Politica
Conservatorio: E' ora di fare chiarezza
Franco Caffarella interviene sulla situazione del Niccolo' Piccinni a Trani
Trani - domenica 13 novembre 2005
Sulla vicenda della sezione decentrata del Conservatorio Niccolo' Piccinni a Trani, si riporta l'intervento del capogruppo consiliare della Margherita, Franco Caffarella:
«La vicenda della sezione decentrata del Conservatorio Musicale Niccolò Piccinni sta assumendo contorni grotteschi. Difatti, pur nella acclarata necessità di operare un immediato pronunciamento dell'Amministrazione Comunale sulla volontà - o meno - di continuare il rapporto con l'importante istituzione musicale provinciale, non è stato ancora raggiunto un accordo per l'anno 2005-2006, già partito. Questo ritardo sulla firma della convenzione annuale tra Comune di Trani e Conservatorio, unitamente ad una definizione delle vicende relative all'ultimo anno accademico, si riverbera inevitabilmente sulla data nella quale potrebbero verosimilmente iniziare i corsi a Trani.
Lo stato di incertezza sta orientando molti ad orientarsi per una iscrizione presso la sede madre di Bari con un grave impoverimento delle presenze culturali cittadine. Per chi, come il sottoscritto, ha creduto fermamente nella realizzazione della sezione decentrata del Conservatorio a Trani, tanto da contribuire ad istituirla nella scorsa amministrazione, da delegato alla pubblica istruzione e cultura, questa empasse è motivo di forti perplessità. Sono certo che non è certo l'entità del contributo che, dal 2000, anno in cui si attivò a Trani la sede decentrata del Conservatorio, viene concordata tra i due enti (poco piu' di 70 milioni di vecchie lire quale contributo per i corsi e la realizzazione di un programma di iniziative, concerti ed appuntamenti culturali da concordarsi con l'amministrazione comunale) a impedire la firma dell'accordo. E' una volontà politica che deve evidentemente perfezionarsi, a maggior ragione dopo l'approvazione di una apposita posta di bilancio relativa al Conservatorio che non nega fondi e attenzioni verso l'istituzione.
La Margherita, perciò, facendosi interprete delle richieste di numerose famiglie di Trani, sollecita l'Amministrazione Comunale alla definizione della convenzione con il Conservatorio, recuperando il tempo perduto in questi mesi. Negli scorsi anni, presso le 3 aule presenti presso il Monastero di Colonna, a Trani si sono tenuti Corsi di Flauto, Violncello, Violino, Cmposizione, Lettura della Partitura e Pianoforte complementare. Dal 2000 ad oggi sono stati circa 300 i ragazzi che hanno frequentato la sede di Trani, provenendo oltre che dalla nostra Città anche da tutti i comuni della sesta provincia e da Corato, Giovinazzo, Molfetta, Castellana Grotte, Martina Franca e persino Matera.
Basterebbero questi semplici dati, forse non molto conosciuti anche dagli addetti ai lavori, a rimarcare che quella del settembre 2000, fu una felice intuizione realizzata con il fattivo apporto della Associazione Domenico Sarro e dei suoi dirigenti, in primis il dott. Soldano ed il presidente Spallucci, il sostegno dell'Amministrazione Provinciale Vernola, il lavoro certosino dell'Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, che bene hanno fatto le amministrazioni Avantario e Tarantini a sostenere. Il pericolo che da piu' parti è stato paventato è che, con questi strani ritardi, altri Comuni che avevano attivato corsi analoghi (Barletta) o si sono ora proposti (Andria) non solo e non tanto riescano ad ottenere una sede decentrata, quanto precostituiscano dei titoli preferenziali verso quello che era e, secondo la Margherita, deve rimanere, l'obiettivo vero: ottenere nella nuova Provincia la sede provinciale del Conservatorio della BAT a Trani, nell'ottica di una piena valorizzazione delle vocazioni della Città, rispettando lo spirito ed il dettato della legge istitutiva della sesta provincia.
