Ambiente
Comitato "Chiudiamo la discarica": «Ancora non concluso il piano di caratterizzazione »
L'esito dell'incontro con il nuovo dirigente Amiu
Trani - domenica 3 marzo 2019
10.13
Abbiamo incontrato nei giorni scorsi l'ing. Nacci, nuovo amministratore di AMIU, che ringraziamo per aver accettato la nostra richiesta di incontro. Allo stato attuale vengono emunti circa 180 tonnellate di percolato al giorno, per cinque giorni settimanali, al costo di 42 euro/ton. Vale a dire, ad esempio, che per gennaio sono stati emunti circa 3960 tonnellate di percolato per un costo pari a circa 166320 euro. Tutto denaro prelevato dal fondo di post esercizio dal quale, finora, sono stati prelevati circa 4 milioni di euro.
Il fondo di post esercizio serve per la gestione del post mortem della discarica che dovrà interessare, per legge, un periodo di 30 anni. Attualmente la discarica non è stata dichiarata chiusa definitivamente, atto che peraltro dovrà emettere la regione Puglia e da cui non è mai giunto un chiaro intendimento, di quelli che non lasciano spazio a interpretazioni o equivoci. Il prelievo dal fondo di post esercizio è sancito dall'ordinanza sindacale che AMIU ha applicato, ritenendo altresì, secondo quanto dichiarato dall'ing. Nacci, che è lecito attingere da tale fondo in caso di mancanza del servizio della discarica, la quale non può ricevere alcun rifiuto per effetto della revoca dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Per quanto riguarda le opere di messa in sicurezza e bonifica, siamo ancora una volta a constatare che il piano di caratterizzazione non è concluso e che questa settimana è iniziata la sua terza fase che non ci è dato sapere quando si concluderà.
Ciò, a nostro parere, costituisce elemento di gravità in quanto dopo ben 4 anni, in una situazione emergenziale, non sono state completate le attività per conoscere l'entità e la natura degli eventuali danni arrecati e di conseguenza avere gli elementi per un serio piano di bonifica. E' un malato che da quattro anni attende di sapere di cosa soffre, mentre attorno si procede con pacatezza e tranquillità.
Le ultime notizie sull'impianto di trattamento di percolato, con relativo cospicuo finanziamento, da realizzare a Trani per servire l'intera regione sono state smentite dall'ing. Nacci il quale ci assicura che trattasi di un mero errore nella delibera regionale e che l'impianto di trattamento del percolato servirà solo la città di Trani; il finanziamento tratterà oltre all'impianto altre attività per la discarica.
La delibera regionale 209/2019 però non ha subito variazioni e quanto scritto ci sembra chiaro ed evidente: un grande impianto per il trattamento del percolato. In tale ipotesi, oltre a chiederci dove siano i rappresentanti locali che in regione dovrebbero far sentire la propria voce, esprimiamo dissenso a questa scelta che penalizza fortemente la nostra città già fortemente provata dalle disastrose esperienze ambientali a tutti note. Sembra invece in dirittura di arrivo la raccolta porta a porta che ci viene assicurato partirà tra giugno e luglio prossimi.
Enzo Scaringi, Anna Rossi - Comitato ChiudiamoLaDiscarica Trani
Il fondo di post esercizio serve per la gestione del post mortem della discarica che dovrà interessare, per legge, un periodo di 30 anni. Attualmente la discarica non è stata dichiarata chiusa definitivamente, atto che peraltro dovrà emettere la regione Puglia e da cui non è mai giunto un chiaro intendimento, di quelli che non lasciano spazio a interpretazioni o equivoci. Il prelievo dal fondo di post esercizio è sancito dall'ordinanza sindacale che AMIU ha applicato, ritenendo altresì, secondo quanto dichiarato dall'ing. Nacci, che è lecito attingere da tale fondo in caso di mancanza del servizio della discarica, la quale non può ricevere alcun rifiuto per effetto della revoca dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
Per quanto riguarda le opere di messa in sicurezza e bonifica, siamo ancora una volta a constatare che il piano di caratterizzazione non è concluso e che questa settimana è iniziata la sua terza fase che non ci è dato sapere quando si concluderà.
Ciò, a nostro parere, costituisce elemento di gravità in quanto dopo ben 4 anni, in una situazione emergenziale, non sono state completate le attività per conoscere l'entità e la natura degli eventuali danni arrecati e di conseguenza avere gli elementi per un serio piano di bonifica. E' un malato che da quattro anni attende di sapere di cosa soffre, mentre attorno si procede con pacatezza e tranquillità.
Le ultime notizie sull'impianto di trattamento di percolato, con relativo cospicuo finanziamento, da realizzare a Trani per servire l'intera regione sono state smentite dall'ing. Nacci il quale ci assicura che trattasi di un mero errore nella delibera regionale e che l'impianto di trattamento del percolato servirà solo la città di Trani; il finanziamento tratterà oltre all'impianto altre attività per la discarica.
La delibera regionale 209/2019 però non ha subito variazioni e quanto scritto ci sembra chiaro ed evidente: un grande impianto per il trattamento del percolato. In tale ipotesi, oltre a chiederci dove siano i rappresentanti locali che in regione dovrebbero far sentire la propria voce, esprimiamo dissenso a questa scelta che penalizza fortemente la nostra città già fortemente provata dalle disastrose esperienze ambientali a tutti note. Sembra invece in dirittura di arrivo la raccolta porta a porta che ci viene assicurato partirà tra giugno e luglio prossimi.
Enzo Scaringi, Anna Rossi - Comitato ChiudiamoLaDiscarica Trani