Eventi e cultura
Con la biennale torna a risplendere l'arte contemporanea a Trani
Le riflessioni di Paolo Levi, Costantino Foschini e del sindaco Tarantini
Trani - martedì 7 luglio 2009
"La vita è arte, e l'arte senza la vita non esiste: in questa brillante definizione del noto critico d'arte della Mondadori Paolo Levi si può sintetizzare il senso di questa quinta Edizione della Biennale d'Arte "Il De Nittis" che si può ammirare nei saloni federiciani del Castello Svevo di Trani sino a domenica 26 luglio prossimo dalle 9 alle 20 di tutti i giorni.
Opere davvero interessanti ed apprezzate da tutti gli intervenuti all'inaugurazione di sabato sera 4 luglio scorso che hanno potuto ammirare lavori diversi ed originali di artisti provenienti da ogni parte d'Italia e anche dall'estero: Venezia, Milano, Trento, Brescia, Roma, Treviso, Benevento, Caserta, Bari, Pisa, Torino, Moldavia, Reggio Emilia, Padova, Atene, Minervino Murge, Monopoli, Cernusco sul Naviglio, Mola di Bari, Barletta. «Questa Mostra – ha proseguito il saggista Levi che ha detto di aver trovato in Trani una città "molto vivace" - gioca sull'individualità di ogni quadro, ciascuno dei quali esprime un messaggio ben preciso giacchè il pittore unisce la propria anima al quadro che così diventa vita,realizzando una verità poliedrica». Lo storico dell'arte torinese ha concluso elogiando la Fondazione per aver dato adeguato spazio in questa Mostra ai Giovani dell'Accademia delle Belle Arti di Bari le cui opere sono esposte nelle sale del piano terra del Castello giacchè "i giovani sono il nostro futuro, e non una categoria a sé stante".
Il noto giornalista Rai Costantino Foschini, autodefinitosi "giornalista dell'immagine", ha esordito contestando quanti si affannano per dare un nome a questa nuova sesta provincia pugliese, dimenticando che questa può veramente definirsi «la provincia dei castelli, giacchè ogni capoluogo ha un meraviglioso castello: da quello conosciuto a livello europeo di Castel del Monte,Patrimonio dell'Unesco, al grandioso Castello Angioino di Barletta, per finire a questo di Trani, l'unico castello svevo che si affaccia sul mare, oggi trasformato in valido contenitore culturale». Fatta questa premessa, Foschini ha evidenziato "la complessità dell'arte contemporanea" che richiede un ulteriore sforzo per essere meglio compresa: infatti – ha detto- questo evento prodotto ed ideato per i castelli di Trani e Barletta dalla Fondazione De Nittis, è sottotitolato "tra l'illusione del sogno ed i colori della non forma" ed ha concluso chiedendo al Sindaco Tarantini l'impegno della sua Amministrazione sul piano culturale.
Il Sindaco di Trani Pinuccio Tarantini ha accolto volentieri la "provocazione" dicendosi un "tranese fortunato" per aver potuto vedere negli ultimi venti anni la grande trasformazione urbana del centro storico di Trani, ad iniziare da questo «Castello tornato al suo splendore dopo anni di degrado» ed oggi divenuto l'epicentro della vita culturale della città: Castello che fu riaperto proprio sotto l'Amministrazione Tamborrino (che era presente tra il pubblico n.d.r.).
«Negli ultimi anni – ha proseguito Tarantini- il nostro impegno è stato quello di trasformare questa città per l'intero territorio in un polo di attrazione culturale con un notevole impegno per la rivalutazione delle Chiese e dell'Arte in tutto il Centro Storico di Trani: dalla Chiesa di San Luigi in piazza Mazzini alla Chiesa di San Martino consegnata agli Ortodossi, dal rinnovato Palazzo Beltrani cui sarà dato un rilevante ruolo culturale ed artistico alle antiche piazze storiche tornate a nuova vita (Piazza Teatro), dalla restituzione agli Ebrei di Trani e della Puglia della Sinagoga di Scolanova e la realizzazione di un Museo delle Arti Ebraiche, per finire agli ultimi restauri inaugurati negli scorsi mesi del Conservatorio San Luigi e di San Giacomo. Nei prossimi mesi - ha concluso il Sindaco di Trani- proseguiremo su questa strada completando l'opera di rivalutazione di tutta parte storica della città che sta tornando a rivivere in tutto il suo splendore per la gioia e l'ammirazione dei residenti e dei turisti».
E' dovere del cronista annotare che la parte del discorso del Sindaco concernente il quartiere ebraico e le sinagoghe di Trani ha suscitato il più vivo interesse del dr. Levi che si è detto "ebreo laico" ripromettendosi di tornare a Trani, magari nel prossimo settembre, in occasione della realizzazione delle Giornate Ebraiche a Trani, per poter meglio conoscere questa nuova realtà.
Ai discorsi di Paolo Levi, Costantino Foschini e Pinuccio Tarantini hanno fatto seguito quelli della Direttrice del Castello dott.ssa Margherita Pasquale e del Presidente della Fondazione rag. Ruggiero Borgomastro che hanno porto il loro saluto agli intervenuti. Tra le autorità presenti anche il dott. Rella della Soprintendenza di Bari e l'ex Sindaco Giancarlo Tamborrino. Subito dopo, sono state aperte al numeroso pubblico presente le sale della Biennale e la Quadreria Permanente mèta di visitatori sino alle 22. In tutti questi giorni, sino a Domenica 26 luglio, sarà osservato l'orario continuato dalle 9 alle 20.
