Eventi e cultura
Danza e poesia, al Parco Santa Geffa è l'ora di "Danzasìa"
Il 22 agosto nuovo appuntamento con il Logos Festival
Trani - lunedì 19 agosto 2019
10.02
Il 22 agosto, a Trani, con inizio alle ore 21.15, nel parco Santa Geffa (strada vicinale delle Tufare) andrà in scena "Danzasìa" nell'ambito del Logos Festival.
"Danzasìa" è un proGetto di Silvia Cassetta, che unisce danza e poesia, dove il movimento della danzatrice è indotto unicamente dalla spontaneità: senza un repertorio coreografico, segue liberamente il ritmo e la voce della poesia, suoni naturali e musiche pregiate, che risveglino 'corde', vento e odori di una Terra, la Puglia, piena di contrasti e semplicità.
Una voce, quella dell'attrice Stefania Armentano, farà suonare le parole di Giuseppe Lopetuso, danzate da Silvia Cassetta in una ricerca della essenza, che, si esprimerà attraverso la danza tra pietre, luci e ulivi nello splendido contesto del 'Logos Festival' a Santa Geffa, a Trani.
"Carezza di un Sogno", di Giuseppe Lopetuso è il titolo dei testi dedicati a questa Danzasìa, non vuole essere narrativo, ma indaga sulla natura, sul flusso universale che ci guida, lasciando alle parole il compito di accoglierci e salutarci con dubbi di elevazione piuttosto che certezze colme di limiti.
"Danzasìa" è un proGetto di Silvia Cassetta, che unisce danza e poesia, dove il movimento della danzatrice è indotto unicamente dalla spontaneità: senza un repertorio coreografico, segue liberamente il ritmo e la voce della poesia, suoni naturali e musiche pregiate, che risveglino 'corde', vento e odori di una Terra, la Puglia, piena di contrasti e semplicità.
Una voce, quella dell'attrice Stefania Armentano, farà suonare le parole di Giuseppe Lopetuso, danzate da Silvia Cassetta in una ricerca della essenza, che, si esprimerà attraverso la danza tra pietre, luci e ulivi nello splendido contesto del 'Logos Festival' a Santa Geffa, a Trani.
"Carezza di un Sogno", di Giuseppe Lopetuso è il titolo dei testi dedicati a questa Danzasìa, non vuole essere narrativo, ma indaga sulla natura, sul flusso universale che ci guida, lasciando alle parole il compito di accoglierci e salutarci con dubbi di elevazione piuttosto che certezze colme di limiti.