Politica
"Consiglieri novelli", Di Tondo: «Parco di via Polonia primo passo»
Il capogruppo della Lista Emiliano parla dell'iter dei lavori in commissione
Trani - sabato 12 dicembre 2015
7.47
Primi mesi all'interno della macchina amministrativa anche per Diego Di Tondo, eletto nelle fila della Lista Emiliano, movimento politico nato con le ultime regionali, di cui è capogruppo in consiglio comunale. Componente della quarta commissione consiliare, Di Tondo, 27enne, divide il proprio tempo tra l'impegno per la città e la passione per il campo da gioco: è, infatti, arbitro di calcio, tra i talenti emergenti dell'Associazione Italiana Arbitri della Figc.
«L'approccio sicuramente è positivo, ovviamente le difficoltà sono tante. Come illustrato da sindaco e giunta a inizio settimana, la situazione economico-finanziaria è stata davvero molto pesante, muoversi in un clima del genere ci mette davanti a tante difficoltà, su qualsiasi problematica si voglia affrontare. Con la commissione di cui faccio parte, probabilmente una delle più complesse, visto che l'elenco degli ambiti di pertinenza annovera al suo interno l'ambiente, la viabilità e i lavori pubblici. Inoltre, stiamo lavorando anche a un aspetto parecchio delicato della cosa pubblica: la salvaguardia della costa. Solo la scorsa settimana abbiamo ufficialmente tenuto la prima riunione sull'argomento, seguendo l'iter che ci siamo dati per ogni aspetto affrontato: incontrare assessore e dirigente di riferimento per capire qual è il margine d'attuazione su tutte le proposte pervenute».
«All'interno dei lavori pubblici, va tenuto presente che qualsiasi intervento si voglia fare deve essere programmato per tempo, anche e soprattutto per ricercare le risorse economiche necessarie, anche attraverso linee di finanziamento regionale, come fatto nelle scorse settimane. Parlo, ovviamente, del parco di via Polonia e del programma di miglioramento delle attività museali di Palazzo Beltrani. In particolare, sull'attuazione dell'intero progetto del contratto di quartiere, torneremo ad occuparci, visto che il dirigente ha ricevuto mandato, dai colleghi della sesta commissione, di istituire un ufficio comunale specifico, per seguire con cura tutte le fasi di realizzazione. Per un po' di anni, è stata fatta confusione e mi riferisco, come noto, soprattutto agli oneri di urbanizzazione che non sono stati, interamente e parzialmente, versati dalle imprese che nella zona di Sant'Angelo hanno costruito».
«L'approccio sicuramente è positivo, ovviamente le difficoltà sono tante. Come illustrato da sindaco e giunta a inizio settimana, la situazione economico-finanziaria è stata davvero molto pesante, muoversi in un clima del genere ci mette davanti a tante difficoltà, su qualsiasi problematica si voglia affrontare. Con la commissione di cui faccio parte, probabilmente una delle più complesse, visto che l'elenco degli ambiti di pertinenza annovera al suo interno l'ambiente, la viabilità e i lavori pubblici. Inoltre, stiamo lavorando anche a un aspetto parecchio delicato della cosa pubblica: la salvaguardia della costa. Solo la scorsa settimana abbiamo ufficialmente tenuto la prima riunione sull'argomento, seguendo l'iter che ci siamo dati per ogni aspetto affrontato: incontrare assessore e dirigente di riferimento per capire qual è il margine d'attuazione su tutte le proposte pervenute».
«All'interno dei lavori pubblici, va tenuto presente che qualsiasi intervento si voglia fare deve essere programmato per tempo, anche e soprattutto per ricercare le risorse economiche necessarie, anche attraverso linee di finanziamento regionale, come fatto nelle scorse settimane. Parlo, ovviamente, del parco di via Polonia e del programma di miglioramento delle attività museali di Palazzo Beltrani. In particolare, sull'attuazione dell'intero progetto del contratto di quartiere, torneremo ad occuparci, visto che il dirigente ha ricevuto mandato, dai colleghi della sesta commissione, di istituire un ufficio comunale specifico, per seguire con cura tutte le fasi di realizzazione. Per un po' di anni, è stata fatta confusione e mi riferisco, come noto, soprattutto agli oneri di urbanizzazione che non sono stati, interamente e parzialmente, versati dalle imprese che nella zona di Sant'Angelo hanno costruito».