Territorio
Coronavirus, Mennea: “I sindaci prendano esempio da Trani e trattino i rifiuti Covid separatamente”
Al momento la raccolta nelle città non prevede una differenziazione per l’immondizia prodotta da soggetti positivi
Trani - venerdì 17 aprile 2020
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"Sono felice che ci sia un sindaco, quello di Trani, che si è assunto la responsabilità di trattare in maniera separata i rifiuti prodotti da persone positive al Covid-19, in isolamento sorvegliato o comunque in quarantena. In questa maniera, si garantisce la tutela degli operatori ecologici, senza minare il diritto alla privacy degli utenti, che è sacrosanto per tutte le questioni che riguardano la salute. Spero che gli altri sindaci di Puglia, che non hanno ancora provveduto in tal senso, prendano esempio da Amedeo Bottaro e, finalmente, rispondano a un'esigenza di tutela della salute di tutti". Lo dichiara il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, ritornando sulla questione del trattamento dei rifiuti prodotti da soggetti positivi al Covid perché al momento la raccolta dei rifiuti nelle città non prevede una differenziazione per l'immondizia prodotta da soggetti positivi al Coronavirus o, comunque, in quarantena.
"Sulla questione – prosegue – ha fatto diversi appelli l'amministratore unico della Barsa di Barletta, Michele Cianci, sottolineando i rischi ai quali vanno incontro gli operatori ecologici che raccolgono i rifiuti delle utenze domestiche e non, senza sapere di chi siano. I sindaci, in quanto responsabili in prima persona della salute dei loro cittadini, hanno il potere di intervenire sulla raccolta dei rifiuti, indipendentemente dal fatto che sia effettuata da aziende a capitale pubblico (magari controllate in toto o in parte dagli stessi Comuni) o da aziende appaltatrici. Sono sempre i primi cittadini a ricevere dalle prefetture, entro la serata, l'elenco delle persone positive o comunque in quarantena a scopo preventivo. In questo modo, al domicilio è possibile mandare gli operatori muniti dei necessari dpi, possibilmente in orari di minor afflusso per evitare di creare disagi alle persone in isolamento o in quarantena. La procedura non è complessa, va però messa in atto e anche subito, se si vuole evitare un altro problema sanitario. Invito perciò – conclude - i primi cittadini a prendere esempio dal sindaco Bottaro, che ha risolto il problema da solo, per il bene di tutti. Malati e non".
"Sulla questione – prosegue – ha fatto diversi appelli l'amministratore unico della Barsa di Barletta, Michele Cianci, sottolineando i rischi ai quali vanno incontro gli operatori ecologici che raccolgono i rifiuti delle utenze domestiche e non, senza sapere di chi siano. I sindaci, in quanto responsabili in prima persona della salute dei loro cittadini, hanno il potere di intervenire sulla raccolta dei rifiuti, indipendentemente dal fatto che sia effettuata da aziende a capitale pubblico (magari controllate in toto o in parte dagli stessi Comuni) o da aziende appaltatrici. Sono sempre i primi cittadini a ricevere dalle prefetture, entro la serata, l'elenco delle persone positive o comunque in quarantena a scopo preventivo. In questo modo, al domicilio è possibile mandare gli operatori muniti dei necessari dpi, possibilmente in orari di minor afflusso per evitare di creare disagi alle persone in isolamento o in quarantena. La procedura non è complessa, va però messa in atto e anche subito, se si vuole evitare un altro problema sanitario. Invito perciò – conclude - i primi cittadini a prendere esempio dal sindaco Bottaro, che ha risolto il problema da solo, per il bene di tutti. Malati e non".