In foto: Paolo Levi, Costantino Foschini, Pinuccio Tarantini, Margherita Pasquale, Rella Luciano, Ruggiero Borgomastro.
Opere davvero interessanti ed apprezzate da tutti gli intervenuti all'inaugurazione di sabato sera 4 luglio scorso che hanno potuto ammirare lavori diversi ed originali di artisti provenienti da ogni parte d'Italia e anche dall'estero: Venezia, Milano, Trento, Brescia, Roma, Treviso, Benevento, Caserta, Bari, Pisa, Torino, Moldavia, Reggio Emilia, Padova, Atene, Minervino Murge, Monopoli, Cernusco sul Naviglio, Mola di Bari, Barletta. «Questa Mostra – ha proseguito il saggista Levi che ha detto di aver trovato in Trani una città "molto vivace" - gioca sull'individualità di ogni quadro, ciascuno dei quali esprime un messaggio ben preciso giacchè il pittore unisce la propria anima al quadro che così diventa vita,realizzando una verità poliedrica». Lo storico dell'arte torinese ha concluso elogiando la Fondazione per aver dato adeguato spazio in questa Mostra ai Giovani dell'Accademia delle Belle Arti di Bari le cui opere sono esposte nelle sale del piano terra del Castello giacchè "i giovani sono il nostro futuro, e non una categoria a sé stante".
Il noto giornalista Rai Costantino Foschini, autodefinitosi "giornalista dell'immagine", ha esordito contestando quanti si affannano per dare un nome a questa nuova sesta provincia pugliese, dimenticando che questa può veramente definirsi «la provincia dei castelli, giacchè ogni capoluogo ha un meraviglioso castello: da quello conosciuto a livello europeo di Castel del Monte,Patrimonio dell'Unesco, al grandioso Castello Angioino di Barletta, per finire a questo di Trani, l'unico castello svevo che si affaccia sul mare, oggi trasformato in valido contenitore culturale». Fatta questa premessa, Foschini ha evidenziato "la complessità dell'arte contemporanea" che richiede un ulteriore sforzo per essere meglio compresa: infatti – ha detto- questo evento prodotto ed ideato per i castelli di Trani e Barletta dalla Fondazione De Nittis, è sottotitolato "tra l'illusione del sogno ed i colori della non forma" ed ha concluso chiedendo al Sindaco Tarantini l'impegno della sua Amministrazione sul piano culturale.
Il Sindaco di Trani Pinuccio Tarantini ha accolto volentieri la "provocazione" dicendosi un "tranese fortunato" per aver potuto vedere negli ultimi venti anni la grande trasformazione urbana del centro storico di Trani, ad iniziare da questo «Castello tornato al suo splendore dopo anni di degrado» ed oggi divenuto l'epicentro della vita culturale della città: Castello che fu riaperto proprio sotto l'Amministrazione Tamborrino (che era presente tra il pubblico n.d.r.).
«Negli ultimi anni – ha proseguito Tarantini- il nostro impegno è stato quello di trasformare questa città per l'intero territorio in un polo di attrazione culturale con un notevole impegno per la rivalutazione delle Chiese e dell'Arte in tutto il Centro Storico di Trani: dalla Chiesa di San Luigi in piazza Mazzini alla Chiesa di San Martino consegnata agli Ortodossi, dal rinnovato Palazzo Beltrani cui sarà dato un rilevante ruolo culturale ed artistico alle antiche piazze storiche tornate a nuova vita (Piazza Teatro), dalla restituzione agli Ebrei di Trani e della Puglia della Sinagoga di Scolanova e la realizzazione di un Museo delle Arti Ebraiche, per finire agli ultimi restauri inaugurati negli scorsi mesi del Conservatorio San Luigi e di San Giacomo. Nei prossimi mesi - ha concluso il Sindaco di Trani- proseguiremo su questa strada completando l'opera di rivalutazione di tutta parte storica della città che sta tornando a rivivere in tutto il suo splendore per la gioia e l'ammirazione dei residenti e dei turisti».
E' dovere del cronista annotare che la parte del discorso del Sindaco concernente il quartiere ebraico e le sinagoghe di Trani ha suscitato il più vivo interesse del dr. Levi che si è detto "ebreo laico" ripromettendosi di tornare a Trani, magari nel prossimo settembre, in occasione della realizzazione delle Giornate Ebraiche a Trani, per poter meglio conoscere questa nuova realtà.
Ai discorsi di Paolo Levi, Costantino Foschini e Pinuccio Tarantini hanno fatto seguito quelli della Direttrice del Castello dott.ssa Margherita Pasquale e del Presidente della Fondazione rag. Ruggiero Borgomastro che hanno porto il loro saluto agli intervenuti. Tra le autorità presenti anche il dott. Rella della Soprintendenza di Bari e l'ex Sindaco Giancarlo Tamborrino. Subito dopo, sono state aperte al numeroso pubblico presente le sale della Biennale e la Quadreria Permanente mèta di visitatori sino alle 22. In tutti questi giorni, sino a Domenica 26 luglio, sarà osservato l'orario continuato dalle 9 alle 20.
In foto: Paolo Levi, Costantino Foschini, Pinuccio Tarantini, Margherita Pasquale, Rella Luciano, Ruggiero Borgomastro.