Vita di città
Darsena Comunale, il centrodestra continua a lavorare per una proposta alternativa
Avviati dialoghi istituzionali, nelle more subito una richiesta di subingresso da parte del Comune in favore dell'Amet
Trani - giovedì 18 luglio 2024
07.00
Trovare una soluzione alternativa per la spinosa questione della gestione della darsena. É questo l'obiettivo del centrodestra tranese che, durante le interlocuzioni istituzionali utili a tracciare una strategia alternativa a quella individuata dal centrosinistra, ha rilevato la possibile mancanza di elementi tecnico-giuridici che potrebbero inficiare la delibera adottata dall'Amministrazione Bottaro sottoponendo la questione al Segretario Generale.
Nelle more Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e LPS propongono il subingresso del Comune di Trani nella titolarità delle concessioni demaniali marittime in favore di AMET, per garantire continuità al personale ed all'attuale servizio Darsena, la predisposizione da parte della stessa azienda di un piano economico finanziario e di ampliare le offerte per i prossimi anni in un'ottica di innovazione turistica, avviando contestualmente l'iter del Piano Regolatore del Porto.
Qui di seguito l'intervento della coalizione di centrodestra:
«In relazione alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 39 del 27/07/2024 avente ad oggetto "MANTENIMENTO DELLA FINALITÀ DI APPRODO TURISTICO DELLE AREE E SPECCHI ACQUEI OGGETTO DELLE CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME N° 36/2007 E N° 10/2008, IN SCADENZA, PRESSO LA DARSENA DEL PORTO DI TRANI", i gruppi consiliari di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lista Palumbo Sindaco e Lega, facendo seguito a quanto dichiarato in Consiglio Comunale, hanno avviato un'attività di approfondimento e di interlocuzione al fine di individuare soluzioni alternative e sostenibili rispetto a quanto deliberato dalla maggioranza di centro sinistra. Durante questa fase è emersa la necessità di verificare la sussistenza di elementi tecnico-giuridici che devono essere alla base della suddetta delibera.
Pertanto sono stati sottoposti al Segretario Generale alcuni quesiti. Nel merito si è chiesto con quali atti amministrativi e/o politici sia stato definito ed individuato l'ambito del Porto occupato dalle due concessioni demaniali marittime n. 36/2007 e 10/2008 come "Approdo Turistico", in forza di un Piano Regolatore del Porto od altro strumento di pianificazione di settore.
Laddove il Segretario Generale dovesse riscontare la mancanza di questi elementi, con la massima responsabilità per la tutela dell'interesse dei cittadini e delle casse comunali, si è invitato lo stesso al ritiro della Delibera poiché il successivo bando di gara, privato di tali elementi, potrebbe dar vita a contenziosi particolarmente onerosi lasciando la Darsena Comunale priva di servizi generando problemi e disagi.
Nelle more di tutto ciò si potrebbe attivare la predisposizione di un piano economico finanziario con relativo progetto e richiesta da parte del Concessionario "Comune di Trani" di subingresso nella titolarità delle concessioni demaniali marittime in favore di AMET per garantire continuità al personale ed all'attuale servizio Darsena, ed ampliare le offerte per i prossimi anni in un'ottica di innovazione turistica, avviando contestualmente l'iter del Piano Regolatore del Porto.
Il nostro non è "accanimento terapeutico" quello di salvare la storica partecipata del Comune di Trani ma crediamo fortemente che l'azienda possa essere rilanciata e che possa davvero diventare volano di una sopita economia cittadina».
Nelle more Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e LPS propongono il subingresso del Comune di Trani nella titolarità delle concessioni demaniali marittime in favore di AMET, per garantire continuità al personale ed all'attuale servizio Darsena, la predisposizione da parte della stessa azienda di un piano economico finanziario e di ampliare le offerte per i prossimi anni in un'ottica di innovazione turistica, avviando contestualmente l'iter del Piano Regolatore del Porto.
Qui di seguito l'intervento della coalizione di centrodestra:
«In relazione alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 39 del 27/07/2024 avente ad oggetto "MANTENIMENTO DELLA FINALITÀ DI APPRODO TURISTICO DELLE AREE E SPECCHI ACQUEI OGGETTO DELLE CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME N° 36/2007 E N° 10/2008, IN SCADENZA, PRESSO LA DARSENA DEL PORTO DI TRANI", i gruppi consiliari di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lista Palumbo Sindaco e Lega, facendo seguito a quanto dichiarato in Consiglio Comunale, hanno avviato un'attività di approfondimento e di interlocuzione al fine di individuare soluzioni alternative e sostenibili rispetto a quanto deliberato dalla maggioranza di centro sinistra. Durante questa fase è emersa la necessità di verificare la sussistenza di elementi tecnico-giuridici che devono essere alla base della suddetta delibera.
Pertanto sono stati sottoposti al Segretario Generale alcuni quesiti. Nel merito si è chiesto con quali atti amministrativi e/o politici sia stato definito ed individuato l'ambito del Porto occupato dalle due concessioni demaniali marittime n. 36/2007 e 10/2008 come "Approdo Turistico", in forza di un Piano Regolatore del Porto od altro strumento di pianificazione di settore.
Laddove il Segretario Generale dovesse riscontare la mancanza di questi elementi, con la massima responsabilità per la tutela dell'interesse dei cittadini e delle casse comunali, si è invitato lo stesso al ritiro della Delibera poiché il successivo bando di gara, privato di tali elementi, potrebbe dar vita a contenziosi particolarmente onerosi lasciando la Darsena Comunale priva di servizi generando problemi e disagi.
Nelle more di tutto ciò si potrebbe attivare la predisposizione di un piano economico finanziario con relativo progetto e richiesta da parte del Concessionario "Comune di Trani" di subingresso nella titolarità delle concessioni demaniali marittime in favore di AMET per garantire continuità al personale ed all'attuale servizio Darsena, ed ampliare le offerte per i prossimi anni in un'ottica di innovazione turistica, avviando contestualmente l'iter del Piano Regolatore del Porto.
Il nostro non è "accanimento terapeutico" quello di salvare la storica partecipata del Comune di Trani ma crediamo fortemente che l'azienda possa essere rilanciata e che possa davvero diventare volano di una sopita economia cittadina».