Incidente oltre la zona delle Matinelle
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Enti locali

Costa Sud, arrivano i chiarimenti dal Comune sulla natura del progetto

Saranno realizzate opere di difesa dell’habitat naturale che caratterizza il tratto costiero di levante

Negli ultimi giorni, alcuni organi di informazione hanno posto l'attenzione su "Costa Sud", il progetto di riqualificazione e rigenerazione territoriale dell'ambito costiero ricadente in contrada Matinelle. Se n'è parlato in maniera sommaria e superficiale, motivo per il quale, a beneficio anche della platea dei cittadini che segue con attenzione l'evoluzione dell'intervento, è bene spiegarne la natura.
Costa Sud si inserisce nell'ambito di una programmazione più ampia finalizzata alla rigenerazione e riqualificazione territoriale di un'area costiera di pregio della Città di Trani. Si sostanzia nella realizzazione di opere di difesa dell'habitat naturale che caratterizza il tratto costiero di levante, in modo da scongiurare interventi invasivi come quelli realizzati nei decenni passati su tratti costieri vicini dove la realizzazione di muri di cemento armato e micropali in sostanza hanno cancellato la falesia naturale preesistente.
Le opere previste da Costa Sud sono finalizzate a ridurre la pericolosità geomorfologica, ad incrementare la stabilità dei terreni ed a ricostruire gli equilibri naturali, favorendo la ricostituzione della vegetazione spontanea autoctona. Il progetto si sostanzia esclusivamente nella messa in sicurezza della falesia esistente e quindi nelle opere ad essa connesse quali la pulizia da arbusti sui versanti o pareti rocciose; la riprofilatura degli orli di scarpata per il raggiungimento delle condizioni di equilibrio della configurazione progettata (pendenza finale del versante determinata in funzione delle caratteristiche geotecniche del terreno e dalle verifiche di stabilità), riempimento di cavità e opere di rinaturalizzazione consistenti in sistemazioni a verde con messa a dimora di specie arbustive ed arboree; installazione di staccionata in legno di protezione sul vialetto esistente con affaccio sul mare; demolizioni senza ricostruzione di recinzioni e pavimentazioni presenti nelle aree di intervento (aree di esproprio urbanizzate con presenza di ville); sistemazione delle scale esistenti; smontaggio e fedele ricostruzione dei soli muretti a secco esistenti e ricadenti in prossimità degli interventi di consolidamento della falesia (operazione, quest'ultima, evidentemente necessaria e propedeutica alla messa in sicurezza dell'area).
Gli interventi non interferiscono e non attengono ad opere costiere destinate a combattere l'erosione; piuttosto in fase di esame del progetto da parte dell'Autorità di Bacino è stata sollevata la necessità di approfondire la questione inerente gli effetti del modo ondoso sulle opere puntuali di contenimento previste in progetto. In ottemperanza a tale prescrizione, in fase esecutiva, è stato redatto uno studio meteomarino dal quale è emerso chiaramente che gli effetti del moto ondoso non interferiscono e quindi sono del tutto irrilevanti ai fini della stabilità delle opere di consolidamento.
Si aggiunga, inoltre che non è prevista alcuna "nuova opera", poiché d'intesa con l'Autorità di Bacino, il progetto in questione costituisce il primo stralcio funzionale di un progetto più ampio che prevede, in prospettiva, la realizzazione di una nuova viabilità ciclo-pedonale e la realizzazione di aree verdi attrezzate che saranno realizzate solo a seguito dell'esecuzione e collaudo delle opere di consolidamento e del successivo declassamento della pericolosità geomorfologica che attualmente caratterizza l'area.
In tal senso, il procedimento per la verifica di assoggettabilità a V.I.A. è stato ben delineato col dispositivo della delibera di Consiglio Comunale n. 55 del 14 giugno 2023 con la quale si è provveduto all'approvazione del progetto di opera pubblica in variante al PUG con contestuale dichiarazione di pubblica utilità preordinata all'esproprio. In relazione al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), per le motivazioni su esposte sulla qualità e consistenza dell'intervento, è chiaramente deliberato che "….il progetto delle opere, all'esito dell'adeguamento alle prescrizioni e condizioni di cui e i pareri sopra richiamati, come anche attestato dal progettista, ha acquisito la conformazione di un intervento di messa in sicurezza e di adeguamento di aree preesistenti attraverso la loro manutenzione e ripristino dei luoghi, tanto da poter essere assoggettato all'esclusione dall'applicazione delle norme in materia di V.I.A. così come prevista all'articolo 4 comma 12 lettera c bis) della legge regionale 11 del 12 aprile 2001 che detta "Norme sulla valutazione dell'impatto ambientale".
Si evidenzia inoltre che l'intervento in questione rientra tra quelli che comportano modificazione dello stato dei luoghi sui beni paesaggistici e pertanto subordinato ad autorizzazione paesaggistica tant'è che, previa acquisizione, con nota prot. n.2731 del 10/03/2023, del parere favorevole da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, nel merito della compatibilità paesaggistica delle opere proposte, e previa acquisizione del parere favorevole espresso dalla Commissione locale del paesaggio, con Determinazione dirigenziale n.756 del 30/05/2023 è stata rilasciata l'autorizzazione paesaggistica.
Invero, l'area di intervento rientra tra quelle classificate a pericolosità geomorfologica (PG2 e PG3) e pertanto ogni intervento è sottoposto alla disciplina delle NTA del PAI e al parere vincolante della stessa Autorità di Bacino. A tal fine, con nota acquisita al prot. n. 30367 del 23/05/2023, è stato ottenuto il parere favorevole di compatibilità da parte dell'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino meridionale alla realizzazione degli interventi previsti nel progetto, prevedendo approfondimenti ed adempimenti così come puntualmente indicati nel parere, demandando al Responsabile Unico del Procedimento del Comune, la verifica dell'ottemperanza degli adempimenti richiesti e soprattutto escludendo esplicitamente un successivo riesame della documentazione progettuale da parte della suddetta Autorità di Bacino.
"Con queste precisazioni – conclude il sindaco, Amedeo Bottaro – crediamo di aver fugato qualsiasi dubbio e perplessità: l'intervento non ha alcun tipo di incompatibilità di tutela ambientale".
  • Comune di Trani
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