
Vita di città
Cambiano gli orari della sosta a pagamento ma non i problemi
Difficile reperire i grattini e strisce blu ormai invisibili, gli automobilisti si lamentano
Trani - martedì 1 aprile 2014
12.16
Con l'arrivo del mese di aprile e con il passaggio all'ora legale cambiano anche gli orari della sosta a pagamento. In seguito ad una delibera comunale, bisognerà pagare il grattino dalle ore 16.00 alle 23.00 tutti i giorni e dalle 16.00 alle 24.00 solo il venerdì ed il sabato. Un'ora in più, dunque, rispetto agli orari precedenti. Per la mattina, invece, tutto rimane invariato: 8.30-13.30 durante l'intera settimana, week-end compreso. Cambiano gli orari, ma i problemi sui parcometri e strisce blu rimangono sempre gli stessi.
La decisione di inserire la sosta a pagamento in alcune zone di Trani fu presa in passato solo perché tale servizio doveva essere gestito dall'Amet tramite i parcometri, ad oggi, invece, ancora inesistenti. Le strisce blu in alcune zone, nel frattempo, si sono sbiadite o sono addirittura scomparse. Tali problemi sono stati confermati dall'amministratore delegato di Amet Spa, Maurizio Di Pantaleo, nel corso dell'intervista della settimana scorsa alla nostra redazione. Anche l'amministrazione comunale è intervenuta a proposito, dando un ultimatum alla suddetta azienda, responsabile del servizio, e minacciando di risolvere unilateralmente il contratto di gestione del servizio della sosta a pagamento: il servizio sarebbe stato gestito da altre aziende qualora tutto fosse rimasto inconcluso, oppure gestirlo in proprio così da incassare, oltre che le sanzioni elevate dagli ausiliari, come avviene, anche i proventi della sosta. Ad oggi, però, nulla è cambiato.
Questi problemi si vanno ad aggiungere anche a quelli di carattere prettamente pratico: se i bar e i tabacchi chiudono le loro attività commerciali alle nove di sera, come si possono comprare i famosi grattini oltre questo orario? Escludendo la possibilità che gli automobilisti facciano scorte di ticket e che le attività prolunghino la loro apertura oltre l'orario consueto, bisognerebbe cercare delle soluzioni adeguate. La poca flessibilità del servizio, oltre a causare problemi per gli automobilisti, aumenta, inoltre, la presenza dei parcheggiatori abusivi che approfittano della situazione di poco controllo, diventando padroni di intere aree di parcheggio. Viste le problematiche annesse, si potrebbe pensare ad una soluzione alternativa quale istituire un unico orario per la sosta a pagamento, sia per l'estate che per l'inverno, fino alle 21.00 la sera ed esclusa la domenica, come avviene in tutte le altre città già fornite anche di parcometri.
I dubbi sul servizio restano soprattutto adesso, che si avvicina la bella stagione: domenica scorsa, infatti, Trani è stata invasa di turisti e persone delle città limitrofe che cercavano disperatamente i ticket, terminati in poche ore. Si può chiamare questa una città turistica? Inoltre, non sarebbe meglio sospendere il servizio di sosta a pagamento durante la domenica, come accade nelle vicine città? Dal mese di giugno, inoltre, anche le zone di Colonna, del Monastero e del Lungomare saranno interessate dalla sosta a pagamento, rendendo la situazione ancora più insostenibile ed ingestibile di quanto non lo sia già. Un servizio bistrattato, quello della sosta a pagamento, che continua a far discutere.
La decisione di inserire la sosta a pagamento in alcune zone di Trani fu presa in passato solo perché tale servizio doveva essere gestito dall'Amet tramite i parcometri, ad oggi, invece, ancora inesistenti. Le strisce blu in alcune zone, nel frattempo, si sono sbiadite o sono addirittura scomparse. Tali problemi sono stati confermati dall'amministratore delegato di Amet Spa, Maurizio Di Pantaleo, nel corso dell'intervista della settimana scorsa alla nostra redazione. Anche l'amministrazione comunale è intervenuta a proposito, dando un ultimatum alla suddetta azienda, responsabile del servizio, e minacciando di risolvere unilateralmente il contratto di gestione del servizio della sosta a pagamento: il servizio sarebbe stato gestito da altre aziende qualora tutto fosse rimasto inconcluso, oppure gestirlo in proprio così da incassare, oltre che le sanzioni elevate dagli ausiliari, come avviene, anche i proventi della sosta. Ad oggi, però, nulla è cambiato.
Questi problemi si vanno ad aggiungere anche a quelli di carattere prettamente pratico: se i bar e i tabacchi chiudono le loro attività commerciali alle nove di sera, come si possono comprare i famosi grattini oltre questo orario? Escludendo la possibilità che gli automobilisti facciano scorte di ticket e che le attività prolunghino la loro apertura oltre l'orario consueto, bisognerebbe cercare delle soluzioni adeguate. La poca flessibilità del servizio, oltre a causare problemi per gli automobilisti, aumenta, inoltre, la presenza dei parcheggiatori abusivi che approfittano della situazione di poco controllo, diventando padroni di intere aree di parcheggio. Viste le problematiche annesse, si potrebbe pensare ad una soluzione alternativa quale istituire un unico orario per la sosta a pagamento, sia per l'estate che per l'inverno, fino alle 21.00 la sera ed esclusa la domenica, come avviene in tutte le altre città già fornite anche di parcometri.
I dubbi sul servizio restano soprattutto adesso, che si avvicina la bella stagione: domenica scorsa, infatti, Trani è stata invasa di turisti e persone delle città limitrofe che cercavano disperatamente i ticket, terminati in poche ore. Si può chiamare questa una città turistica? Inoltre, non sarebbe meglio sospendere il servizio di sosta a pagamento durante la domenica, come accade nelle vicine città? Dal mese di giugno, inoltre, anche le zone di Colonna, del Monastero e del Lungomare saranno interessate dalla sosta a pagamento, rendendo la situazione ancora più insostenibile ed ingestibile di quanto non lo sia già. Un servizio bistrattato, quello della sosta a pagamento, che continua a far discutere.
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