Eventi e cultura
Dal 13 al 16 dicembre Teatro Mimesis in scena con "Surd' e Cecat"
due atti brillanti in dialetto tranese di Pilone & Di Gennaro
Trani - mercoledì 14 dicembre 2005
Dal 13 al 16 dicembre 2005, al Teatro Impero di Trani, va in scena la compagnia Teatro Mimesis con la commedia "Surd' e Cecate", due atti brillanti in dialetto tranese di Pilone & Di Gennaro.
Con Paolo Tricarico, Enza Trione, Antonietta Croce, Franco Achille, Leonardo Ivona, Antonio Montrone, Giulio di Filippo
Enzo Cirillo, Flavia Carbone, Laura Tricarico, Gianluca Martiradonna, Caterina Leuci, Sebastiano Curci, Giustina Buonomo, Rosaria Molinini, Gino Procacci, Michele Bari, Filomena Ciliento. Regia Marco Pilone.
NOTE DI REGIA A CURA DI MARCO PILONE E DINO DI GENNARO
«Scritta a quattro mani con l'amico Dino Di Gennaro, "Surd' e cecate" è una vicenda dei nostri giorni, di una famiglia normale, fatta di contesti che, se pure un pò bizzarri, sono spesso riscontrabili nella realtà della vita quotidiana, ma ogni riferimento a persone, fatti ed avvenimenti realmente esistenti deve considerarsi puramente casuale.
Raffaele Bevilacqua, è un uomo che vive di trovate, ha aperto in casa sua un'agenzia immobiliare che ha il solo proposito di realizzare affari al limite della liceità, per arricchire sé stesso ed i suoi complici: una comitiva di sfaccendati "sfasulati" - "Noi non siamo né ladri né truffatori, siamo solo persone intelligenti che sanno approfittare delle situazioni favorevoli… e l'intelligenza va premiata!": è con questa battuta, infatti, che Raffaele comincia a sciorinare il piano ai suoi complici. L'affare si immette nell'ambito di una vita familiare, che Raffaele conduce, sempre più distante da quelli che sono i bisogni di una moglie oramai rassegnata, tutto preso dalle sue attività ciarlatane.
Quattro "conniventi", ognuno con le sue singolari particolarità, una sorella non avvenente, ma inspiegabilmente piena di spasimanti, tra i quali, due insoliti contendenti con contrapposte peculiarità, un loquace rappresentante di enciclopedie, una bambina portatrice di handicap, un anziano proprietario terriero benestante, una coppia di fidanzati molto esclusiva, due "signorine grandi" ingenue e svanite, una vicina di casa un pò focosa ed una moglie gelosa e sospettosa completano la rosa dei personaggi di questa commedia sicuramente un pò fuori dai canoni dei nostri precedenti allestimenti, ma che proprio per questo ci vede pronti alla sfida nella preparazione di questo testo teatrale che auspichiamo riuscirà a tenere sempre vivo l'interesse dello spettatore.
LA STORIA
L'arte di arrangiarsi, il vivere di espedienti, il recitare una parte, l'astuzia, il calcolo, la seduzione, ma anche un sogno irrealizzabile nel nel cassetto, sono gli ingredienti che uniscono una famiglia non proprio "classica": marito, moglie e sorella di lui.
Attorno a loro una girandola scoppiettante di svariati personaggi legati comunque da un comune denominatore: l'amore. Sia esso per il proprio lavoro, sia per il denaro, sia per la casa dei propri sogni, sia per gli affari, sia per la donna desiderata, sia per la truffa, sia per l'arte sacra della recitazione, sia per il bisogno di predominare sull'altro, sia per la speranza di matrimoni impossibili, sia per il desiderio di abbindolare l'uomo di un'altra, sia di tenere invece ben stretto il proprio, sia di scoprire e mandare a monte piani ben architettati, come anche quello di studiarli alla perfezione... ciò che unisce è sempre, e comunque, l'amore, che spesso da egoistico si trasforma in uno più puro: quello con la "A" maiuscola, quello che riesce a far sentire i sordi e a far spalancare gli occhi ai ciechi.
