Vita di città
Corte dei Conti categorica: solo servizi essenziali, Comune bloccato
In attesa della verifica, verranno centellinate le uscite
Trani - mercoledì 15 aprile 2015
7.49
Un dispositivo duro, quello redatto dalla Corte dei Conti, in riferimento al bilancio consuntivo 2011 ma che pregiudicherà l'immediato futuro della città. A dichiararlo, il commissario straordinario Maria Rita Iaculli «Il Comune di Trani potrà procedere alle sole spese obbligatorie per legge. Non potrà fare più niente di niente». A rimanere fuori dal "blocco", il pagamento degli stipendi ai dipendenti pubblici e le spese per le elezioni ma «la maggior parte dei servizi, quasi tutti in realtà, potrebbero saltare».
«È vero tutto quello che la Corte rileva nella sua esposizione, quando parla di un disordine che impedisce di venire a capo della reale situazione economica della città, soprattutto nella definizione dell'ammontare dei debiti fuori bilancio. Nonostante l'impegno della dottoressa Marcucci, la situazione non è stata ancora definita. Il totale di questi debiti non si conosce, neanche approssimativamente». Il cosiddetto "blocco", disposto dallo scorso 1 aprile, porterà a problematiche sociali non indifferenti: tutti i bandi per i servizi comunali, disposti nelle scorse settimane, allo stato attuale non potranno essere assegnati. Il Comune ha, ora, 60 giorni per rispondere alla pronuncia della Corte dei Conti.
Al momento, pare debellato il rischio bancarotta. Lo stesso documento lo certifica, affermando che «l'ente appare in grado di garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili e di fare fronte ai crediti liquidi ed esigibili di terzi nei tempi e con le modalità stabilite dalla legge». I problemi del Comune, però, appaiono complessi e di lontana e difficile soluzione: occorrerà chiudere la verifica dei debiti fuori bilancio, fare il riaccertamento straordinario dei residui previsto dalla nuova normativa sull'armonizzazione contabile, aggiornare l'attuale situazione di partite debitorie e creditorie tra Comune e tutte le società partecipate e produrre tutta la documentazione relativa da consegnare alla Corte.
Inoltre, sarà accertata la presenza di danno erariale: di questo reato dovranno rispondere gli amministratori che finora hanno guidato la cosa pubblica. La situazione di normalità e stabilità che l'ultimo governo cittadino andava sbandierando è in realtà aria fritta: lo stesso commissario ha incontrato, ieri, tutti i candidati sindaci affinché si prenda coscienza che, dal primo giorno di attività, questo sarà lo scoglio principale da dover affrontare. Con buona pace delle promesse, leitmotiv della campagna elettorale.
«È vero tutto quello che la Corte rileva nella sua esposizione, quando parla di un disordine che impedisce di venire a capo della reale situazione economica della città, soprattutto nella definizione dell'ammontare dei debiti fuori bilancio. Nonostante l'impegno della dottoressa Marcucci, la situazione non è stata ancora definita. Il totale di questi debiti non si conosce, neanche approssimativamente». Il cosiddetto "blocco", disposto dallo scorso 1 aprile, porterà a problematiche sociali non indifferenti: tutti i bandi per i servizi comunali, disposti nelle scorse settimane, allo stato attuale non potranno essere assegnati. Il Comune ha, ora, 60 giorni per rispondere alla pronuncia della Corte dei Conti.
Al momento, pare debellato il rischio bancarotta. Lo stesso documento lo certifica, affermando che «l'ente appare in grado di garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili e di fare fronte ai crediti liquidi ed esigibili di terzi nei tempi e con le modalità stabilite dalla legge». I problemi del Comune, però, appaiono complessi e di lontana e difficile soluzione: occorrerà chiudere la verifica dei debiti fuori bilancio, fare il riaccertamento straordinario dei residui previsto dalla nuova normativa sull'armonizzazione contabile, aggiornare l'attuale situazione di partite debitorie e creditorie tra Comune e tutte le società partecipate e produrre tutta la documentazione relativa da consegnare alla Corte.
Inoltre, sarà accertata la presenza di danno erariale: di questo reato dovranno rispondere gli amministratori che finora hanno guidato la cosa pubblica. La situazione di normalità e stabilità che l'ultimo governo cittadino andava sbandierando è in realtà aria fritta: lo stesso commissario ha incontrato, ieri, tutti i candidati sindaci affinché si prenda coscienza che, dal primo giorno di attività, questo sarà lo scoglio principale da dover affrontare. Con buona pace delle promesse, leitmotiv della campagna elettorale.