Eventi e cultura
Concorso Architetti, vince la seduta maris
Si tratta di una gradinata semi circolare da posizionare sotto la torretta del molo Santa Lucia. Il progetto scelto realizzato da 4 professionisti: uno solo è pugliese
Trani - mercoledì 31 luglio 2013
14.35
E' la "Seduta maris" il progetto vincitore del concorso di progettazione Ordinamenta Maris 2013, bandito dall'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Barletta Andria Trani, riservato agli architetti iscritti agli ordini professionali italiani ed in collaborazione con l'assessorato al turismo culturale e la Federazione architetti di Puglia.
Il lavoro che si è classificato al primo posto è quello di una seduta semicircolare da realizzare sotto la torretta del molo Santa Lucia realizzato da 4 professionisti: Stefania Vestuto (Campagna, Provincia di Salerno), Gianfranca Mastroianni (Ruviano, Provincia di Caserta), Luigi Carlo (Lucera) e Chiara Signora (Mestre). «Il progetto è risultato vincitore – si legge nella motivazione – non solo perché configurante con le possibilità economiche e tecniche relative alla sua realizzazione, ma anche perché si è configurato come una proposta non semplicemente celebrativa. Il progetto ha affrontato il tema soprattutto sul piano urbano, spaziale e simbolico, proponendo un luogo di incontro che è, al contempo, una valida testimonianza di un costruire sostenibile e poetico».
Al secondo posto il progetto del barlettano Giuseppe Francesco Rociola, al terzo l'idea della canosina Liliana Catalano. La giuria ha proposto inoltre due menzioni per i progetti di Federica Quinto e Antonio Vito Riondino.
Il lavoro che si è classificato al primo posto è quello di una seduta semicircolare da realizzare sotto la torretta del molo Santa Lucia realizzato da 4 professionisti: Stefania Vestuto (Campagna, Provincia di Salerno), Gianfranca Mastroianni (Ruviano, Provincia di Caserta), Luigi Carlo (Lucera) e Chiara Signora (Mestre). «Il progetto è risultato vincitore – si legge nella motivazione – non solo perché configurante con le possibilità economiche e tecniche relative alla sua realizzazione, ma anche perché si è configurato come una proposta non semplicemente celebrativa. Il progetto ha affrontato il tema soprattutto sul piano urbano, spaziale e simbolico, proponendo un luogo di incontro che è, al contempo, una valida testimonianza di un costruire sostenibile e poetico».
Al secondo posto il progetto del barlettano Giuseppe Francesco Rociola, al terzo l'idea della canosina Liliana Catalano. La giuria ha proposto inoltre due menzioni per i progetti di Federica Quinto e Antonio Vito Riondino.