Enti locali

Consigli Comunali ad hoc per preliminari e interrogazioni

Se n'è discusso in commissione Affari Istituzionali

Snellire i lavori di Consiglio Comunale, limitare il dibattito soltanto sugli argomenti all'ordine del giorno garantendo comunque, ai consiglieri comunali, le risposte alle interrogazioni presentate. Nasce da queste esigenze la discussione, avvenuta all'interno della Commissione Affari Istituzionali, di modificare il regolamento di Consiglio Comunale e di disciplinare interrogazioni ed interventi preliminari. Al momento non c'è nessuna proposta scritta, ma la commissione ha cominciato a parlarne.

L'idea di partenza è quella di convocare, ogni ultimo venerdì del mese, un Consiglio Comunale interamente dedicato alla discussione degli interventi preliminari e delle interrogazioni, presentate nei 30 giorni precedenti la convocazione stessa del Consiglio.

L'argomento trova il favore di Riccardo Gagliardi (AN/PdL) e di Domenico Triminì (Democrazia Cristiana). «Molte cose vanno ancora perfezionate – spiega Gagliardi – ma l'idea di fondo è giusta. Così facendo offriremmo a tutti i consiglieri comunali una maggiore visibilità del loro lavoro, daremmo la possibilità a tutti di avere delle risposte alle tante interrogazioni che quotidianamente si protocollano a Palazzo di Città. Contestualmente, si andrebbero a snellire i lavori di Consiglio Comunale, evitando quelle sedute fiume dedicate per gran parte ai preliminari».

Sì, ma con riserva, da parte di Michele di Gregorio (Verdi): «Nell'attuale regolamento già si prevede la possibilità di dibattere in aula le interrogazioni dei consiglieri ma l'amministrazione fa finta di non saperlo. La proposta può trovarci favorevoli a condizione che si garantisca realmente la convocazione dei Consigli Comunali dedicati ai preliminari. Su questo argomento è necessario che vi sia il consenso unanime di tutti i consiglieri».

Per Fabrizio Ferrante (Pd) «Questa proposta è un ulteriore tentativo di mettere il bavaglio all'opposizione. Non avremmo mai la possibilità di portare in aula gli argomenti che si verificheranno nei giorni immediatamente precedenti al Consiglio Comunale».

Pasquale de Toma (Alleanza Per la Puglia) suggerisce di prendere in considerazione l'ipotesi di estendere la discussione anche alle istanze, presentate nei giorni precedenti la convocazione, sotto forma di interrogazioni scritte.

Il dibattito politico è appena iniziato. Nella prossima riunione della commissione si dovrebbe cominciare a discutere sulla base di una bozza scritta da paresentare poi alla segreteria generale del Comune per le verifiche del caso. L'ultima parola spetterà sempre al Consiglio Comunale.
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