Ambiente
Da fiore all’occhiello a fiore appassito: la situazione del Parco di Via delle Tufare
Diviso tra vandalismo e incuranza, arrivano nuove segnalazioni
Trani - sabato 30 settembre 2023
07.00
Inaugurato nell'aprile 2022, con il ruolo fondamentale di terzo spazio verde realizzato nella periferia nord, parco di Via delle Tufare ultimamente viene citato più che altro per le sue "condizioni attuali", decisamente distanti da quelle iniziali.
Il parco, infatti, è da tempo che non gode della sua "forma migliore", suscitando la reazione dei cittadini, divenendo oggetto di segnalazioni.
Dell'immagine originaria del parco resta, a malincuore, ben poco: quel "manto erboso ad essenza autoctona a bassa manutenzione", come descritto sul sito del Comune di Trani, si è quasi completamente estinto, del "verde" resta solo una fioca parvenza, data da qualche erbetta, "a bassa manutenzione", che sbuca timidamente da aiuole più che altro aride.
Unica nota positiva, che emerge dalle segnalazioni dei cittadini, è la situazione dei cestini, svuotati regolarmente e delle giostrine, che fortunatamente sono ancora integre. Situazione di integrità da cui si estraniano invece alcune delle panchine "per il relax", tra mancanza di tegole e schienale, e alcuni dei pannelli che proteggono dal sole le zone munite di tavoli.
Degrado anche in questo caso che vede complici l'ormai tristemente diffuso vandalismo, da sempre futile ed immotivato e l'incostanza manutentiva nel caso delle aiuole.
Aggravante della situazione la mancanza di illuminazione notturna della zona, anch'essa vittima probabilmente di atti vandalici, facilitati dalla bassezza dei pali. Situazione attuale che senz'altro accresce il pericolo di questi atti, ostacolando l'individuazione degli stessi soggetti che li commettono.
Il parco è, o meglio potrebbe essere, un punto di forza enorme per la collettività.
Un luogo dove "rifugiarsi" nella natura, soprattutto in un'area distante dal centro, è un valore aggiunto indiscutibile. Basti pensare a chi per mancanza di tempo non può allontanarsi da casa ma necessita ugualmente di connessione con la natura.
L'augurio è che questo esempio sensibilizzi sia coloro che non rispettano il collettivo, sia chi ha il dovere di prendersene cura. Intervenendo per restituire al parco la possibilità di realizzare lo scopo per cui è stato creato.
Il parco, infatti, è da tempo che non gode della sua "forma migliore", suscitando la reazione dei cittadini, divenendo oggetto di segnalazioni.
Dell'immagine originaria del parco resta, a malincuore, ben poco: quel "manto erboso ad essenza autoctona a bassa manutenzione", come descritto sul sito del Comune di Trani, si è quasi completamente estinto, del "verde" resta solo una fioca parvenza, data da qualche erbetta, "a bassa manutenzione", che sbuca timidamente da aiuole più che altro aride.
Unica nota positiva, che emerge dalle segnalazioni dei cittadini, è la situazione dei cestini, svuotati regolarmente e delle giostrine, che fortunatamente sono ancora integre. Situazione di integrità da cui si estraniano invece alcune delle panchine "per il relax", tra mancanza di tegole e schienale, e alcuni dei pannelli che proteggono dal sole le zone munite di tavoli.
Degrado anche in questo caso che vede complici l'ormai tristemente diffuso vandalismo, da sempre futile ed immotivato e l'incostanza manutentiva nel caso delle aiuole.
Aggravante della situazione la mancanza di illuminazione notturna della zona, anch'essa vittima probabilmente di atti vandalici, facilitati dalla bassezza dei pali. Situazione attuale che senz'altro accresce il pericolo di questi atti, ostacolando l'individuazione degli stessi soggetti che li commettono.
Il parco è, o meglio potrebbe essere, un punto di forza enorme per la collettività.
Un luogo dove "rifugiarsi" nella natura, soprattutto in un'area distante dal centro, è un valore aggiunto indiscutibile. Basti pensare a chi per mancanza di tempo non può allontanarsi da casa ma necessita ugualmente di connessione con la natura.
L'augurio è che questo esempio sensibilizzi sia coloro che non rispettano il collettivo, sia chi ha il dovere di prendersene cura. Intervenendo per restituire al parco la possibilità di realizzare lo scopo per cui è stato creato.