli del rilancio della piazza in cui si trova, voluta dall'allora sindaco Mongelli. Fu il primo locale pubblico a istallare un televisore e così la domenica era quasi un appuntamento obbligatorio recarsi "da Felice", dove con sole 50 lire, era possibile gustarsi una delle migliori pizze della città e guardare la Domenica Sportiva in bianco e nero.

È stata sempre gestita dalla famiglia Di Bari, "leggendaria" famiglia di pizzaioli tranesi. Adesso però si cambia gestione e con molta probabilità anche tipologia di locale. Dovrebbe essere trasformata in un ristorante-pizzeria che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe essere gestito da un tranese che ha vissuto per diversi anni al nord e che ha deciso al suo ritorno in città di investire sullo storico locale.

Da non sottovalutare tuttavia la questione rinnovo, infatti, il prossimo anno salvo novità dovrebbero scadere le concessioni e bisognerà tornare a trattare per poter avere l'autorizzazione comunale a continuare l'attività. Un bel rischio dunque per chi decide di investire oggi e che potrebbe, nei prossimi mesi, ritrovarsi a mani vuote magari dopo aver anche speso dei soldi per ristrutturare tutto. Ma per il momento queste restano solo supposizioni, la certezza, invece, è una sola: con la chiusura di "Pizzeria da Felice" va via un altro pezzo di storia tranese.