Enti locali
Crisi pesca: anche il sindaco Bottaro chiede un incontro urgente al Sottosegretario on. Battistoni
"Una situazione che colpisce non solo i pescatori ma tutto l’indotto e altri settori trainanti dell’economia locale"
Trani - martedì 14 giugno 2022
10.48
I sindaci di Trani, Bisceglie, Trani, Molfetta, Mola di Bari e Monopoli (rispettivamente Amedeo Bottaro, Angelantonio Angarano, Tommaso Minervini, Giuseppe Colonna e Angelo Annese), hanno scritto al Sottosegretario del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, On. Francesco Battistoni, per chiedere un incontro urgente sulla crisi del settore pesca.
Di seguito il testo della missiva:
"Illustrissimo Sottosegretario,
il perdurare e l'aggravarsi del profondo stato di crisi del settore ittico fa crescere, giorno dopo giorno, la nostra preoccupazione di rappresentanti delle comunità locali per la tenuta sociale ed economica dei nostri territori.
Una crisi che ormai si sta trascinando da diversi mesi e che non vede nell'immediato una risoluzione ponendo seriamente a rischio la tenuta sociale delle città che abbiamo l'onore di amministrare.
Crisi, ed è questo un elemento ancor più preoccupante, che colpisce non solo i pescatori ma tutto l'indotto collegato alla pesca nonché altri settori trainanti dell'economia locale.
In qualità di Sindaci, in collaborazione con diversi rappresentanti delle Istituzioni, abbiamo cercato di mostrare la nostra doverosa vicinanza alla categoria, dando voce alle loro difficoltà legate principalmente al caro gasolio che impedisce loro di garantire il diritto al lavoro ed alla produzione di reddito. Il settore pesca necessita non solo di un robusto ed immediato sostegno per garantirne la sopravvivenza, ma di una complessiva e sostanziale riforma da discutere necessariamente a livello europeo.
Con dignità e senso di responsabilità i pescatori stanno portando avanti il loro stato di agitazione, confidando nel supporto delle Istituzioni. Qualche soluzione è stata loro prospettata, ma le tempistiche incerte non lasciano ben sperare migliaia di famiglie ridotte ad uno stato di disperazione. Il settore rischia di subire un vero e proprio tsunami che spazzerebbe via migliaia di imprese e posti di lavoro, mandano sul lastrico anche giovani imprenditori che hanno investito sulle loro attività ipotecando a garanzia le proprie abitazioni.
Un primo intervento della Regione Puglia attraverso lo stanziamento di 4 milioni di € con la pubblicazione nei prossimi giorni del relativo Avviso Pubblico rappresenta un segnale importante ma, ne siamo consapevoli tutti, non risolutivo.
La discussione in Parlamento sul DL Aiuti ci auspichiamo porti risultati tangibili, frutto anche dell'interlocuzione dei Parlamentari locali con le marinerie e ci auguriamo che già in sede di Commissione Bilancio si possa emendare positivamente il testo normativo intervenendo sia sulla percentuale che sul periodo di riferimento per il credito d'imposta sull'acquisto del carburante nonché su altri importanti aspetti.
I pescatori ritengono assolutamente indispensabile sbloccare inoltre con immediatezza la liquidazione dell'indennizzo del fermo biologico per il 2021, non ancora ottenuto, e chiedono al Governo di valutare nelle prossime ore l'introduzione di un fermo (c.d. bellico) che gli consenta di superare nell'immediatezza questo momento.
Nelle prossime ore i pescatori riprenderanno l'attività lavorativa al fine di garantire per qualche giorno il minimo sostentamento per sopravvivere ma temiamo che questo periodo non durerà a lungo e che i prossimi giorni, in assenza di misure urgenti ed indifferibili, potranno essere ancora più difficili di quanto sono stati gli ultimi venti.
Alla luce di tutto ciò, Le chiediamo un incontro istituzionale presso i suoi Uffici o, in alternativa, presso la sede della Prefettura o della Regione Puglia, per confrontarci sullo stato dell'arte e delle possibili modalità di uscita da questa emergenza".
Di seguito il testo della missiva:
"Illustrissimo Sottosegretario,
il perdurare e l'aggravarsi del profondo stato di crisi del settore ittico fa crescere, giorno dopo giorno, la nostra preoccupazione di rappresentanti delle comunità locali per la tenuta sociale ed economica dei nostri territori.
Una crisi che ormai si sta trascinando da diversi mesi e che non vede nell'immediato una risoluzione ponendo seriamente a rischio la tenuta sociale delle città che abbiamo l'onore di amministrare.
Crisi, ed è questo un elemento ancor più preoccupante, che colpisce non solo i pescatori ma tutto l'indotto collegato alla pesca nonché altri settori trainanti dell'economia locale.
In qualità di Sindaci, in collaborazione con diversi rappresentanti delle Istituzioni, abbiamo cercato di mostrare la nostra doverosa vicinanza alla categoria, dando voce alle loro difficoltà legate principalmente al caro gasolio che impedisce loro di garantire il diritto al lavoro ed alla produzione di reddito. Il settore pesca necessita non solo di un robusto ed immediato sostegno per garantirne la sopravvivenza, ma di una complessiva e sostanziale riforma da discutere necessariamente a livello europeo.
Con dignità e senso di responsabilità i pescatori stanno portando avanti il loro stato di agitazione, confidando nel supporto delle Istituzioni. Qualche soluzione è stata loro prospettata, ma le tempistiche incerte non lasciano ben sperare migliaia di famiglie ridotte ad uno stato di disperazione. Il settore rischia di subire un vero e proprio tsunami che spazzerebbe via migliaia di imprese e posti di lavoro, mandano sul lastrico anche giovani imprenditori che hanno investito sulle loro attività ipotecando a garanzia le proprie abitazioni.
Un primo intervento della Regione Puglia attraverso lo stanziamento di 4 milioni di € con la pubblicazione nei prossimi giorni del relativo Avviso Pubblico rappresenta un segnale importante ma, ne siamo consapevoli tutti, non risolutivo.
La discussione in Parlamento sul DL Aiuti ci auspichiamo porti risultati tangibili, frutto anche dell'interlocuzione dei Parlamentari locali con le marinerie e ci auguriamo che già in sede di Commissione Bilancio si possa emendare positivamente il testo normativo intervenendo sia sulla percentuale che sul periodo di riferimento per il credito d'imposta sull'acquisto del carburante nonché su altri importanti aspetti.
I pescatori ritengono assolutamente indispensabile sbloccare inoltre con immediatezza la liquidazione dell'indennizzo del fermo biologico per il 2021, non ancora ottenuto, e chiedono al Governo di valutare nelle prossime ore l'introduzione di un fermo (c.d. bellico) che gli consenta di superare nell'immediatezza questo momento.
Nelle prossime ore i pescatori riprenderanno l'attività lavorativa al fine di garantire per qualche giorno il minimo sostentamento per sopravvivere ma temiamo che questo periodo non durerà a lungo e che i prossimi giorni, in assenza di misure urgenti ed indifferibili, potranno essere ancora più difficili di quanto sono stati gli ultimi venti.
Alla luce di tutto ciò, Le chiediamo un incontro istituzionale presso i suoi Uffici o, in alternativa, presso la sede della Prefettura o della Regione Puglia, per confrontarci sullo stato dell'arte e delle possibili modalità di uscita da questa emergenza".