Vita di città
Cimitero, un avvocato nominato dal prefetto rappresenterà il Comune nell'eventuale processo
Il gup conferma l'impostazione
Trani - martedì 16 febbraio 2010
Il prefetto di Bari, Carlo Maria Schilardi, rappresenterà il Comune di Trani nell'eventuale processo per il degrado del cimitero cittadino. E' quanto deciso dal gup del tribunale Maria Grazia Caserta, durante la prima udienza per stabilire se i 10 imputati, tra cui il sindaco Giuseppe Tarantini, dovranno essere rinviati a giudizio per aver consentito che il camposanto tranese diventasse una sorta di discarica a cielo aperto, con poco rispetto per i morti i cui resti erano finiti anche in fosse comuni e con strutture spesso pericolanti.
Alcuni difensori hanno sollevato eccezioni in merito, anche perché il tribunale collegiale aveva già annullato la nomina di un curatore speciale disposto sempre dal gup Caserta per il processo sull'Estate tranese. Ma il giudice ha confermato la sua impostazione, ritenendo che gli assessori della giunta Tarantini non possono costituirsi parte civile nel processo, pur non essendo imputati, in quanto avrebbero una sorta di conflitto di interessi, derivato dal rapporto fiduciario con lo stesso primo cittadino.
Dunque sarà l'avvocato Fabio Costa, nominato dal prefetto, a rappresentare gli interessi dei cittadini tranesi nell'eventuale processo.
L'udienza è stata aggiornata al 16 aprile e vede imputati, oltre a Tarantini, gli addetti dell'ufficio tecnico responsabili del cimitero, cioè il dirigente Giuseppe Affatato e il geometra Salvatore Ferrante; i responsabili dell'Amiu, ovvero l'ex presidente Francesco Giangualano, l'ex amministratore delegato Nicola Sorrenti e il direttore tecnico Michele Zecchillo; quelli della cooperativa tranese Re Manfredi (cui l'Amiu aveva delegato i soli servizi cimiteriali e di manutenzione del verde), ovvero l'attuale presidente Corrado Cisotti e l'ex Gabriele Dell'Oglio; e i custodi del camposanto, Filippo Zaza e Antonio Muciaccia.
c. c.
Alcuni difensori hanno sollevato eccezioni in merito, anche perché il tribunale collegiale aveva già annullato la nomina di un curatore speciale disposto sempre dal gup Caserta per il processo sull'Estate tranese. Ma il giudice ha confermato la sua impostazione, ritenendo che gli assessori della giunta Tarantini non possono costituirsi parte civile nel processo, pur non essendo imputati, in quanto avrebbero una sorta di conflitto di interessi, derivato dal rapporto fiduciario con lo stesso primo cittadino.
Dunque sarà l'avvocato Fabio Costa, nominato dal prefetto, a rappresentare gli interessi dei cittadini tranesi nell'eventuale processo.
L'udienza è stata aggiornata al 16 aprile e vede imputati, oltre a Tarantini, gli addetti dell'ufficio tecnico responsabili del cimitero, cioè il dirigente Giuseppe Affatato e il geometra Salvatore Ferrante; i responsabili dell'Amiu, ovvero l'ex presidente Francesco Giangualano, l'ex amministratore delegato Nicola Sorrenti e il direttore tecnico Michele Zecchillo; quelli della cooperativa tranese Re Manfredi (cui l'Amiu aveva delegato i soli servizi cimiteriali e di manutenzione del verde), ovvero l'attuale presidente Corrado Cisotti e l'ex Gabriele Dell'Oglio; e i custodi del camposanto, Filippo Zaza e Antonio Muciaccia.
c. c.