Enti locali
Consiglio comunale, Caressa può sperare
A Piacenza una sentenza del Tar assegna un seggio in più all'opposizione. A perderlo sarebbe Michele Scagliarini, del Pdl
Trani - venerdì 6 luglio 2012
10.34
Nicola Caressa, candidato al consiglio comunale in Tranimò e primo dei non eletti nel centrosinistra (dopo che la sua lista ha vinto il sorteggio con Futuro e Libertà) può concretamente sperare di entrare a far parte dell'assemblea cittadina.
Il Tar ha accolto il ricorso di un consigliere comunale del Comune di Piacenza, primo dei non eletti nella coalizione che aveva sostenuto il candidato di centrodestra sconfitto, Andrea Paparo. Il consigliere - come racconta il Fatto Quotidiano - si era rivolto al tribunale per chiedere la correzione del risultato della consultazione. Nel mirino dell'esponente della civica "Piacenza viva" era finita l'attribuzione, effettuata dall'ufficio elettorale centrale del tribunale di Piacenza dei 20 seggi alla maggioranza, contro i 12 che, secondo i calcoli effettuati, spettavano alla minoranza. Numeri analoghi a quelli di Trani e che, secondo il consigliere piacentino, andavano rivisti.
Il guazzabuglio è nato perché, considerato che non si possono dividere in decimi i consiglieri, il tribunale di Piacenza aveva fatto un arrotondamento per eccesso, garantendo in tal modo 20 consiglieri alla maggioranza e 12 alle minoranze. Una recente sentenza del Consiglio di Stato su un ricorso presentato da un candidato del Comune di Chioggia (e di cui abbiamo parlato anche noi) ha invece determinato l'arrotondamento per difetto, garantendo così 19 consiglieri alla maggioranza e 13 alla minoranza quando fino ai ballottaggi del 20 e 21 maggio sia le direttive emanate dal Ministero dell'Interno che le prime sentenze del Consiglio di Stato interpretative della norma, indicavano ai tribunali di arrotondare per eccesso.
Il Comune di Piacenza ha confermato che si adeguerà, riservandosi comunque di ricorrere anch'esso al Consiglio di Stato entro i venti giorni consentiti per ottenere una pronuncia definitiva sulla questione. Anche Trani seguirà l'evolversi della vicenda con attenzione. Nel caso in cui la minoranza dovesse recuperare un seggio, a Trani a perderlo sarebbe il Popolo della Libertà (Michele Scagliarini).
Il Tar ha accolto il ricorso di un consigliere comunale del Comune di Piacenza, primo dei non eletti nella coalizione che aveva sostenuto il candidato di centrodestra sconfitto, Andrea Paparo. Il consigliere - come racconta il Fatto Quotidiano - si era rivolto al tribunale per chiedere la correzione del risultato della consultazione. Nel mirino dell'esponente della civica "Piacenza viva" era finita l'attribuzione, effettuata dall'ufficio elettorale centrale del tribunale di Piacenza dei 20 seggi alla maggioranza, contro i 12 che, secondo i calcoli effettuati, spettavano alla minoranza. Numeri analoghi a quelli di Trani e che, secondo il consigliere piacentino, andavano rivisti.
Il guazzabuglio è nato perché, considerato che non si possono dividere in decimi i consiglieri, il tribunale di Piacenza aveva fatto un arrotondamento per eccesso, garantendo in tal modo 20 consiglieri alla maggioranza e 12 alle minoranze. Una recente sentenza del Consiglio di Stato su un ricorso presentato da un candidato del Comune di Chioggia (e di cui abbiamo parlato anche noi) ha invece determinato l'arrotondamento per difetto, garantendo così 19 consiglieri alla maggioranza e 13 alla minoranza quando fino ai ballottaggi del 20 e 21 maggio sia le direttive emanate dal Ministero dell'Interno che le prime sentenze del Consiglio di Stato interpretative della norma, indicavano ai tribunali di arrotondare per eccesso.
Il Comune di Piacenza ha confermato che si adeguerà, riservandosi comunque di ricorrere anch'esso al Consiglio di Stato entro i venti giorni consentiti per ottenere una pronuncia definitiva sulla questione. Anche Trani seguirà l'evolversi della vicenda con attenzione. Nel caso in cui la minoranza dovesse recuperare un seggio, a Trani a perderlo sarebbe il Popolo della Libertà (Michele Scagliarini).