Contro lo stress dell’italiano tradito: la "Dante Alighieri" anche a trani

Da qualche settimana è stata istituita una sezione della società "Dante Alighieri", uno degli enti più rinomati in Italia, nel campo della cultura, per la difesa, la diffusione e la tutela della lingua italiana. Un'altra buona notizia per la nostra città che affonda, tanto per cambiare e per fornire un primo esempio, tra gli strafalcioni di tanti politici, ora impegnati ad umiliare la nostra realtà non solo dal punto di vista del diritto e della pubblica amministrazione, ma anche da quello linguistico.

I politici orma si dilettano senza timore sui social e lì la mattanza della lingua italiana, in tanti casi, è sotto gli occhi di tutti. Ma anche il cittadino comune sta contribuendo alla "strage" di aggettivi, comparativi, superlativi, ma soprattutto condizionali e congiuntivi (le vittime preferite dai "serial killer" della parola). In tempi in cui tutti vogliono parlare, commentare ed esprimere la propria opinione su tutto lo scibile umano, il social sta diventando pericolosa piattaforma digitale per una lingua italiana sfracellata e bucherellata, tradita e quasi trasfigurata. Virgole tra soggetti e verbi, terze persone del verbo "avere" senza h, accenti rifilati dappertutto o non utilizzati quando ce ne sarebbe bisogno. Resta impresso nella mia memoria, ad esempio, un "ho viceversa" scritto con quell' H assassina che ancora mi porta crampi e respiro corto.

A questo punto, ecco la scialuppa di salvataggio che potrebbe fare al caso nostro, se verrà ben utilizzata e fatta conoscere, come baluardo per la difesa della lingua italiana. A parte che già questa operazione dovrebbe cominciare o ricominciare nelle scuole, ecco realtà come la società Dante Alighieri che possono effettivamente remare in direzione di quel vascello bombardato che è oggi la lingua italiana, anche sul nostro territorio.

A dare l'input iniziale nella nostra città è stata la prof. Isa Scarpelli, tra l'altro mia ex docente d'italiano al Liceo, con la prof. Grazia Di Staso, altra mia ex docente all'Università. Ci fa piacere segnalare alla presidenza un amico e sostenitore della cultura a Trani, col gran lavoro svolto in questi anni, tramite gli incontri organizzati con decine di scrittori di fama nazionale e che danno, in molti casi, una nuova linea, un nuovo abito, spesso anche audace e dinamico, con le loro opere, alla stessa lingua italiana.

Natale Pagano e Grazia Di Nanni sono poi, tra gli altri già numerosi soci fondatori, altre personalità che ci piace ricordare, perché già molto impegnati da anni, per l'affermazione e la valorizzazione della cultura nella nostra città, anche se attraverso canali diversi: Fondazione Seca e Polo museale per il primo e Traninistra per la seconda, costituiscono realtà culturali da cui non si può più prescindere sul nostro territorio. E tutelare la cultura significa, di conseguenza, tutelare anche la lingua italiana.

Missione difficile, ma non impossibile, che la Dante Alighieri si propone, contro lo stress da strafalcione moderno, contro la deriva linguistica dei social, delle chat e dei messaggi, anche vocali, ultimamente molto in voga.