Religioni
Croce di Colonna, a Trani si è rinnovata la festa
Tantissimi i fedeli sul porto per l'accoglienza della sacra reliquia
Trani - mercoledì 3 maggio 2017
13.53
Come volevasi dimostrare, anche quest'anno l'antichissimo crocifisso di Colonna è stato accolto giù al porto da una pioggia di fedeli. Tantissima la gente che ha assistito allo sbarco e alla successiva cerimonia religiosa, segno della grande devozione che i tranesi hanno nei confronti della santa reliquia. Sul motopesca "Mariachiara Daiana" di Patrizio Tedeschi il sacro legno è stato trasportato fino alla banchina accolto dalle musiche della banda, da fuochi pirotecnici e fedeli in festa. E' seguita la processione a cui hanno preso parte l'arcivescovo Giovan Battista Picchierri, le autorità civili e militari, la confraternita di San Nicola Pellegrino, l'associazione femminile "Santissimo Crocifisso", l'ordine secolare dei Servi di Maria e il clero. Un culto che si ripete nei secoli, fin dall'epoca del miracoloso prodigio di sangue.
La festa poggia le sue origini su notizie tramandate nei secoli e miste di storia e leggenda. Nel 1480, in una delle tante incursioni turche che affliggevano le nostre coste, il convento di Colonna non sfuggì a tale barbarie ed anzi si narra che i turchi portarono via col loro bottino anche la sacra immagine del Crocifisso, che avrebbe, in quella disperata circostanza, operato più di un miracolo. Infatti, in un primo momento, una volta imbarcata sulla fusta, la sacra immagine del Crocifisso la avrebbe resa pesante e immobile, suscitando l'ira dell'equipaggio in fuga, il quale decise infine di disfarsene, dopo essersi sfogati su questa con colpi di scimitarra che portarono lo stesso crocifisso a sanguinare. Abbondato ai flutti del mare, il Crocifisso volle restituirsi alla sua terra e si lasciò trasportare dalle onde sulla costa del lungomare di Colonna, là dove ora sorge una cappella.
Il sacro ligneo rimarrà ora esposto alla Chiesa dell'Apparizione fino a domenica 7 maggio.
La festa poggia le sue origini su notizie tramandate nei secoli e miste di storia e leggenda. Nel 1480, in una delle tante incursioni turche che affliggevano le nostre coste, il convento di Colonna non sfuggì a tale barbarie ed anzi si narra che i turchi portarono via col loro bottino anche la sacra immagine del Crocifisso, che avrebbe, in quella disperata circostanza, operato più di un miracolo. Infatti, in un primo momento, una volta imbarcata sulla fusta, la sacra immagine del Crocifisso la avrebbe resa pesante e immobile, suscitando l'ira dell'equipaggio in fuga, il quale decise infine di disfarsene, dopo essersi sfogati su questa con colpi di scimitarra che portarono lo stesso crocifisso a sanguinare. Abbondato ai flutti del mare, il Crocifisso volle restituirsi alla sua terra e si lasciò trasportare dalle onde sulla costa del lungomare di Colonna, là dove ora sorge una cappella.
Il sacro ligneo rimarrà ora esposto alla Chiesa dell'Apparizione fino a domenica 7 maggio.