Politica

Cuccovillo sui servizi sociali: «Trani ha rischiato un nuovo commissariamento»

«La nostra città avrà mai il Piano di Zona dei servizi sociali?»

«Mentre i Commissari Governativi a fine giugno lasceranno il Comune di Trani per fine mandato, ecco che a causa di trascuratezza si è rischiato di far arrivare un altro commissariamento per i servizi sociali e in particolare per i piani di zona. Il Piano di Zona è lo strumento di pianificazione e di regolamentazione nell'ambito dei servizi sociali, paragonabile ad un vero e proprio piano regolatore, di cui si dota un territorio per poter sviluppare progetti che investono l'area sociale e che spingono verso una maggiore integrazione dell'ambito sociale con quello sanitario.
Uno strumento al servizio dei cittadini, del loro territorio. Uno strumento che invoca intese fra te parti, che invita le istituzioni, le agenzie pubbliche e private a concertare il modo di agire e di offrire servizi al passo con i tempi e soprattutto in grado di rispondere alle istanze dei cittadini. Il finanziamento dei servizi è garantito dai trasferimenti della Regione che ha messo a disposizione a partire dal 26/08/2004 Burp n 103, dell'ambito Trani/Bisceglie (con Trani capofila amministrativo) oltre due milioni di euro. Risorse del Fondi Nazionale Politiche sociali 2001-2003: 1.763.236,93
Risorse Fondo socio assistenziale 2004: 323.472,15
Fondo assistenza specialistica disabili: 42.240,77 (oltre a circa un altro milione di euro relativo al Fondo Nazionale annualità 2004 e Fondo Lotta alle tossicodipendenze in assegnazione in questi giorni). Per ottenere questi fondi occorre far riferimento ad una procedura che prevede la redazione sia di un progetto di massima che di un progetto esecutivo relativo ai servizi da attivare sul territorio. Ad oggi dopo 33 mesi, 1.203 giorni, il Comune di Trani non ha ancora presentato in Regione i progetti esecutivi che, tra l'altro devono essere co-progettati, con appositi tavoli, con il Comune di Bisceglie, con l'Amministrazione Provinciale, con la ASL BAT/1, passando attraverso le organizzazioni sindacali, le realtà del terzo settore, le associazioni di volontariato, il mondo della scuola.
Nessuna idea e/o proposta sarebbe stata vagliata nel corso di tutto questo lungo periodo. Tutti i servizi relativi alle varie aree (Responsabilità familiari, Minori, Persone anziane, Disabilità, Dipendenze, Salute mentale, Contrasto alla povertà ed Immigrazione) sono ormai fermi da oltre due anni. NIENTE di NIENTE. Inoltre non risulterebbe interamente costituito l'Ufficio tecnico di Piano, cioè l'Ufficio che dovrebbe garantire tecnicamente non solo la presentazione dei progetti, ma anche la predisposizione dei bandi di gara, dell'assegnazione dei servizi, del monitoraggio degli interventi e delle risorse finanziarie. Non sono state decise le priorità e non sono state ancora evidenziate le aree che hanno bisogno di potenziare i servizi esistenti e di essere dotate di nuovi servizi. Nessuna attenzione è stata rivolta all'area anziani, cosi come all'area dei minori,(alla faccia della coerenza considerato che il centro-destra dichiara –a parole- di avere come riferimento principale la famiglia). Non sono stati attivati oggi progetti per le aree della dipendenza e del disagio mentale, cosi come quelli relativi al fenomeno.
Nessuna risposta sarà data ai bisogni dei cittadini. Trani avrà mai il Piano di Zona dei servizi sociali? Purtroppo il centrodestra ha trascurato questo settore facendo divenire i servizi sociali la " cenerentola" delle sue attività e la dimostrazione è che in tre anni si sono avvicendati ben 5 assessori! Tutte persone per bene ma che poco hanno potuto attuare perché continuamente sostituiti.
Si esprime la più ferma condanna questo stato di cose si è ulteriormente aggravato anche perché il dirigente responsabile non ha saputo prendere a cuore la problematica e non ha saputo avere una visione strategica del settore. Ne consegue che occorrer mettere mano ai servizi sociali ed integrarli con le politiche degli altri assessorati per rimediare a questo abbandono. La dimostrazione è che il Comune ha inviato il giorno dopo la scadenza (il 15 maggio) una relazione dettagliata alla Regione sulla situazione esistente sui piani di zona.
Se la Regione dovesse essere "pignola" la conseguenza sarà che il 15giugno scatterebbe automaticamente l'applicazione dei poteri sostitutivi (leggesi COMMISSARIAMENTO) così come previsto dall'art.62 della Legge Reg.le 19 del 2006. Ma qualcuno pagherà per questa responsabilità sciattezza? Povera Trani, come ti stanno facendo cadere in basso!» Dott. Nicola Cuccovillo
  • Sociale
  • Piano sociale di zona
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