Politica
Damascelli sulla questione termovalorizzatore
Una nota del Consigliere dello SDI
Trani - giovedì 4 novembre 2004
Pubblichiamo una nota del consigliere Damascelli sulla questione termovalorizzatore:
Sembra che il Palazzo di Città non sia solo la sede del governo cittadino, ma anche la sede di una novella Delfo, oracolandosi nelle diverse occasioni a verità le dichiarazioni proferite dagli amministratori; accade per le questioni urbanistiche, di cui diremo in altro momento, ed accade anche con il problema del termovalorizzatore, con il Sindaco pronto a replicare a tutte le dichiarazioni definendole "solo bugie sul termovalorizzatore".
Pur compiendo ogni sforzo per esaminare il problema con "scrupolosa attendibilità scientifica" non riesce di disattendere nelle valutazioni, che pur sempre di immondizia si tratta e che se è valido il principio che "la materia si trasforma ma non si distrugge" e da ritenere che le sostanze tossiche contenute nell'immondizia o si trasformano in gas che sono tossici o le ceneri, residui di bruciatura dei rifiuti, sono a concentrata tossicità.
Da questa verità scientifica non si sfugge neppure con tutti gli artifizi dell'ingannevole retorica, pur dovendosi ammettere che le tecnologie avanzate possono ridurre le conseguenze negative, ma non le annullano certamente.
Ma parlare solo della fase di bruciatura dei rifiuti e di funzionamento dell'impianto si affronta solo un aspetto del problema; l'altro aspetto, di identica se non di superiore gravità, è che il territorio della nostra Città diviene pattumiera, deposito di immondizia di tutti i comuni dei bacini di utenza BA1 e BA4, continuamente percorso in lungo ed in largo dal traffico di trasporto delle immondizie stesse.
Le verità non rientrano in nessuna sfera di strumentalizzazione: sono verità e basta e come tali devono essere riferite alla popolazione. Gli odierni termovalorizzatori altro non sono che la riedizione riveduta e corretta degli inceneritori propagandati e programmati alla fine degli anni settanta, realizzati in molti comuni ed immediatamente chiusi ad attività appena avviata per la pericolosità alla salute pubblica derivante dall'elevato tasso di tossicità prodotta e per gli scarsi risultati in termini di produzione di energia elettrica e di calore.
Ad ogni buon conto, dovere primario della pubblica amministrazione è dar luogo e mettere in atto provvedimenti che rientrano nelle aspettative della comunità amministrata e ne realizzano gli interessi; al momento si deve dare atto che il problema del termovalorizzatore crea rilevante inquietudine nella cittadinanza tranese, che ha dimostrato nelle varie occasioni sensibilità crescente ed attenzione preoccupata agli sviluppi della vicenda; a parere dei Socialisti Democratici Italiani di Trani il provvedimento più opportuno e più adeguato alla situazione che si è eretta potrebbe essere quella di sottoporre a REFERENDUM CONSULTIVO la proposta di insediare in Trani l'impianto di termovalorizzatore, ad avviso dello SDI il REFERENDUM supererebbe ogni polemica possibile a divenire contrasto duro e diverrebbe lo strumento legittimo per una decisione a prendersi dall'intera cittadinanza.
In tale prospettiva, ed allo scopo di abbreviare i tempi, per il suo svolgimento si richiede al Sindaco di avviare l'iter che porti il Consiglio Comunale ad adottare i relativi provvedimenti, ai sensi dell'art.66 dello Statuto Comunale della città di Trani che testualmente recita:"Il Sindaco indice referendum consultivi…o su deliberazione del Consiglio Comunale approvata dai due terzi dei consiglieri assegnati."
Il referendum, affidando la scelta all'intera cittadinanza darà le dovute garanzie sull'adozione di provvedimenti effettivamente rientrati nell'interesse della Città di Trani.
Nicola Damascelli
Consigliere Comunale SDI
Sembra che il Palazzo di Città non sia solo la sede del governo cittadino, ma anche la sede di una novella Delfo, oracolandosi nelle diverse occasioni a verità le dichiarazioni proferite dagli amministratori; accade per le questioni urbanistiche, di cui diremo in altro momento, ed accade anche con il problema del termovalorizzatore, con il Sindaco pronto a replicare a tutte le dichiarazioni definendole "solo bugie sul termovalorizzatore".
Pur compiendo ogni sforzo per esaminare il problema con "scrupolosa attendibilità scientifica" non riesce di disattendere nelle valutazioni, che pur sempre di immondizia si tratta e che se è valido il principio che "la materia si trasforma ma non si distrugge" e da ritenere che le sostanze tossiche contenute nell'immondizia o si trasformano in gas che sono tossici o le ceneri, residui di bruciatura dei rifiuti, sono a concentrata tossicità.
Da questa verità scientifica non si sfugge neppure con tutti gli artifizi dell'ingannevole retorica, pur dovendosi ammettere che le tecnologie avanzate possono ridurre le conseguenze negative, ma non le annullano certamente.
Ma parlare solo della fase di bruciatura dei rifiuti e di funzionamento dell'impianto si affronta solo un aspetto del problema; l'altro aspetto, di identica se non di superiore gravità, è che il territorio della nostra Città diviene pattumiera, deposito di immondizia di tutti i comuni dei bacini di utenza BA1 e BA4, continuamente percorso in lungo ed in largo dal traffico di trasporto delle immondizie stesse.
Le verità non rientrano in nessuna sfera di strumentalizzazione: sono verità e basta e come tali devono essere riferite alla popolazione. Gli odierni termovalorizzatori altro non sono che la riedizione riveduta e corretta degli inceneritori propagandati e programmati alla fine degli anni settanta, realizzati in molti comuni ed immediatamente chiusi ad attività appena avviata per la pericolosità alla salute pubblica derivante dall'elevato tasso di tossicità prodotta e per gli scarsi risultati in termini di produzione di energia elettrica e di calore.
Ad ogni buon conto, dovere primario della pubblica amministrazione è dar luogo e mettere in atto provvedimenti che rientrano nelle aspettative della comunità amministrata e ne realizzano gli interessi; al momento si deve dare atto che il problema del termovalorizzatore crea rilevante inquietudine nella cittadinanza tranese, che ha dimostrato nelle varie occasioni sensibilità crescente ed attenzione preoccupata agli sviluppi della vicenda; a parere dei Socialisti Democratici Italiani di Trani il provvedimento più opportuno e più adeguato alla situazione che si è eretta potrebbe essere quella di sottoporre a REFERENDUM CONSULTIVO la proposta di insediare in Trani l'impianto di termovalorizzatore, ad avviso dello SDI il REFERENDUM supererebbe ogni polemica possibile a divenire contrasto duro e diverrebbe lo strumento legittimo per una decisione a prendersi dall'intera cittadinanza.
In tale prospettiva, ed allo scopo di abbreviare i tempi, per il suo svolgimento si richiede al Sindaco di avviare l'iter che porti il Consiglio Comunale ad adottare i relativi provvedimenti, ai sensi dell'art.66 dello Statuto Comunale della città di Trani che testualmente recita:"Il Sindaco indice referendum consultivi…o su deliberazione del Consiglio Comunale approvata dai due terzi dei consiglieri assegnati."
Il referendum, affidando la scelta all'intera cittadinanza darà le dovute garanzie sull'adozione di provvedimenti effettivamente rientrati nell'interesse della Città di Trani.
Nicola Damascelli
Consigliere Comunale SDI