Speciale
Cosa mangiano gli uomini nello spazio? La saga "The Avengers" ce lo insegna
Un nuova pagina della rubrica "Cinema e Scienza" di Giuseppe Labianca
Trani - venerdì 26 luglio 2019
9.49
"Avengers Endgame" ha chiuso un capitolo cinematografico legato ai mitici Avengers. In tutta la serie di film Marvel è presente la costante dei viaggi nello spazio e, l'ultimo film si apre con Tony Stark intento a registrare le sue ultime parole. Durante il suo discorso c'è una scena in cui si divide un povero pasto con Nebula, qui la domanda sorge spontanea: "Ma come e cosa mangiavano durante i viaggi spaziali?".
Nello spazio non è possibile cucinare nel vero senso della parola, infatti, i cibi, anche per ridurne al massimo peso ed ingombro, sono tutti precotti, disidratati e posti sottovuoto. A bordo ci sono due sistemi per prepararsi il cibo: per quanto riguarda le confezioni termostabilizzate, pronto all'uso, gli Avengers le riscaldano direttamente mettendo la busta all'interno di un fornetto. Per quanto riguarda il liofilizzato, a bordo c'è un piccolo distributore d'acqua che ha un rubinetto con un attacco particolare nel quale viene inserito il pacchetto. Il rubinetto ha una valvola di sola entrata che permette di aggiungere l'acqua alla giusta temperatura e in quantità dosata.
Si aspetta quindi il tempo di reidratazione e si mangia il contenuto del pacchetto. Gli Avengers, oltre a dover far fronte alle continue minacce da parte dei loro antagonisti, devono anche fronteggiare i pericoli della microgravità, in cui tutto vola e galleggia. In queste condizioni, il rischio principale è il "rischio volatilità": qualsiasi prodotto che viene raccolto con la posata non deve produrre briciole e non devono esserci parti che si possono staccare e volare, andando a danneggiare gli strumenti di bordo o addirittura essere inalate e causare problemi respiratori. In questo modo Tony e tutto il suo team non potrà consumare pane, grissini, cracker e biscotti secchi, a meno che non siano sicuri e assunti in un unico boccone, come ad esempio un tarallo. Lo stesso vale per gli alimenti eccessivamente liquidi, che devono essere assunti con una cannuccia e devono avere una consistenza tale da non causare gocce "volanti".
L'alimentazione, così come l'esercizio fisico, sono di fondamentale importanza per gli Avengers, per resistere ai forti stress legati alla gravità, e per mantenere il proprio corpo in continuo allenamento per prepararsi al rientro sulla Terra e tornare alla gravità a cui erano abituati. Un astronauta che vive in condizioni di microgravità per 6 mesi ha un invecchiamento cellulare e uno stress ossidativo pari a quello di 10 anni di un uomo sulla Terra; povero Tony! Ma come lui stesso dice."Io sono Iron Man".
Nello spazio non è possibile cucinare nel vero senso della parola, infatti, i cibi, anche per ridurne al massimo peso ed ingombro, sono tutti precotti, disidratati e posti sottovuoto. A bordo ci sono due sistemi per prepararsi il cibo: per quanto riguarda le confezioni termostabilizzate, pronto all'uso, gli Avengers le riscaldano direttamente mettendo la busta all'interno di un fornetto. Per quanto riguarda il liofilizzato, a bordo c'è un piccolo distributore d'acqua che ha un rubinetto con un attacco particolare nel quale viene inserito il pacchetto. Il rubinetto ha una valvola di sola entrata che permette di aggiungere l'acqua alla giusta temperatura e in quantità dosata.
Si aspetta quindi il tempo di reidratazione e si mangia il contenuto del pacchetto. Gli Avengers, oltre a dover far fronte alle continue minacce da parte dei loro antagonisti, devono anche fronteggiare i pericoli della microgravità, in cui tutto vola e galleggia. In queste condizioni, il rischio principale è il "rischio volatilità": qualsiasi prodotto che viene raccolto con la posata non deve produrre briciole e non devono esserci parti che si possono staccare e volare, andando a danneggiare gli strumenti di bordo o addirittura essere inalate e causare problemi respiratori. In questo modo Tony e tutto il suo team non potrà consumare pane, grissini, cracker e biscotti secchi, a meno che non siano sicuri e assunti in un unico boccone, come ad esempio un tarallo. Lo stesso vale per gli alimenti eccessivamente liquidi, che devono essere assunti con una cannuccia e devono avere una consistenza tale da non causare gocce "volanti".
L'alimentazione, così come l'esercizio fisico, sono di fondamentale importanza per gli Avengers, per resistere ai forti stress legati alla gravità, e per mantenere il proprio corpo in continuo allenamento per prepararsi al rientro sulla Terra e tornare alla gravità a cui erano abituati. Un astronauta che vive in condizioni di microgravità per 6 mesi ha un invecchiamento cellulare e uno stress ossidativo pari a quello di 10 anni di un uomo sulla Terra; povero Tony! Ma come lui stesso dice."Io sono Iron Man".