Vita di città
Cimitero comunale, otto anni dopo l'inchiesta non è cambiato molto
Recinzioni alle cappelle antiche, tombe manomesse e ossari rotti
Trani - martedì 3 novembre 2015
17.53
Nulla o poco è cambiato al cimitero di Trani, a distanza di quasi otto anni dallo scandalo giudiziario che ha coinvolto l'amministrazione comunale di Giuseppe Tarantini e si è conclusa con la condanna (in primo grado) di quattro persone tra cui lo stesso ex primo cittadino. L'inchiesta, già nel 2007, fece emergere lo stato di degrado in cui versava l'intero camposanto tranese: il pessimo stato dell'area, delle sepolture, la presenza di ossa in fosse comuni, dove, a quanto pare, dopo la riesumazione delle salme, venivano smaltite anche lo coperture in zinco delle bare che, invece, dovrebbero essere smaltite altrove, essendo lo zinco un rifiuto speciale.
Fino alla chiusura delle indagini, con la contestazione dei reati di interruzione di pubblico servizio, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture, omissione di atti d'ufficio, falso materiale e ideologico a carico di 11 persone. Il primo risultato fu la messa in sicurezza delle cappelle, recintate per evitare crolli e altri pericoli. Le recinzioni sono ancora lì al loro posto. Nei campi di inumazione, dove in passato furono ritrovati resti di bare gettati in fosse e tombe scoperte, ancora si osservano sepolture abbandonate a se stesse o fosse manomesse ricoperte con chellophane, al cui interno non è chiaro se ci siano resti umani oppure no. Anche gli ossari meriterebbero interventi immediati, dato che molti di essi sono visibilmente distrutti.
Tuttavia rispetto al totale degrado di qualche tempo fa, si registrano netti miglioramenti. A cominciare dai bidoni della differenziata regolarmente svuotati o dalla pulizia costante dei viali. Si rimane comunque in attesa dell'attuazione piano regolatore del cimitero, previsto nell'elenco annuale delle opere pubbliche 2016 per un investimento di circa 28 milioni di euro. Questo consentirebbe di realizzare gli attesi loculi pubblici, che al momento scarseggiano, con il sistema del project financing. Nel frattempo, tutto come prima all'ombra dei cipressi. Per chi volesse visitare i propri cari si ricorda che, in occasione delle ricorrenze di Ognissanti e dei defunti e fino a mercoledì 4 novembre, il cimitero rimarrà aperto al pubblico con orario continuato dalle ore 7 alle 17.
Fino alla chiusura delle indagini, con la contestazione dei reati di interruzione di pubblico servizio, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture, omissione di atti d'ufficio, falso materiale e ideologico a carico di 11 persone. Il primo risultato fu la messa in sicurezza delle cappelle, recintate per evitare crolli e altri pericoli. Le recinzioni sono ancora lì al loro posto. Nei campi di inumazione, dove in passato furono ritrovati resti di bare gettati in fosse e tombe scoperte, ancora si osservano sepolture abbandonate a se stesse o fosse manomesse ricoperte con chellophane, al cui interno non è chiaro se ci siano resti umani oppure no. Anche gli ossari meriterebbero interventi immediati, dato che molti di essi sono visibilmente distrutti.
Tuttavia rispetto al totale degrado di qualche tempo fa, si registrano netti miglioramenti. A cominciare dai bidoni della differenziata regolarmente svuotati o dalla pulizia costante dei viali. Si rimane comunque in attesa dell'attuazione piano regolatore del cimitero, previsto nell'elenco annuale delle opere pubbliche 2016 per un investimento di circa 28 milioni di euro. Questo consentirebbe di realizzare gli attesi loculi pubblici, che al momento scarseggiano, con il sistema del project financing. Nel frattempo, tutto come prima all'ombra dei cipressi. Per chi volesse visitare i propri cari si ricorda che, in occasione delle ricorrenze di Ognissanti e dei defunti e fino a mercoledì 4 novembre, il cimitero rimarrà aperto al pubblico con orario continuato dalle ore 7 alle 17.