Vita di città
Comitato Pozzo Piano: "Cemento fino al cielo ma niente servizi e sicurezza"
"Senza controlli sui lavori pubblici il risultato è quello di una giungla dove ognuno fa come gli pare"
Trani - sabato 4 giugno 2022
7.57
A estate iniziata e con l'apertura di via Bari i componenti del comitato Pozzo piano sottolineano le nevralgie profonde che riguardano il quartiere, che vanno dalla mancanza di sicurezza alla sporcizia, alla mancanza di servizi.
Pubblichiamo integralmente il comunicato diffuso dal comitato.
"Dopo un'attesa estenuante (ma definirla anche paradossale e tragicomica non sarebbe un'esagerazione!) il cantiere in via Bari è stato smantellato e le due corsie stradali sono finalmente una realtà.
Siamo felici per i commercianti che hanno fatto sentire la loro voce per reclamare contro un ritardo inaccettabile e per i residenti che vedono aumentare il numero di parcheggi in un quartiere dove il cemento la fa da padrone, fino al cielo, ma di servizi neanche l'ombra.
Anche in via de Gemmis sono state finalmente smontate le transenne che stavano creando ingorghi paurosi a causa del restringimento della strada. Caos, traffico, disagi e pericoli negli orari di ingresso e di uscita dalla vicina Scuola dell'Infanzia. Su come è stata gestita l'intera situazione c'è da stendere un vistoso velo pietoso: con una programmazione, neanche tanto complessa, si sarebbe potuto evitare tutto quello che è successo. Si poteva prevedere prima che ci sarebbe voluta una rotatoria? I lavori non sarebbero dovuti andare di pari passo con quelli realizzati dagli operai del cantiere?
Le domande sono ovviamente retoriche e dobbiamo constatare che si continua a navigare a vista. La vicenda lascia anche un'altra grande perplessità, ben più ingombrante, sul tema dei "controlli". Noi del Comitato abbiamo fatto il possibile e siamo riusciti a strappare qualche piccolo risultato: vedi alla voce alberature sullo spartitraffico e sugli scivoli per diversamente abili a norma.
Senza il nostro intervento avremmo avuto meno alberi, o al massimo qualche siepe, e almeno un paio di scivoli pericolosi. Il problema è, però, ancora più ampio e più serio: chi controlla i lavori pubblici che i costruttori sono tenuti ad eseguire perché a scomputo degli oneri di urbanizzazione (ovvero soldi che sarebbero dovuti entrare nelle casse comunali)? Senza controlli o magari chiudendo un occhio il risultato è una vera e propria giungla dove ognuno fa come gli pare, cioè come gli conviene e non per il bene della collettività.
Ora che la strada è riaperta, però, non ci si illuda che i problemi legati alla viabilità siano risolti. E poi il quartiere è sporco, sporco e ancora più sporco che mai. Come se non bastasse i residenti della zona non si sentono al sicuro, tra furti di auto e furti in appartamento. Arriva un'altra estate ma i problemi restano lì e sono sempre più numerosi che non ci stanno più sotto il tappeto ma girano sfacciati alla luce del sole. Per fortuna che tra poco apriranno un grandissimo parco urbano: non vediamo l'ora di vederlo tutto questo verde. Qualcuno ha già annullato le vacanze in trentino...".
Pubblichiamo integralmente il comunicato diffuso dal comitato.
"Dopo un'attesa estenuante (ma definirla anche paradossale e tragicomica non sarebbe un'esagerazione!) il cantiere in via Bari è stato smantellato e le due corsie stradali sono finalmente una realtà.
Siamo felici per i commercianti che hanno fatto sentire la loro voce per reclamare contro un ritardo inaccettabile e per i residenti che vedono aumentare il numero di parcheggi in un quartiere dove il cemento la fa da padrone, fino al cielo, ma di servizi neanche l'ombra.
Anche in via de Gemmis sono state finalmente smontate le transenne che stavano creando ingorghi paurosi a causa del restringimento della strada. Caos, traffico, disagi e pericoli negli orari di ingresso e di uscita dalla vicina Scuola dell'Infanzia. Su come è stata gestita l'intera situazione c'è da stendere un vistoso velo pietoso: con una programmazione, neanche tanto complessa, si sarebbe potuto evitare tutto quello che è successo. Si poteva prevedere prima che ci sarebbe voluta una rotatoria? I lavori non sarebbero dovuti andare di pari passo con quelli realizzati dagli operai del cantiere?
Le domande sono ovviamente retoriche e dobbiamo constatare che si continua a navigare a vista. La vicenda lascia anche un'altra grande perplessità, ben più ingombrante, sul tema dei "controlli". Noi del Comitato abbiamo fatto il possibile e siamo riusciti a strappare qualche piccolo risultato: vedi alla voce alberature sullo spartitraffico e sugli scivoli per diversamente abili a norma.
Senza il nostro intervento avremmo avuto meno alberi, o al massimo qualche siepe, e almeno un paio di scivoli pericolosi. Il problema è, però, ancora più ampio e più serio: chi controlla i lavori pubblici che i costruttori sono tenuti ad eseguire perché a scomputo degli oneri di urbanizzazione (ovvero soldi che sarebbero dovuti entrare nelle casse comunali)? Senza controlli o magari chiudendo un occhio il risultato è una vera e propria giungla dove ognuno fa come gli pare, cioè come gli conviene e non per il bene della collettività.
Ora che la strada è riaperta, però, non ci si illuda che i problemi legati alla viabilità siano risolti. E poi il quartiere è sporco, sporco e ancora più sporco che mai. Come se non bastasse i residenti della zona non si sentono al sicuro, tra furti di auto e furti in appartamento. Arriva un'altra estate ma i problemi restano lì e sono sempre più numerosi che non ci stanno più sotto il tappeto ma girano sfacciati alla luce del sole. Per fortuna che tra poco apriranno un grandissimo parco urbano: non vediamo l'ora di vederlo tutto questo verde. Qualcuno ha già annullato le vacanze in trentino...".