L'Amministrazione Comunale inoltre dovrebbe già candidarsi per ospitare nella nostra Città un Liceo Musicale, previsto dalla legge di riforma, che, unitamente ai corsi già avviati nelle scuole elementari e medie cittadine, con l'auspicata sede autonoma del Conservatorio, farebbe di Trani un autentico polo musicale completo nella sesta provincia. Inoltre, come previsto dalle precedenti convenzioni, attuare una promozione capillare della presenza Trani della sede del Conservatorio con manifesti da affiggere anche nelle città limitrofe ed iniziative nelle scuole cittadine. La sede del Conservatorio presso il Monastero di Colonna andrebbe infine indicata con segnaletica stradale e targa esterna sull'ingresso.»Franco Caffarella
Capogruppo consiliare della Margherita
«La vicenda della sezione decentrata del Conservatorio Musicale Niccolò Piccinni sta assumendo contorni grotteschi. Difatti, pur nella acclarata necessità di operare un immediato pronunciamento dell'Amministrazione Comunale sulla volontà - o meno - di continuare il rapporto con l'importante istituzione musicale provinciale, non è stato ancora raggiunto un accordo per l'anno 2005-2006, già partito. Questo ritardo sulla firma della convenzione annuale tra Comune di Trani e Conservatorio, unitamente ad una definizione delle vicende relative all'ultimo anno accademico, si riverbera inevitabilmente sulla data nella quale potrebbero verosimilmente iniziare i corsi a Trani.
Lo stato di incertezza sta orientando molti ad orientarsi per una iscrizione presso la sede madre di Bari con un grave impoverimento delle presenze culturali cittadine. Per chi, come il sottoscritto, ha creduto fermamente nella realizzazione della sezione decentrata del Conservatorio a Trani, tanto da contribuire ad istituirla nella scorsa amministrazione, da delegato alla pubblica istruzione e cultura, questa empasse è motivo di forti perplessità. Sono certo che non è certo l'entità del contributo che, dal 2000, anno in cui si attivò a Trani la sede decentrata del Conservatorio, viene concordata tra i due enti (poco piu' di 70 milioni di vecchie lire quale contributo per i corsi e la realizzazione di un programma di iniziative, concerti ed appuntamenti culturali da concordarsi con l'amministrazione comunale) a impedire la firma dell'accordo. E' una volontà politica che deve evidentemente perfezionarsi, a maggior ragione dopo l'approvazione di una apposita posta di bilancio relativa al Conservatorio che non nega fondi e attenzioni verso l'istituzione.
La Margherita, perciò, facendosi interprete delle richieste di numerose famiglie di Trani, sollecita l'Amministrazione Comunale alla definizione della convenzione con il Conservatorio, recuperando il tempo perduto in questi mesi. Negli scorsi anni, presso le 3 aule presenti presso il Monastero di Colonna, a Trani si sono tenuti Corsi di Flauto, Violncello, Violino, Cmposizione, Lettura della Partitura e Pianoforte complementare. Dal 2000 ad oggi sono stati circa 300 i ragazzi che hanno frequentato la sede di Trani, provenendo oltre che dalla nostra Città anche da tutti i comuni della sesta provincia e da Corato, Giovinazzo, Molfetta, Castellana Grotte, Martina Franca e persino Matera.
Basterebbero questi semplici dati, forse non molto conosciuti anche dagli addetti ai lavori, a rimarcare che quella del settembre 2000, fu una felice intuizione realizzata con il fattivo apporto della Associazione Domenico Sarro e dei suoi dirigenti, in primis il dott. Soldano ed il presidente Spallucci, il sostegno dell'Amministrazione Provinciale Vernola, il lavoro certosino dell'Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, che bene hanno fatto le amministrazioni Avantario e Tarantini a sostenere. Il pericolo che da piu' parti è stato paventato è che, con questi strani ritardi, altri Comuni che avevano attivato corsi analoghi (Barletta) o si sono ora proposti (Andria) non solo e non tanto riescano ad ottenere una sede decentrata, quanto precostituiscano dei titoli preferenziali verso quello che era e, secondo la Margherita, deve rimanere, l'obiettivo vero: ottenere nella nuova Provincia la sede provinciale del Conservatorio della BAT a Trani, nell'ottica di una piena valorizzazione delle vocazioni della Città, rispettando lo spirito ed il dettato della legge istitutiva della sesta provincia.
L'Amministrazione Comunale inoltre dovrebbe già candidarsi per ospitare nella nostra Città un Liceo Musicale, previsto dalla legge di riforma, che, unitamente ai corsi già avviati nelle scuole elementari e medie cittadine, con l'auspicata sede autonoma del Conservatorio, farebbe di Trani un autentico polo musicale completo nella sesta provincia. Inoltre, come previsto dalle precedenti convenzioni, attuare una promozione capillare della presenza Trani della sede del Conservatorio con manifesti da affiggere anche nelle città limitrofe ed iniziative nelle scuole cittadine. La sede del Conservatorio presso il Monastero di Colonna andrebbe infine indicata con segnaletica stradale e targa esterna sull'ingresso.»Franco Caffarella
Capogruppo consiliare della Margherita