Politica

Dal 31 luglio chiude la casa di riposo "Vittorio Emanuele II"

Sull'argomento interroga il consigliere dell'IDV de Feudis

La casa di riposo "Vittorio Emanuele II" chiuderà provvisoriamente a partire da lunedì 31 luglio. Lo ha deliberato il Consiglio d'amministrazione dell'ente, riunitosi ieri in seduta straordinaria, disponendo che gli attuali venti ospiti della struttura ritornino presso le proprie famiglie, se possibile, oppure siano sistemati presso altri centri a cura del Comune. Dal primo agosto, inoltre, di conseguenza, cessa il rapporto di lavoro con i dieci dipendenti dell'Ipab di via Cappuccini.
E su questo arogomento, il consigliere dell'IDV Sebastiano de Feudis ha inviato a sindaco e consiglieri una interrogazione urgente: «In merito alla annunciata chiusura dal 31 luglio 2006 della Casa di Riposo vi rimettiamo l'interrogazione consiliare proposta in data 23/06/06 con cui avevano denunciato tutto quanto ha portato alla chiusura della storica IPAB. Interrogazione alla quale, come di consueto, non è stata data alcuna risposta. Dispiace prendere atto del disinteresse che ha questa amministrazione per i problemi seri della nostra città.» Interrogazione urgente ai sensi dell'articolo 29 del Regolamento Comunale sulla "Casa di Riposo Vittorio Emanuele II". Dopo le preoccupanti notizie sulla perdita di circa 1 milione di euro da parte di AMET s.p.a., sulla chiusura dell'IPAB Don Lorenzo Milani e sulla ingiustificata riduzione dei servizi di pulizia da parte dell'AMIU s.p.a. suscitano allarme le notizie che riguardano la Casa Di Riposo "Vittorio Emanuele II". In particolare si evidenziano le seguenti situazioni:
  • la riduzione cospicua del numero degli ospiti della Casa Di Riposo
  • la previsione dell'attribuzione di un gettone di presenza in favore dei componenti il CDA della Casa di Riposo
  • il disavanzo della gestione del 2005 pari a circa 130.000 euro
  • l'omesso pagamento di tutti i fornitori dall'inizio 2006 ad oggi
  • la inevitabile perdita di circa 15.000 euro mensili per una gestione, ormai, antieconomica
  • la revoca del Presidente del cda della Casa di Riposo reo di aver denunciato tale stato di fatto
Tali circostanze evidenziamo come la "gestione della Casa di Riposo" e l'attenzione verso i problemi degli anziani della nostra città non sono, di certo, una priorità di codesta amministrazione. La carica di Presidente della Casa di Riposo e la carica di consigliere del CdA, pertanto, sono destinate a divenire funzioni lautamente retribuite aprendo nuovi scenari che non sono, di certo, orientati a preservare tale Ente storico della nostra città – ed intendiamo "attivarsi per migliorare" le condizioni di permanenza in tale struttura garantendone finalità e scopi – ma semplicemente ad acquisire facile consenso e continuare a mal governare la nostra città. Alla luce di tali circostanze si chiede, con urgenza, di conoscere:
  1. Se è vero che l'ex Assessore ai servizi sociali ha comunicato al Presidente della Casa di Riposo che presso la stessa non devono essere piu' accettati ospiti ed il motivo di tale richiesta
  2. Le cause per cui il numero degli ospiti della struttura si è drasticamente ridotto da n^35 a n^18
  3. Se è vero che l'Ente è privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie ed amministrative
  4. Le ragioni che nel 2005 hanno determinato un disavanzo di gestione peri a 130.000 euro
  5. Se è vero che il Presidente dell'Ente è stato revocato solo per aver richiesto formalmente, vista la drammatica situazione, la sospensione dell'attività della Casa di Riposo
  6. Quali sono le soluzioni che l'amministrazione intende porre in essere per evitare che l'Ente continui ad aver una perdita di circa 15.000 euro mensili per il ridotto numero degli ospiti
  7. Se l'amministrazione, attesa l'attuale situazione, non intenda recedere dal proposito di riconoscere agli amministratori della casa di Riposo la corresponsione di una indennità di presenza.
Si chiede, infine, di ricevere copia degli atti richiamati.

Sebastiano de FeudisCapogruppo IDV
  • Casa di riposo
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