Perché come recita il proverbio:"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, nè peggior cieco di chi non vuol vedere". 13 / 16 dicembre Teatro Impero Trani. Porta ore 20.30 sipario ore 21,00 - Ingresso € 13,00 posto unico.
Con Paolo Tricarico, Enza Trione, Antonietta Croce, Franco Achille, Leonardo Ivona, Antonio Montrone, Giulio di Filippo
Enzo Cirillo, Flavia Carbone, Laura Tricarico, Gianluca Martiradonna, Caterina Leuci, Sebastiano Curci, Giustina Buonomo, Rosaria Molinini, Gino Procacci, Michele Bari, Filomena Ciliento. Regia Marco Pilone.
NOTE DI REGIA A CURA DI MARCO PILONE E DINO DI GENNARO
«Scritta a quattro mani con l'amico Dino Di Gennaro, "Surd' e cecate" è una vicenda dei nostri giorni, di una famiglia normale, fatta di contesti che, se pure un pò bizzarri, sono spesso riscontrabili nella realtà della vita quotidiana, ma ogni riferimento a persone, fatti ed avvenimenti realmente esistenti deve considerarsi puramente casuale.
Raffaele Bevilacqua, è un uomo che vive di trovate, ha aperto in casa sua un'agenzia immobiliare che ha il solo proposito di realizzare affari al limite della liceità, per arricchire sé stesso ed i suoi complici: una comitiva di sfaccendati "sfasulati" - "Noi non siamo né ladri né truffatori, siamo solo persone intelligenti che sanno approfittare delle situazioni favorevoli… e l'intelligenza va premiata!": è con questa battuta, infatti, che Raffaele comincia a sciorinare il piano ai suoi complici. L'affare si immette nell'ambito di una vita familiare, che Raffaele conduce, sempre più distante da quelli che sono i bisogni di una moglie oramai rassegnata, tutto preso dalle sue attività ciarlatane.
Quattro "conniventi", ognuno con le sue singolari particolarità, una sorella non avvenente, ma inspiegabilmente piena di spasimanti, tra i quali, due insoliti contendenti con contrapposte peculiarità, un loquace rappresentante di enciclopedie, una bambina portatrice di handicap, un anziano proprietario terriero benestante, una coppia di fidanzati molto esclusiva, due "signorine grandi" ingenue e svanite, una vicina di casa un pò focosa ed una moglie gelosa e sospettosa completano la rosa dei personaggi di questa commedia sicuramente un pò fuori dai canoni dei nostri precedenti allestimenti, ma che proprio per questo ci vede pronti alla sfida nella preparazione di questo testo teatrale che auspichiamo riuscirà a tenere sempre vivo l'interesse dello spettatore.
LA STORIA
L'arte di arrangiarsi, il vivere di espedienti, il recitare una parte, l'astuzia, il calcolo, la seduzione, ma anche un sogno irrealizzabile nel nel cassetto, sono gli ingredienti che uniscono una famiglia non proprio "classica": marito, moglie e sorella di lui.
Attorno a loro una girandola scoppiettante di svariati personaggi legati comunque da un comune denominatore: l'amore. Sia esso per il proprio lavoro, sia per il denaro, sia per la casa dei propri sogni, sia per gli affari, sia per la donna desiderata, sia per la truffa, sia per l'arte sacra della recitazione, sia per il bisogno di predominare sull'altro, sia per la speranza di matrimoni impossibili, sia per il desiderio di abbindolare l'uomo di un'altra, sia di tenere invece ben stretto il proprio, sia di scoprire e mandare a monte piani ben architettati, come anche quello di studiarli alla perfezione... ciò che unisce è sempre, e comunque, l'amore, che spesso da egoistico si trasforma in uno più puro: quello con la "A" maiuscola, quello che riesce a far sentire i sordi e a far spalancare gli occhi ai ciechi.
Perché come recita il proverbio:"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, nè peggior cieco di chi non vuol vedere". 13 / 16 dicembre Teatro Impero Trani. Porta ore 20.30 sipario ore 21,00 - Ingresso € 13,00 posto unico.