Politica
Cialdella auspica un'eutanasia amministrativa
Il segretario dei Repubblicani chiede agli amministratori di staccare la spina. «Valutino bene la possibilità di lasciare la poltrona»
Trani - lunedì 7 marzo 2011
Il segretario del partito Repubblicano, Vito Cialdella, apprezza «la sincerità e l'onestà intellettuale dell'assessore Pappolla». «Troviamo nelle sue parole - scrive Cialdella - la conferma della tesi che da tempo sosteniamo. L'agonizzante amministrazione Tarantini negli ultimi tempi si limita a fare spese di facciata, solo per dare una parvenza di cambiamento. Se ci è permesso il paragone, Trani è come una persona di 100 anni che ha l'aspetto del viso da trentenne per i vari interventi estetici, ricoperta da eleganti abiti che nascondono un corpo ormai logoro. Per l'amministrazione Tarantini conta più l'apparire che l'essere, forse perché incapace di fare scelte importanti e coraggiose per uno sviluppo strutturale e di lungo respiro».
«Questo modo di fare - prosegue Cialdella - ci da l'idea di un'amministrazione in coma profondo, con persone come Pappolla che cercano di andare avanti con cure palliative che attenuano i dolori ma prolungano l'agonia. Considerata l'impossibilità e l'incapacità di proseguire una vita dignitosa dell'amministrazione si deve avere il coraggio e la responsabilità di staccare la spina, anche se da cattolici sono contrari all'eutanasia, e pensare al bene solo dei cittadini, ridando ad essi la possibilità di scegliersi una nuova amministrazione che pensi più all'essere che all'apparire».
Da qui la provocatoria proposta dei Repubblicani: «Ci auguriamo che l'assessore Pappolla e gli altri amministratori responsabili, prima di causare danni maggiori, valutino bene la possibilità di lasciare la poltrona a cui non sono indissolubilmente legato, dimostrando così di amare davvero Trani»
«Questo modo di fare - prosegue Cialdella - ci da l'idea di un'amministrazione in coma profondo, con persone come Pappolla che cercano di andare avanti con cure palliative che attenuano i dolori ma prolungano l'agonia. Considerata l'impossibilità e l'incapacità di proseguire una vita dignitosa dell'amministrazione si deve avere il coraggio e la responsabilità di staccare la spina, anche se da cattolici sono contrari all'eutanasia, e pensare al bene solo dei cittadini, ridando ad essi la possibilità di scegliersi una nuova amministrazione che pensi più all'essere che all'apparire».
Da qui la provocatoria proposta dei Repubblicani: «Ci auguriamo che l'assessore Pappolla e gli altri amministratori responsabili, prima di causare danni maggiori, valutino bene la possibilità di lasciare la poltrona a cui non sono indissolubilmente legato, dimostrando così di amare davvero Trani»