Vita di città
Conti comunali, ora ufficiale il "blocco" fino alla revoca della sanzione
Pubblicata la delibera che rende esecutiva la pronuncia della Corte dei Conti
Trani - mercoledì 22 aprile 2015
7.11
Ufficiale da ieri, quando la delibera del 16 aprile ha trovato pubblicazione sull'albo pretorio del Comune di Trani: i conti comunali sono "bloccati" fino a ordine contrario della Corte dei Conti. Il commissario prefettizio Maria Rita Iaculli si è esclusivamente limitato a riportare su atto pubblico cittadino quello che l'organismo di controllo, attraverso la sua sede, ha prescritto, in seguito alle forti irregolarità rilevate nel bilancio comunale, con riferimento specifico al rendiconto 2011 (anche se evidenti criticità sono state evidenziate per tutto l'arco temporale 2007-2013).
Solo spese obbligatorie per legge, quindi, fino alla definitiva verifica dell'assenza di ulteriori debiti fuori bilancio da riconoscere, al riaccertamento straordinario dei residui previsto dalla nuova normativa sull'amonizzazione contabile e alla corretta e aggiornata definizione delle reciproche partite debitorie e creditorie tra Comune e società partecipate. Palazzo di Città, inoltre, dovrà, entro il 31 maggio, adottare tutti i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità, tuttora esistenti, contenute nella pesante pronuncia, e ripristinare gli equilibri di bilancio mancanti. In caso contrario, verrà vietato all'ente di sostenere gli impegni di spesa in cui sarà ritenuto ancora inadempiente.
L'Area Finanziaria comunale, già gravata da queste pesanti operazioni, è chiamata, fino a entrata in carica effettiva del prossimo sindaco, a un duro sforzo, dovendo redigere e far approvare anche il bilancio consuntivo 2014 e quello previsionale 2015. Il giro di vite del commissario, nel frattempo, accerterà di chi sia la responsabilità della mancata ricezione dell'ordinanza del 27 gennaio scorso, che conteneva la convocazione all'adunanza del 19 febbraio, andata deserta per quanto riguarda la parte del Comune tranese. Le carte non risultano mai pervenute dall'ufficio della Iaculli, né risulta dalla verifica effettuata presso il protocollo generale che i suddetti documenti siano stati protocollati e smistati, di conseguenza, ai vari uffici di competenza.
Un momento delicatissimo per la città, che vede aleggiare sulle proprie spalle lo spettro del "dissesto guidato": qualora la situazione stalli fino ai mesi estivi, non è da escludere che il consiglio comunale appena insediatosi possa essere sciolto proprio per dar spazio al ripianamento della situazione economica attraverso la nomina di un nuovo commissario.
Solo spese obbligatorie per legge, quindi, fino alla definitiva verifica dell'assenza di ulteriori debiti fuori bilancio da riconoscere, al riaccertamento straordinario dei residui previsto dalla nuova normativa sull'amonizzazione contabile e alla corretta e aggiornata definizione delle reciproche partite debitorie e creditorie tra Comune e società partecipate. Palazzo di Città, inoltre, dovrà, entro il 31 maggio, adottare tutti i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità, tuttora esistenti, contenute nella pesante pronuncia, e ripristinare gli equilibri di bilancio mancanti. In caso contrario, verrà vietato all'ente di sostenere gli impegni di spesa in cui sarà ritenuto ancora inadempiente.
L'Area Finanziaria comunale, già gravata da queste pesanti operazioni, è chiamata, fino a entrata in carica effettiva del prossimo sindaco, a un duro sforzo, dovendo redigere e far approvare anche il bilancio consuntivo 2014 e quello previsionale 2015. Il giro di vite del commissario, nel frattempo, accerterà di chi sia la responsabilità della mancata ricezione dell'ordinanza del 27 gennaio scorso, che conteneva la convocazione all'adunanza del 19 febbraio, andata deserta per quanto riguarda la parte del Comune tranese. Le carte non risultano mai pervenute dall'ufficio della Iaculli, né risulta dalla verifica effettuata presso il protocollo generale che i suddetti documenti siano stati protocollati e smistati, di conseguenza, ai vari uffici di competenza.
Un momento delicatissimo per la città, che vede aleggiare sulle proprie spalle lo spettro del "dissesto guidato": qualora la situazione stalli fino ai mesi estivi, non è da escludere che il consiglio comunale appena insediatosi possa essere sciolto proprio per dar spazio al ripianamento della situazione economica attraverso la nomina di un nuovo commissario.