Eventi e cultura
L'irresistibile swing del Trio Maramao, il Polo Museale conclude "Girls Voices"
Il grande successo di pubblico sta già facendo ipotizzare una seconda edizione
Trani - domenica 2 aprile 2023
10.52
Per spiegare a chi non c'era l'atmosfera che venerdì sera ha riempito la sala del Polo Museale bisognerebbe invitare a un piccolo sforzo di memoria, consentito davvero a tutte le generazioni, dai nonni, magari bisnonni e finanche ai bambini.
Perchè lo swing , quello nato negli States poco prima della seconda guerra mondiale e declinato poi in Italia da maestri e interpreti come Gorni Kramer, Pippo Barzizza , il mitico Quartetto Cetra, davvero travalica il tempo e le mode.
E vedere le teste del pubblico oscillare al tempo scandito da voci e strumenti la diceva tutta sul coinvolgimento e la febbre contagiosa che questa musica è capace di trasmettere, specie se interpretata da professioniste del canto e musicisti di spessore come il Trio Maramao e il trio swing che l'ha accompagnato: perchè swing significa proprio questo, oscillare, dondolare, trasmettere una voglia irrefrenabile di ballare come quel che avvenne dopo la grande depressione del 1929, quando alla musica jazz venne aggiunta la verve e un ritmo nuovi grazie a mostri sacri come Count Basie, Duke Ellinghton, Glenn Miller, Benny Goodman con le loro orchestre, veicolate anche nelle grandi produzioni cinematografiche.
Margherita Diana, Annamaria La Rossa e Annarita Garofalo: classe da vendere, e non solo quella che il genere porta naturalmente porta con sè, ma per una personale eleganza, ironia, capacità di giocare con le note, con le voci , e con le parole, anche, in rapidi e godibili intermezzi di gag lievi, veloci , improvvisate o forse no, ma che importa? Il risultato è di freschezza, simpatia, di quella leggerezza sull'arte che chi è intriso di arte - e professionalità straordinaria- può permettersi.
Un basso una tastiera, una batteria con le immancabili spazzole che questo genere richiede ( rispettivamente con gli eccellenti maestri Gianpaolo Chiarella, Alessandro Binetti e Fabio Delle Foglie) e tre voci - soprano, mezzosoprano e contralto che da sole esprimono talento, studio e maestria interpretativa, ma insieme realizzano un timbro e un'armonia perfetta negli originali arrangiamenti di Gabriella Schiavone, citata più volte dalle artiste come vera mentore del gruppo: e davvero il pubblico si è immerso in quell'epoca lontana, di ormai quasi un secolo fa, quando a cantare quei brani erano le Boswell Sisters, le Andrews Sisters e in Italia il Trio Lescano e più tardi il Quartetto Cetra.
Nell'era dell' I Tune e della musica tecno lo spettacolo di chiusura della rassegna "Girls Voices" è stata davvero una ventata di aria fresca, quasi nuova seppur provenendo da lontano. Da Chattanooga Choo Choo a "Nella vecchia fattoria", Da Tico Tico a "Pippo non lo sa", agli irresistibili medley dell'orchestra di Nino Di Leone: quello in chiusura, con momenti al limite degli scioglilingua interpretativi tra il trio agli strumenti e le tre cantanti , che ha unito ventitrè brani in una sequenza a dir poco entusiasmante, si è sciolto in una vera e propria ovazione del pubblico che a lungo ha applaudito il Trio Maramao e il trio di musicisti che le ha magistralmente accompagnate.
"Un'esperienza, che visto il risultato di tutte le serate, stiamo già valutando di ripetere- ha dichiarato la presidente della Fondazione S.E.C.A. Isabella Ciccolella: " i cinque spettacoli hanno dimostrato quanto il Museo sia diventato un'entità viva, multiforme, avendo unito l'arte musicale, il messaggio legato alla prevenzione con la Lilt, la promozione territoriale ( con le associazioni Strade dei vini doc e Strada dell'olio extravergine castel del Monte"), l'arte , con le esposizioni nella Corte e , in questi giorni, fino a stasera in particolare, sempre nella Corte, la emozionante possibilità di ammirare le fiaccole che hanno acceso le Olimpiadi. Ovviamente tutto unito alle nostre esposizioni permanenti, del Museo Diocesano e ovviamente a ciò che dà l'identità al nostro museo, l' esposizione delle macchine per scrivere".
"E' gratificante vedere quanto il nostro impegno e la missione che con il cavalier Pagano ci siamo prefissati in fondo pochi anni fa, ossia di creare non semplicemente un Museo ma un vero e proprio contenitore culturale nella Città, stia producendo risultati davvero più che positivi, sia nei confronti dei tranesi, dai bambini agli adulti e soprattutto a quanti magari non hanno mai messo piede in un museo; e ai turisti che riconoscono sempre più in questa porta spalancata su piazza Duomo una risorsa preziosa della Città": così Graziano Urbano, direttore del polo Museale, alla fine del coinvolgente concerto, felice della riuscita della serata ma , come ci conferma, già con la testa proiettata nel programma estivo.
