Turismo
Da Margherita a Bisceglie, per le spiagge della Bat «sarà una stagione di grandi numeri»
Intervista ad Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib (sindacato italiano balneari): «Nella Bat abbiamo tutto ciò che serve ma stentiamo a decollare»
Trani - sabato 20 maggio 2023
Circa 30mila ombrelloni, da Margherita di Savoia a Bisceglie, sono in attesa di aprirsi sotto il cielo di un'estate che sta arrivando.
Un po' in ritardo certo, con le piogge che ci perseguitano da mesi, ma con grandissime prospettive: "Sarà una stagione di grandi numeri – dice subito Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib, sindacato italiano balneari di Confcommercio – soprattutto in tema di arrivi stranieri: non è solo ottimismo il mio, perché le prospettive indicano davvero la previsione di un aumento di arrivi e di presenze turistiche. E questa sarà una occasione importante di farsi trovare al meglio anche per il nostro territorio, quello della Valle dell'Ofanto e della Puglia Imperiale, insomma della Bat, stretto purtroppo fra Gargano, Salento e Valle d'Itria, aree turisticamente rilevanti ma non certo più ricche di attrattività, che in Puglia la fanno da padrone in questo campo".
Le prenotazioni per lettini e ombrelloni segnano infatti un'impennata anche in Puglia, con richieste di preventivo che registravano buone percentuali già a inizio anno. Ma la nostra è una provincia che le classifiche danno ancora come fanalino di coda della regione: "E' vero, non riusciamo ad emergere – sottolinea Capacchione - e soprattutto a far emergere le potenzialità che il nostro territorio possiede: circa 80 stabilimenti balneari solo a Margherita di Savoia, un numero che quasi raddoppia se mettiamo insieme quelli delle altre città costiere, da Barletta a Trani a Bisceglie, considerando anche ben 2 Bandiere Blu in una provincia così piccola. E poi lo straordinario e ricchissimo patrimonio artistico, storico e naturalistico: il sito Unesco di Castel del Monte più visitato di Puglia (e non soltanto), i porti turistici, le cattedrali, i borghi, i prodotti enogastronomici, le zone umide…"
Eppure la Bat non riesce ad attrarre flussi turistici importanti come invece potrebbe: "E' proprio così. Abbiamo tutto ciò che serve. Ma evidentemente manca ancora un "brand" che individui definitivamente quest'area e dunque manca ancora il concetto di fare "rete" fra Comuni, fra operatori, fra addetti al settore, affinché si riesca a "pescare" l'interesse di un numero maggiore di turisti in numero non solo di arrivi ma anche di presenze (cioè di permanenza sul territorio, e non solo di visite giornaliere n.d.r.)".
E che non si punti il dito sui costi, sul "caro mare, cara spiaggia": a Riccione un ombrellone in prima fila con due lettini, in alta stagione, potrà costare fino a 39 euro; a Margherita di Savoia le tariffe vanno dai 10 ai 25 euro a giornata per un ombrellone e due lettini, spesso anche con parcheggio incluso. E questo nonostante gli aumenti dei costi di gestione degli stabilimenti balneari e dei canoni decisi dal governo per il 2023. Sulle teste dei gestori delle spiagge incombe il problema delle concessioni demaniali, una situazione che non aiuta certamente il comparto che alla fine dello scorso anno si è visto aumentare i canoni di locazione a doppia cifra. Stretta fra Gargano e Salento la nostra Valle dell'Ofanto, sotto il cielo della Puglia Imperiale.
Un po' in ritardo certo, con le piogge che ci perseguitano da mesi, ma con grandissime prospettive: "Sarà una stagione di grandi numeri – dice subito Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib, sindacato italiano balneari di Confcommercio – soprattutto in tema di arrivi stranieri: non è solo ottimismo il mio, perché le prospettive indicano davvero la previsione di un aumento di arrivi e di presenze turistiche. E questa sarà una occasione importante di farsi trovare al meglio anche per il nostro territorio, quello della Valle dell'Ofanto e della Puglia Imperiale, insomma della Bat, stretto purtroppo fra Gargano, Salento e Valle d'Itria, aree turisticamente rilevanti ma non certo più ricche di attrattività, che in Puglia la fanno da padrone in questo campo".
Le prenotazioni per lettini e ombrelloni segnano infatti un'impennata anche in Puglia, con richieste di preventivo che registravano buone percentuali già a inizio anno. Ma la nostra è una provincia che le classifiche danno ancora come fanalino di coda della regione: "E' vero, non riusciamo ad emergere – sottolinea Capacchione - e soprattutto a far emergere le potenzialità che il nostro territorio possiede: circa 80 stabilimenti balneari solo a Margherita di Savoia, un numero che quasi raddoppia se mettiamo insieme quelli delle altre città costiere, da Barletta a Trani a Bisceglie, considerando anche ben 2 Bandiere Blu in una provincia così piccola. E poi lo straordinario e ricchissimo patrimonio artistico, storico e naturalistico: il sito Unesco di Castel del Monte più visitato di Puglia (e non soltanto), i porti turistici, le cattedrali, i borghi, i prodotti enogastronomici, le zone umide…"
Eppure la Bat non riesce ad attrarre flussi turistici importanti come invece potrebbe: "E' proprio così. Abbiamo tutto ciò che serve. Ma evidentemente manca ancora un "brand" che individui definitivamente quest'area e dunque manca ancora il concetto di fare "rete" fra Comuni, fra operatori, fra addetti al settore, affinché si riesca a "pescare" l'interesse di un numero maggiore di turisti in numero non solo di arrivi ma anche di presenze (cioè di permanenza sul territorio, e non solo di visite giornaliere n.d.r.)".
E che non si punti il dito sui costi, sul "caro mare, cara spiaggia": a Riccione un ombrellone in prima fila con due lettini, in alta stagione, potrà costare fino a 39 euro; a Margherita di Savoia le tariffe vanno dai 10 ai 25 euro a giornata per un ombrellone e due lettini, spesso anche con parcheggio incluso. E questo nonostante gli aumenti dei costi di gestione degli stabilimenti balneari e dei canoni decisi dal governo per il 2023. Sulle teste dei gestori delle spiagge incombe il problema delle concessioni demaniali, una situazione che non aiuta certamente il comparto che alla fine dello scorso anno si è visto aumentare i canoni di locazione a doppia cifra. Stretta fra Gargano e Salento la nostra Valle dell'Ofanto, sotto il cielo della Puglia Imperiale.