Politica
Concorsi in Provincia, a Trani il processo politico
«Assunte persone senza titolo e vicine al centrodestra». Patruno ed i capigruppo delle opposizioni riepilogano i numeri della vicenda
Trani - sabato 12 febbraio 2011
A Trani, nella sede provinciale del Partito Democratico, in via Aldo Moro, si è celebrato il processo politico delle opposizioni ai concorsi della Provincia di Barletta, Andria, Trani. «Un pasticcio senza fine, iniziato male destinato a finire peggio» tuona Francesco Boccia, tra i firmatari dell'interpellanza sottoscritta da 15 parlamentari del Partito Democratico ed indirizzata al ministro Renato Brunetta: «Chiediamo un intervento del governo ed invitiamo la Provincia a fare un esame di coscienza ed a bloccare le assunzioni sospette. In caso contrario interpelleremo anche la magistratura contabile, per tutelare chi ha partecipato ai concorsi in buona fede».
Andrea Patruno, consigliere provinciale e segretario provinciale del Partito Democratico si scaglia contro le assunzioni avvenute in provincia mediante l'utilizzazione delle graduatorie dei concorsi espletati presso i Comuni di Minervino e Canosa e chiede espressamente al dirigente al personale la revoca, in autotutela, di quei deliberati, uno dei quali riferito al concorso di tecnico urbanistica ritenuto da Patruno «inificiato di nullità». «La legge – spiega Patruno - prevede la possibilità di effettuare assunzioni utilizzando anche le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni ma è necessario che vi sia un accordo specifico tre le amministrazioni interessate. Questo principio deriva dalla necessità di sopperire alla necessità di personale esonerando gli enti dall'onere dell'indizione di un nuovo concorso. In Provincia però hanno giocato sporco. I concorsi del Comune di Minervino per un tecnico esperto in urbanistica e per un tecnico ambientale sono stati banditi successivamente al bando della Provincia e non prevedevano la facoltà di utilizzare la graduatoria per altri Enti. Analogo caso si registra a Canosa, dove è stato bandito (dopo i concorsi provinciali) un bando per istruttore direttivo contabile. Questa gente invece ha fatto i concorsi a Minervino e Canosa e poi si è ritrovata assunta in Provincia. In sostanza, nella Bat si è proceduto ad assunzioni a chiamata diretta, immotivate e discrezionali».
Patruno ed i capigruppo delle opposizioni in Provincia riepilogano i numeri di questa vicenda: l'elenco degli assunti nella Bat avrebbe dovuto fermarsi a 51 fra vincitori di concorso, scorrimenti e mobilità. In realtà risultano avviate al lavoro 56 persone, di cui 8 da Canosa e Minervino. Su questi otto Patruno è intransigente: «Come se fosse stata una spesa al supermercato, a zonzo per graduatorie e concorsi, sono state assunte otto persone che hanno a che fare direttamente o indirettamente con la politica e sono riconducibili all'area politica del centrodestra: si tratta di assessori in carica, di parenti di consiglieri comunali, di personalità importanti e note della politica nazionale e dell'amministrazione pubblica. Molti di questi assunti erano stati dichiarati non idonei nei concorsi svolti dalla Provincia ed ora si ritrovano assunti grazie a meccanismi che nulla hanno a che fare con la trasparenza e col rispetto delle norme».
Per Carlo Laurora (Udc) «la vicenda delle assunzioni alla Bat dimostra l'arroganza del presidente Ventola e della sua amministrazione. I concorsi sono stati gestiti in modo volutamente frettoloso, eccessivamente disinvolto e con troppe stranezza che vanno assolutamente chiarite nelle sedi opportune. L'opposizione aveva alzato il tiro in tempi non sospetti, chiedendo in anticipo che fosse garantita trasparenza e legalità. Avevamo contestato la modalità di pubblicizzazione delle informazioni relative ai concorsi, i tempi e la scelta dell'amministrazione provinciale di incaricare solo interni nelle commissioni esaminatrici. Si voleva fare un concorso per pochi e da svolgere nel minor tempo possibile. Questi rilievi e molti altri ancora sono stati raccolti in un ricorso al Tar. Oggi emergono fatti nuovi, su cui non possiamo far finta di nulla. Occorre fare chiarezza, presto e su tutto».
Andrea Patruno, consigliere provinciale e segretario provinciale del Partito Democratico si scaglia contro le assunzioni avvenute in provincia mediante l'utilizzazione delle graduatorie dei concorsi espletati presso i Comuni di Minervino e Canosa e chiede espressamente al dirigente al personale la revoca, in autotutela, di quei deliberati, uno dei quali riferito al concorso di tecnico urbanistica ritenuto da Patruno «inificiato di nullità». «La legge – spiega Patruno - prevede la possibilità di effettuare assunzioni utilizzando anche le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni ma è necessario che vi sia un accordo specifico tre le amministrazioni interessate. Questo principio deriva dalla necessità di sopperire alla necessità di personale esonerando gli enti dall'onere dell'indizione di un nuovo concorso. In Provincia però hanno giocato sporco. I concorsi del Comune di Minervino per un tecnico esperto in urbanistica e per un tecnico ambientale sono stati banditi successivamente al bando della Provincia e non prevedevano la facoltà di utilizzare la graduatoria per altri Enti. Analogo caso si registra a Canosa, dove è stato bandito (dopo i concorsi provinciali) un bando per istruttore direttivo contabile. Questa gente invece ha fatto i concorsi a Minervino e Canosa e poi si è ritrovata assunta in Provincia. In sostanza, nella Bat si è proceduto ad assunzioni a chiamata diretta, immotivate e discrezionali».
Patruno ed i capigruppo delle opposizioni in Provincia riepilogano i numeri di questa vicenda: l'elenco degli assunti nella Bat avrebbe dovuto fermarsi a 51 fra vincitori di concorso, scorrimenti e mobilità. In realtà risultano avviate al lavoro 56 persone, di cui 8 da Canosa e Minervino. Su questi otto Patruno è intransigente: «Come se fosse stata una spesa al supermercato, a zonzo per graduatorie e concorsi, sono state assunte otto persone che hanno a che fare direttamente o indirettamente con la politica e sono riconducibili all'area politica del centrodestra: si tratta di assessori in carica, di parenti di consiglieri comunali, di personalità importanti e note della politica nazionale e dell'amministrazione pubblica. Molti di questi assunti erano stati dichiarati non idonei nei concorsi svolti dalla Provincia ed ora si ritrovano assunti grazie a meccanismi che nulla hanno a che fare con la trasparenza e col rispetto delle norme».
Per Carlo Laurora (Udc) «la vicenda delle assunzioni alla Bat dimostra l'arroganza del presidente Ventola e della sua amministrazione. I concorsi sono stati gestiti in modo volutamente frettoloso, eccessivamente disinvolto e con troppe stranezza che vanno assolutamente chiarite nelle sedi opportune. L'opposizione aveva alzato il tiro in tempi non sospetti, chiedendo in anticipo che fosse garantita trasparenza e legalità. Avevamo contestato la modalità di pubblicizzazione delle informazioni relative ai concorsi, i tempi e la scelta dell'amministrazione provinciale di incaricare solo interni nelle commissioni esaminatrici. Si voleva fare un concorso per pochi e da svolgere nel minor tempo possibile. Questi rilievi e molti altri ancora sono stati raccolti in un ricorso al Tar. Oggi emergono fatti nuovi, su cui non possiamo far finta di nulla. Occorre fare chiarezza, presto e su tutto».