Sanità
Covid, Lopalco: «Spero in un'estate senza mascherine: sarebbe un nuovo 25 aprile»
L'assessore alla Sanità della Regione Puglia: «Dubito che il virus sia eliminato, l'importante è che non crei più ondate pandemiche»
Trani - lunedì 26 aprile 2021
11.04
"Quando potremo dire che la pandemia è finita? Quando i contagi saranno 0? Quando nessuno morirà per SARS-CoV-2 (o CON SARS-CoV-2)? Quando le terapie intensive saranno vuote? Queste domande non sono affatto banali, perché dalla definizione di questi obiettivi scaturirà la strategia di mitigazione e contenimento dell'ultima fase pandemica. La liberazione dalle mascherine, grazie alla vaccinazione, credo sia vicina: sia CDC che ECDC hanno stabilito che un incontro al chiuso fra persone vaccinate o anche in presenza di una persona non vaccinata che non abbia condizioni di rischio particolari può avvenire senza mascherine".
Comincia così il post di Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità, nel giorno della Liberazione. Difficile non pensare ad un parallelismo con la fine della pandemia di Covid che da ormai 14 mesi interessa l'Italia e il mondo intero.
"La campagna vaccinale non ha come obiettivo la eliminazione del virus. Ma il controllo della diffusione pandemica. Questo sarebbe bene definirlo nei documenti ufficiali – prosegue Lopalco -. Un'ondata pandemica si avvia quando esiste una quota di popolazione molto elevata che sia totalmente suscettibile all'infezione e quindi genera una quantità di casi gravi elevatissima bloccando sistemi sanitari ed attività economiche e sociali. Man mano che la popolazione si immunizza, le ondate si affievoliscono fino a che il virus diventa endemico, magari con dei rigurgiti epidemici stagionali. Questo è quanto è avvenuto nel corso dei millenni con moltissimi virus respiratori (inclusi altri coronavirus). SARS-CoV-2 sarà eliminato? Dubito. Anzi, questo non mi preoccupa. Importante è che non crei più ondate pandemiche.
Secondo l'epidemiologo, la prossima estate sarà "un test importante per l'Europa". Se si riuscirà a mettere in sicurezza la popolazione fragile, "la circolazione residua del virus non solo sarà accettabile, ma potrebbe persino essere benefica a sostenere una serie di booster (richiami) naturali fra i vaccinati, aiutando l'instaurarsi dell'immunità di popolazione".
"Possiamo dunque pensare ad un'estate senza mascherine? – conclude Lopalco -. Mi auguro di si. Sarebbe un nuovo 25 Aprile".
Comincia così il post di Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità, nel giorno della Liberazione. Difficile non pensare ad un parallelismo con la fine della pandemia di Covid che da ormai 14 mesi interessa l'Italia e il mondo intero.
"La campagna vaccinale non ha come obiettivo la eliminazione del virus. Ma il controllo della diffusione pandemica. Questo sarebbe bene definirlo nei documenti ufficiali – prosegue Lopalco -. Un'ondata pandemica si avvia quando esiste una quota di popolazione molto elevata che sia totalmente suscettibile all'infezione e quindi genera una quantità di casi gravi elevatissima bloccando sistemi sanitari ed attività economiche e sociali. Man mano che la popolazione si immunizza, le ondate si affievoliscono fino a che il virus diventa endemico, magari con dei rigurgiti epidemici stagionali. Questo è quanto è avvenuto nel corso dei millenni con moltissimi virus respiratori (inclusi altri coronavirus). SARS-CoV-2 sarà eliminato? Dubito. Anzi, questo non mi preoccupa. Importante è che non crei più ondate pandemiche.
Secondo l'epidemiologo, la prossima estate sarà "un test importante per l'Europa". Se si riuscirà a mettere in sicurezza la popolazione fragile, "la circolazione residua del virus non solo sarà accettabile, ma potrebbe persino essere benefica a sostenere una serie di booster (richiami) naturali fra i vaccinati, aiutando l'instaurarsi dell'immunità di popolazione".
"Possiamo dunque pensare ad un'estate senza mascherine? – conclude Lopalco -. Mi auguro di si. Sarebbe un nuovo 25 Aprile".