Eventi e cultura
Codici del mare, gelo tra Amalfi e Trani
Il Comune campano non riconosce gli Statuti Marittimi
Trani - venerdì 20 settembre 2013
12.18
Domani sera nuovo appuntamento per celebrare gli Statuti Marittimi. L'associazione teatrale Marluna organizza in piazza Longobardi (inizio ore 21.00) lo spettacolo "Il figlio del mare". La manifestazione teatrale sarà arricchita dall'allestimento di una mostra di cinquanta tavole di fumetti, sempre sul tema degli Ordinamenta maris, realizzati dagli allievi del corso di fumetti organizzato da Marluna teatro. In caso di pioggia, lo spettacolo sarà realizzato il 23 settembre all'interno del cinema Impero.
Il cartellone (ricchissimo) degli Statuti Marittimi gode di numerosi patrocini, non solo economici ma anche morali, compresi quelli di 3 dei 4 Enti riconducibili alle Repubbliche marinare. L'assessore alla cultura, Salvatore Nardò, aveva chiesto la condivisione della Provincia di Venezia, di Genova e di Pisa e del Comune di Amalfi.
I 3 Enti provinciali non hanno avuto difficoltà a concedere il placet morale alle manifestazioni per il 950mo anniversario degli Ordinamenta Maris, Amalfi invece ha negato la concessione del patrocinio. Nessun diniego formale, ma la decisione di non condividere la celebrazione tranese è stata comunicata per telefono all'assessore Nardò dall'assessore alla cultura del Comune di Amalfi, Daniele Milano. La commissione consiliare comunale della città campana ha espresso più di una perplessità sull'età effettiva del nostro codice che risulta essere anteriore alle Tabulae Amalphitanae, codice marittimo, redatto ad Amalfi intorno all'XI secolo.
Secondo la tradizione gli Ordinamenti Maris sarebbero stati emanate nel 1063 ed in tale prospettiva risulterebbero il più antico codice marittimo della storia. Furono scoperti nell'ottocento dallo studioso francese Pardessus durante una ricerca per un'opera enciclopedica. Nel volume "Statuta Firmanorum" del sedicesimo secolo si faceva espresso riferimento agli Ordinamenta tranesi. Per Amalfi il dubbio sulla nascita resta. Nardò aveva invitato alcuni rappresentanti del Comune di Amalfi in occasione del convegno storico di apertura delle celebrazioni, ma nessun referente amalfitano è riuscito a raggiungere Trani. Nardò è intenzionato a riprovarci. Intanto ad Amalfi è stata spedita una voluminosa documentazione storica.
Il cartellone (ricchissimo) degli Statuti Marittimi gode di numerosi patrocini, non solo economici ma anche morali, compresi quelli di 3 dei 4 Enti riconducibili alle Repubbliche marinare. L'assessore alla cultura, Salvatore Nardò, aveva chiesto la condivisione della Provincia di Venezia, di Genova e di Pisa e del Comune di Amalfi.
I 3 Enti provinciali non hanno avuto difficoltà a concedere il placet morale alle manifestazioni per il 950mo anniversario degli Ordinamenta Maris, Amalfi invece ha negato la concessione del patrocinio. Nessun diniego formale, ma la decisione di non condividere la celebrazione tranese è stata comunicata per telefono all'assessore Nardò dall'assessore alla cultura del Comune di Amalfi, Daniele Milano. La commissione consiliare comunale della città campana ha espresso più di una perplessità sull'età effettiva del nostro codice che risulta essere anteriore alle Tabulae Amalphitanae, codice marittimo, redatto ad Amalfi intorno all'XI secolo.
Secondo la tradizione gli Ordinamenti Maris sarebbero stati emanate nel 1063 ed in tale prospettiva risulterebbero il più antico codice marittimo della storia. Furono scoperti nell'ottocento dallo studioso francese Pardessus durante una ricerca per un'opera enciclopedica. Nel volume "Statuta Firmanorum" del sedicesimo secolo si faceva espresso riferimento agli Ordinamenta tranesi. Per Amalfi il dubbio sulla nascita resta. Nardò aveva invitato alcuni rappresentanti del Comune di Amalfi in occasione del convegno storico di apertura delle celebrazioni, ma nessun referente amalfitano è riuscito a raggiungere Trani. Nardò è intenzionato a riprovarci. Intanto ad Amalfi è stata spedita una voluminosa documentazione storica.