Politica

Cuccovillo sul Bilancio del Comune di Trani

Il commissario del Partito Socialista: «guardare oltre»

«Volendo valutare senza partigianeria sia i pareri dei revisori dei conti che le relazioni del dirigente di ragioneria (nominato come persona di fiducia de lSindaco), occorre purtroppo ammettere che la situazione "è grave ma non seria". Infatti occorre evidenziare che il parere complessivo negativo del collegio dei revisori alla proposta degli equilibri di bilancio ha al suo interno un bubbone consistente nel fatto che viene segnalato che "sono stati rilevati altri importi non compresi nella proposta di delibera sottoposta all'esame del Consiglio Comunale". Uscendo dal linguaggio politichese questo vuol dire che si ha conoscenza di somme di debiti fuori bilancio celati e che per libera scelta non vengono allo scoperto. Se le firme dei tre revisori non sono false, la sussistenza di tale affermazioni comporterebbe purtroppo l'entrata in un campo non più finanziario e/o politico, ma di altra natura, che certamente per il buon nome della città non auguriamo a nessuno di essere invischiato. Non ci piacciono i Ponzio Pilato, e come socialisti affermiamo che ad esempio mancano le somme di alcuni espropri non ancora saldati completamente. Di questi espropri si conosce l'entità, ed agli atti esistono anche i solleciti e le richieste degli interessi maturati: ne consegue che la delibera in discussione in Consiglio Comunale è errata e su questo il corpo politico non può affermare di "non sapere" stante anche le numerose sedute delle commissioni. Inoltre l'ulteriore parere sfavorevole al ripiano del disavanzo 2007 comporterebbe, come una catena di S. Antonio in negativo, che esistono grossi dubbi sulla rispondenza del Patto di stabilità. Vogliamo ricordare che il violare il patto di stabilità comporta il danno di non poter assumere né a tempo determinato né indeterminato. Infatti una recente sentenza della Corte dei Conti (n.1216/08) ha ribadito, nella scia del comma 33 della Finanziaria, che i vincoli di bilancio devono essere considerati onnicomprensivi e quindi in caso di sforamento scatta l'assoluto divieto di procedere ad "assunzioni a qualsiasi titolo o di avvalersi di personale a tempo determinato mediante convenzioni o contratti di collaborazione". Non bisogna essere maghi, a questo punto, per supporre che conseguenzialmente anche il parere sul conto consultivo che i revisori stanno stilando non potrà che essere negativo. E' evidente che tutte queste negatività comportano la sconfessione più netta di coloro che in questi anni hanno operato da cicale con i soldi del cittadino (in ossequio al detto " tanto paga Pantalone"): siamo allo sbugiardamento di quei politici che han sempre dichiarato che i debiti i non c'erano e se c'erano erano pochi e tutti delle passate gestioni mentre ormai si naviga - come dichiarato nel lontano 2006 - dal commissario Prefettizio, intorno ai 9 milioni di debiti con l'aggravante che non possono più dirsi solo debiti vecchi. La pustola economica risale anche alla precedente gestione Tarantini nella quale consiglieri, assessori e Sindaco facevano a gara non solo per sminuire e minimizzare i debiti, ma ci si dilettava a sbeffeggiare noi consiglieri del Centro sinistra : il tempo è galantuomo e le frasi offensive di allora di "bugiardi ed incompetenti", si ritorcono oggi contro gli amministratori di centrodestra. Alla città va anche rammentato è che se oggi non stiamo peggio di Taranto è solo dovuto al fatto che nella passata legislatura i grilli parlanti dei consiglieri comunali fecero fuoco di sbarramento quando nel bilancio di previsione presentato dall'amministrazione Tarantini, rilevarono la presenza di entrate rinvenienti dai Buoni Comunali (suggeriti dal consulente del Sindaco) con i famosi swat aventi garanzia beni Amet: oggi avremmo potuto certificare il fallimento del Comune di Trani. Abbiamo voluto rammentare questo episodio perché vogliamo che si ponga un punto fermo ed un freno forte su questa situazione di precipizio per la nostra città.

Ma affinché i Consiglieri Comunali non abbiano più a dichiarare "di non essere stati in gradi di guardare le carte" come certificato anche dai revisori dei conti, onde evitare di denunziare alla Procura Generale della Corte dei Conti e Comando Polizia Tributaria Guardia di Finanza, che il rendiconto riporta una "consistenza iniziale e finale dei redditi attivi e passivi che non corrisponderebbero alla reale consistenza dei debiti e crediti" come già è avvenuto con lettere firmate, ecc, occorre dire basta alle diatribe interne ed esterne. Facciamo appello a tutte le forze politiche affinché si abbia il coraggio di esporre la cruda e dura realtà ai cittadini né in modo surrettizio né in modo strumentale perché un buon padre di famiglia quando la situazione è grave raduna tutti i suoi figli ed espone la verità proponendo soluzioni anche dure ma che permettono di risalire la china. I tranesi non meritano essere sottoposti ad un balletto di cifre che comporta solo confusione ed ansia: Attenti che con la recessione economica nazionale in arrivo, il tessuto cittadino rischia di sfilacciarsi e questo è veramente pericoloso.»

Dott. Nicola Cuccovillo
Commissario del Partito Socialista Trani
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