Speciale
Consorzio Guardie Rurali: 102 anni di vigilanza e sicurezza nell’agro di Trani
Il Presidente Giuseppe Nardò: “Dopo oltre un secolo continuiamo ad operare in questa direzione”
Trani - sabato 12 novembre 2022
9.41
Ha compiuto 102 anni l'associazione denominata "Consorzio Guardie Rurali" di Trani, e il suo servizio di vigilanza e tutela delle proprietà terriere è un sinonimo di sicurezza senza tempo, andato sempre in crescendo: agli inizi del secolo scorso il Consorzio era municipalizzato e solo verso il 1920 per iniziativa del Cav. Luigi Morelli e di un nutrito gruppo di agricoltori, che richiesero l'autorizzazione Prefettizia per la nomina in proprio di guardie particolari giurate, diventò privato esercitando nel corso dei vari decenni servizio di vigilanza e tutela del territorio, rispettando le volontà e le esigenze di tutti gli associati. Il principale indirizzo del servizio svolto all'epoca mirava alla prevenzione dei furti delle produzioni agricole.
Oggi gli associati sono 2400, e usufruiscono di un servizio h24 per vigilanza campestre e radiovigilanza, con una flotta di 5 auto di servizio e ben 15 dipendenti: il presidente Giuseppe Nardò, Peppino da sempre e per tutti, ne è orgoglioso. E lui ben conosce quanto impegno venga profuso per rendere il servizio sempre più efficiente: la sua presidenza conta già 10 anni (in due periodi diversi), e rappresenta una buona fetta di lavoro e professionalità nella decennale storia dell'associazione.
Come le cronache cittadine hanno sempre riportato, il personale del Consorzio Guardie Rurali si è sempre distinto in operazioni svolte in collaborazione con le forze dell'ordine, che molto spesso hanno portato ad eccellenti risultati. Anche negli ultimi anni le Guardie Campestri di Trani hanno portato importanti risultati nel campo della vigilanza e nel numero dei furti sventati.
Sfogliando le pagine della lunga storia del Consorzio, come viene raccontato sul sito internet, negli anni '90 si assistette ad una notevole espansione urbanistica ed industriale che portò nelle campagne di Trani nuove realtà produttive che richiesero l'intervento del Consorzio per la vigilanza di questi nuovi siti. Per venire incontro a questa nuova realtà e soddisfare questa nuova esigenza, il Consorzio richiese ed ottenne l'autorizzazione Ministeriale e Prefettizia all'utilizzo del radio allarme.
In seguito all'incisività ed alla qualità del servizio reso, il consenso degli associati è andato sempre più che crescendo, producendo richieste di vigilanza anche da siti privati, industriali e commerciali. "Ci sembra doveroso dopo un secolo di attività svolta nell'interesse della sicurezza della collettività, continuare ad operare in questa direzione" dice Peppino Nardò. Che nell'intervista di TraniViva spiega in breve l'attività e i programmi.
Oggi gli associati sono 2400, e usufruiscono di un servizio h24 per vigilanza campestre e radiovigilanza, con una flotta di 5 auto di servizio e ben 15 dipendenti: il presidente Giuseppe Nardò, Peppino da sempre e per tutti, ne è orgoglioso. E lui ben conosce quanto impegno venga profuso per rendere il servizio sempre più efficiente: la sua presidenza conta già 10 anni (in due periodi diversi), e rappresenta una buona fetta di lavoro e professionalità nella decennale storia dell'associazione.
Come le cronache cittadine hanno sempre riportato, il personale del Consorzio Guardie Rurali si è sempre distinto in operazioni svolte in collaborazione con le forze dell'ordine, che molto spesso hanno portato ad eccellenti risultati. Anche negli ultimi anni le Guardie Campestri di Trani hanno portato importanti risultati nel campo della vigilanza e nel numero dei furti sventati.
Sfogliando le pagine della lunga storia del Consorzio, come viene raccontato sul sito internet, negli anni '90 si assistette ad una notevole espansione urbanistica ed industriale che portò nelle campagne di Trani nuove realtà produttive che richiesero l'intervento del Consorzio per la vigilanza di questi nuovi siti. Per venire incontro a questa nuova realtà e soddisfare questa nuova esigenza, il Consorzio richiese ed ottenne l'autorizzazione Ministeriale e Prefettizia all'utilizzo del radio allarme.
In seguito all'incisività ed alla qualità del servizio reso, il consenso degli associati è andato sempre più che crescendo, producendo richieste di vigilanza anche da siti privati, industriali e commerciali. "Ci sembra doveroso dopo un secolo di attività svolta nell'interesse della sicurezza della collettività, continuare ad operare in questa direzione" dice Peppino Nardò. Che nell'intervista di TraniViva spiega in breve l'attività e i programmi.