Speciale
Da “Il professore Matto” alla realtà: lo stress che fa ingrassare
Nuovo appuntamento della rubrica "Cinema e Scienza" del dottor Labianca
Trani - lunedì 4 maggio 2020
Mangiare e cucinare sembrano essere diventati gli sport preferiti da tutti. C'è chi lo fa per colmare un senso di noia, chi per fronteggiare una situazione difficile, chi per sentirsi apprezzata….poi c'è chi lo fa e basta. Questo ciclo che si è creato nelle case, da ormai due mesi, sembra essere accumulato da un'unica parola: "stress".
E' lo stress che mi fa mangiare, è lo stress che mi fa ingrassare! Una scena del genere mi sembra di averla già vista, ma certo! Nel film "Il professore Matto", interpretato da Eddie Murphy, un geniale, ma obeso, professore di genetica, che passa le sue giornate a studiare un siero per poter perdere peso con estrema velocità (il sogno di tutti), ma d'altra continua a mangiare per placare le sue frustrazioni. In particolare mi voglio soffermare su una scena del film, nella quale il professore è seduto davanti alla tv guardando un allenamento in vhs (allenamenti online per noi) mentre è intento a mangiare del gelato ed altri snack, in uno sfondo pieno di dispiacere e noia. Perché si crea questo circolo vizioso nel quale "mangio, voglio dimagrire, sto male, mangio"?
Certo sicuramente non è tutta colpa dello stress, ma una posizione di rilievo la occupa. Lo stress è una normale risposta dell'organismo ad uno stimolo e, viene percepito come stressogeno, quando supera le capacità adattative dell'organismo stesso. Nel momento in cui avviene uno stress, l'organismo risponde attivando la produzione dell'ormone cortisolo, soprannominato per il suo ruolo ormone dello stress, che agisce su vari livelli metabolici.
In condizione di stress cronico, nella maggioranza delle persone, ed in particolare nelle donne, aumenta l'appetito e fa sì che si scelga il cosiddetto "confort food", ovvero quei cibi ricchi di grassi e zuccheri semplici, che appagano e "distraggono" i cattivi pensieri (infatti il professo mangia del gelato). Tutto questo, unito anche al lavoro dell'insulina, l'ormone deputato al transito degli zuccheri nei tessuti, determina aumento del tessuto adiposo, soprattutto a livello addominale. Alla fine il professore riesce ad inventare il fantastico siero, ma con gravissime conseguenze, e questo insegna che le scappatoie e le cose facili alla fine si rivelano fallaci.
A cura del Dr. Giuseppe Labianca
Biologo nutrizionista
E' lo stress che mi fa mangiare, è lo stress che mi fa ingrassare! Una scena del genere mi sembra di averla già vista, ma certo! Nel film "Il professore Matto", interpretato da Eddie Murphy, un geniale, ma obeso, professore di genetica, che passa le sue giornate a studiare un siero per poter perdere peso con estrema velocità (il sogno di tutti), ma d'altra continua a mangiare per placare le sue frustrazioni. In particolare mi voglio soffermare su una scena del film, nella quale il professore è seduto davanti alla tv guardando un allenamento in vhs (allenamenti online per noi) mentre è intento a mangiare del gelato ed altri snack, in uno sfondo pieno di dispiacere e noia. Perché si crea questo circolo vizioso nel quale "mangio, voglio dimagrire, sto male, mangio"?
Certo sicuramente non è tutta colpa dello stress, ma una posizione di rilievo la occupa. Lo stress è una normale risposta dell'organismo ad uno stimolo e, viene percepito come stressogeno, quando supera le capacità adattative dell'organismo stesso. Nel momento in cui avviene uno stress, l'organismo risponde attivando la produzione dell'ormone cortisolo, soprannominato per il suo ruolo ormone dello stress, che agisce su vari livelli metabolici.
In condizione di stress cronico, nella maggioranza delle persone, ed in particolare nelle donne, aumenta l'appetito e fa sì che si scelga il cosiddetto "confort food", ovvero quei cibi ricchi di grassi e zuccheri semplici, che appagano e "distraggono" i cattivi pensieri (infatti il professo mangia del gelato). Tutto questo, unito anche al lavoro dell'insulina, l'ormone deputato al transito degli zuccheri nei tessuti, determina aumento del tessuto adiposo, soprattutto a livello addominale. Alla fine il professore riesce ad inventare il fantastico siero, ma con gravissime conseguenze, e questo insegna che le scappatoie e le cose facili alla fine si rivelano fallaci.
A cura del Dr. Giuseppe Labianca
Biologo nutrizionista