Si ringraziano: Amministrazione Comunale di Trani, Universo Salute Opera Don Uva, Fondazione Megamark, ACI Trani - SARA Assicurazioni Trani, Euroambiente Sicurezza e Formazione ed Estetica Dentale Centro di Odontoiatria di Ciciriello Gianfranco, 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐢 𝐃𝐎𝐂 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞 e 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐨𝐥𝐢𝐨 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞Banca popolare di Puglia e Basilicata
Perchè lo swing , quello nato negli States poco prima della seconda guerra mondiale e declinato poi in Italia da maestri e interpreti come Gorni Kramer, Pippo Barzizza , il mitico Quartetto Cetra, davvero travalica il tempo e le mode.
E vedere le teste del pubblico oscillare al tempo scandito da voci e strumenti la diceva tutta sul coinvolgimento e la febbre contagiosa che questa musica è capace di trasmettere, specie se interpretata da professioniste del canto e musicisti di spessore come il Trio Maramao e il trio swing che l'ha accompagnato: perchè swing significa proprio questo, oscillare, dondolare, trasmettere una voglia irrefrenabile di ballare come quel che avvenne dopo la grande depressione del 1929, quando alla musica jazz venne aggiunta la verve e un ritmo nuovi grazie a mostri sacri come Count Basie, Duke Ellinghton, Glenn Miller, Benny Goodman con le loro orchestre, veicolate anche nelle grandi produzioni cinematografiche.
Margherita Diana, Annamaria La Rossa e Annarita Garofalo: classe da vendere, e non solo quella che il genere porta naturalmente porta con sè, ma per una personale eleganza, ironia, capacità di giocare con le note, con le voci , e con le parole, anche, in rapidi e godibili intermezzi di gag lievi, veloci , improvvisate o forse no, ma che importa? Il risultato è di freschezza, simpatia, di quella leggerezza sull'arte che chi è intriso di arte - e professionalità straordinaria- può permettersi.
Un basso una tastiera, una batteria con le immancabili spazzole che questo genere richiede ( rispettivamente con gli eccellenti maestri Gianpaolo Chiarella, Alessandro Binetti e Fabio Delle Foglie) e tre voci - soprano, mezzosoprano e contralto che da sole esprimono talento, studio e maestria interpretativa, ma insieme realizzano un timbro e un'armonia perfetta negli originali arrangiamenti di Gabriella Schiavone, citata più volte dalle artiste come vera mentore del gruppo: e davvero il pubblico si è immerso in quell'epoca lontana, di ormai quasi un secolo fa, quando a cantare quei brani erano le Boswell Sisters, le Andrews Sisters e in Italia il Trio Lescano e più tardi il Quartetto Cetra.
Nell'era dell' I Tune e della musica tecno lo spettacolo di chiusura della rassegna "Girls Voices" è stata davvero una ventata di aria fresca, quasi nuova seppur provenendo da lontano. Da Chattanooga Choo Choo a "Nella vecchia fattoria", Da Tico Tico a "Pippo non lo sa", agli irresistibili medley dell'orchestra di Nino Di Leone: quello in chiusura, con momenti al limite degli scioglilingua interpretativi tra il trio agli strumenti e le tre cantanti , che ha unito ventitrè brani in una sequenza a dir poco entusiasmante, si è sciolto in una vera e propria ovazione del pubblico che a lungo ha applaudito il Trio Maramao e il trio di musicisti che le ha magistralmente accompagnate.
"Un'esperienza, che visto il risultato di tutte le serate, stiamo già valutando di ripetere- ha dichiarato la presidente della Fondazione S.E.C.A. Isabella Ciccolella: " i cinque spettacoli hanno dimostrato quanto il Museo sia diventato un'entità viva, multiforme, avendo unito l'arte musicale, il messaggio legato alla prevenzione con la Lilt, la promozione territoriale ( con le associazioni Strade dei vini doc e Strada dell'olio extravergine castel del Monte"), l'arte , con le esposizioni nella Corte e , in questi giorni, fino a stasera in particolare, sempre nella Corte, la emozionante possibilità di ammirare le fiaccole che hanno acceso le Olimpiadi. Ovviamente tutto unito alle nostre esposizioni permanenti, del Museo Diocesano e ovviamente a ciò che dà l'identità al nostro museo, l' esposizione delle macchine per scrivere".
"E' gratificante vedere quanto il nostro impegno e la missione che con il cavalier Pagano ci siamo prefissati in fondo pochi anni fa, ossia di creare non semplicemente un Museo ma un vero e proprio contenitore culturale nella Città, stia producendo risultati davvero più che positivi, sia nei confronti dei tranesi, dai bambini agli adulti e soprattutto a quanti magari non hanno mai messo piede in un museo; e ai turisti che riconoscono sempre più in questa porta spalancata su piazza Duomo una risorsa preziosa della Città": così Graziano Urbano, direttore del polo Museale, alla fine del coinvolgente concerto, felice della riuscita della serata ma , come ci conferma, già con la testa proiettata nel programma estivo.
Si ringraziano: Amministrazione Comunale di Trani, Universo Salute Opera Don Uva, Fondazione Megamark, ACI Trani - SARA Assicurazioni Trani, Euroambiente Sicurezza e Formazione ed Estetica Dentale Centro di Odontoiatria di Ciciriello Gianfranco, 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐢 𝐃𝐎𝐂 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞 e 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐨𝐥𝐢𝐨 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞Banca popolare di Puglia e Basilicata