Eventi e cultura
Dalle divise alle multe, ecco il museo della Guardia urbana
Il sindaco Bottaro: «Bene la tutela della storia, ma ora bisogna assumere nuovi vigili»
Trani - venerdì 27 novembre 2015
1.08
Il primo museo de "La Guardia Urbana" è stato inaugurato a Trani ieri sera, in uno dei locali del palazzo comunale affidato all'associazione della Polizia municipale in pensione, in via Imbriani 124. Il suo ideatore è infatti il maresciallo maggiore Vito Antonio Caputo, presidente della sezione di Trani dell'Anvup, che in appena una stanza è riuscito a raccogliere le uniformi d'epoca della polizia municipale a partire da fine Ottocento, i verbali delle contestazioni, ma soprattutto un'infinità di foto che ci raccontano di una Trani che non c'è più e dei mezzi degli anni '40 in dotazione al comando, libri e documenti inediti (fra cui piante topografiche che risalgono al 1100), più tanti cimeli (cinturoni, medagliette e fregi, cravatte d'ordinanza, bottoni, distintivi, berretti, adesivi, sciabole, portamanette). L'uniforme più antica è del 1871, ma non è ancora esposta in attesa dei restauri e fu la prima ad essere adottata dal corpo di polizia municipale di Trani nato nel 1898.
Il museo è aperto orientativamente tutte le mattina dalle 8 a mezzogiorno. Ma per le visite di scolaresche o gruppi Vito Antonio Caputo consiglia di prenotare la visita (basta chiamare il 331.7075365). Al taglio del nastro, ieri sera, c'erano il sindaco Amedeo Bottaro e l'assessore alla Polizia municipale, Giuseppe De Michele, insieme al comandante Leonardo Cuocci.
L'associazione tranese è nata, seconda in Puglia dopo Brindisi, il 10 giugno del 2011. Nonostante il primato dell'iniziativa, Caputo non ha potuto fare a meno di sottolineare la non adeguatezza dell'attuale museo. «Non è possibile che in un museo - ha detto - le uniformi stiano così vicine. E poi sono centinaia le cose che non possiamo esporre perché non abbiamo spazio. Vale per i verbali e tantissime foto». Il sindaco non ha fatto promesse circa la possibilità di dare al museo spazi maggiori in tempi brevi. Ma ha colto l'occasione per puntare i fari sulla polizia locale di oggi e i suoi tanti problemi.
«Qui si opera - ha detto Bottaro - in condizioni difficilissime, dal momento che il corpo è formato da pochissime persone. C'è assoluta indifferenza verso il corpo di polizia municipale. E' vergognoso che in decine di anni nessuno abbia pensato di fermare questo salasso del corpo che si è visto ridurre vuoi per pensionamenti o per gente che si è trasferita in altri enti. Nessuno pensa che la polizia municipale insieme alla ragioneria sia la parte più importante di una città: senza soldi e senza controllo del territorio una città allo sbando. Ogni qualvolta penso di fare qualcosa mi scontro - ha ammesso - contro il problema della carenza della polizia municipale». E ha annunciato che «saranno trovato le risorse per l'assunzione dei vigili».
Il museo è aperto orientativamente tutte le mattina dalle 8 a mezzogiorno. Ma per le visite di scolaresche o gruppi Vito Antonio Caputo consiglia di prenotare la visita (basta chiamare il 331.7075365). Al taglio del nastro, ieri sera, c'erano il sindaco Amedeo Bottaro e l'assessore alla Polizia municipale, Giuseppe De Michele, insieme al comandante Leonardo Cuocci.
L'associazione tranese è nata, seconda in Puglia dopo Brindisi, il 10 giugno del 2011. Nonostante il primato dell'iniziativa, Caputo non ha potuto fare a meno di sottolineare la non adeguatezza dell'attuale museo. «Non è possibile che in un museo - ha detto - le uniformi stiano così vicine. E poi sono centinaia le cose che non possiamo esporre perché non abbiamo spazio. Vale per i verbali e tantissime foto». Il sindaco non ha fatto promesse circa la possibilità di dare al museo spazi maggiori in tempi brevi. Ma ha colto l'occasione per puntare i fari sulla polizia locale di oggi e i suoi tanti problemi.
«Qui si opera - ha detto Bottaro - in condizioni difficilissime, dal momento che il corpo è formato da pochissime persone. C'è assoluta indifferenza verso il corpo di polizia municipale. E' vergognoso che in decine di anni nessuno abbia pensato di fermare questo salasso del corpo che si è visto ridurre vuoi per pensionamenti o per gente che si è trasferita in altri enti. Nessuno pensa che la polizia municipale insieme alla ragioneria sia la parte più importante di una città: senza soldi e senza controllo del territorio una città allo sbando. Ogni qualvolta penso di fare qualcosa mi scontro - ha ammesso - contro il problema della carenza della polizia municipale». E ha annunciato che «saranno trovato le risorse per l'assunzione dei vigili».