Vita di città
Comune di Trani, ritrovata la medaglia d’oro con l'effigie di Stanislao Fusco
Forzata una cassaforte rimasta chiusa per 8 anni
Trani - venerdì 29 maggio 2020
6.56
Nella giornata di oggi è stata effettuata l'apertura forzata della cassaforte comunale ubicata nell'ex ufficio economato del palazzo municipale. All'interno della cassaforte, di cui erano state smarrite le chiavi e rimasta chiusa per 8 anni, è stata ritrovata la medaglia d'oro del peso di 554 grammi, raffigurante da una parte l'effigie di Stanislao Fusco, e dall'altra lo stemma in madreperla del Banco di Napoli, donata alla biblioteca Giovanni Bovio dalla nobildonna napoletana Margherita del Curto, compagna di vita del direttore generale e poi presidente del Banco di Napoli. Stanislao Fusco, discendente dell'illustre patriota e pedagogista tranese Edoardo Fusco, ricevette nel 1963 la cittadinanza onoraria di Trani.
La medaglia fu consegnata dal direttore della biblioteca al Comune a giugno del 2000. La medaglia, chiusa in una cassettiera della cassaforte dell'ex economato, torna a veder la luce grazie soprattutto all'impegno ed alla tenacia del vice sindaco Carlo Avantario che ha seguito personalmente tutte le fasi della vicenda, compresa l'emozionante apertura della cassaforte richiesta più volte da Mario Schiralli, già direttore della biblioteca.
La commissione toponomastica, presieduta da Franco Caffarella, si era interessata alla problematica dell'apertura della cassaforte ed aveva già deliberato di reintitolare una sala della biblioteca Bovio al già presidente del Banco di Napoli tenuto conto che i familiari di Stanislao Fusco oltre alla medaglia donarono due milioni e mezzo di lire utilizzati per le suppellettili dalla sala maggiore di lettura della Bovio.
La medaglia fu consegnata dal direttore della biblioteca al Comune a giugno del 2000. La medaglia, chiusa in una cassettiera della cassaforte dell'ex economato, torna a veder la luce grazie soprattutto all'impegno ed alla tenacia del vice sindaco Carlo Avantario che ha seguito personalmente tutte le fasi della vicenda, compresa l'emozionante apertura della cassaforte richiesta più volte da Mario Schiralli, già direttore della biblioteca.
La commissione toponomastica, presieduta da Franco Caffarella, si era interessata alla problematica dell'apertura della cassaforte ed aveva già deliberato di reintitolare una sala della biblioteca Bovio al già presidente del Banco di Napoli tenuto conto che i familiari di Stanislao Fusco oltre alla medaglia donarono due milioni e mezzo di lire utilizzati per le suppellettili dalla sala maggiore di lettura della Bovio.