
Politica
Darsena di Trani: è l'Amministrazione dei licenziamenti
La nota di Irene Verziera di Azione (Trani): irregolarità sulla gara e linea "spietata" verso i dipendenti.
Trani - sabato 5 aprile 2025
15.09 Comunicato Stampa
Dopo il nodo relativo agli Ausiliari del traffico (ormai ex dipendenti Amet, licenziati senza "clausola sociale" e senza certezze per il domani), il gruppo Azione di Trani ribadisce le nuove contraddizioni che emergono sul "fronte Darsena Comunale".
In primis ci teniamo a sottolineare come senza un Piano Regolatore del Porto, non si potrebbe istituire una gara per un affidamento della gestione della stessa Darsena per ben venti anni, secondo quanto sta predisponendo l'Amministrazione Bottaro (al massimo sarebbero stati giusti quattro anni, con un'eventuale nuova gara, dopo l'approvazione di un Piano Regolatore e solo allora un affidamento di venti anni sarebbe stato corretto e giustificabile).
Inoltre, anche per i dipendenti della Darsena sottolineamo la mancanza della Clausola Sociale - in un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 27 ottobre 2024 l'Amministrazione prometteva esattamente il contrario garantendo la stessa Clausola - ma soprattutto ci preme rilevare un concetto: anche se sappiamo che i Porti turistici non rientrano nella direttiva Bolkestein per la questione del Demanio marittimo ma contestualmente vanno in gara "lo specchio d'acqua" relativo allo stesso Demanio ed, a sua volta il servizio in esso compreso, che viene svolto attualmente dai dipendenti della Darsena (l'ormeggio, il disormeggio, i lavori di banchina).
I lavoratori verranno pesantemente penalizzati dalle condizioni che si profilano (nessun vincolo d'impiego per loro) e dalla precarietà che ne discenderá, viste anche le irregolarità.
Dopo Amiu, STP e Amet anche i dipendenti della Darsena sono a rischio? Cosa è diventata questa Amministrazione? Una macchina da licenziamenti? Stiamo parlando di lavoratori e cittadini tranesi a cui deve essere garantito almeno l' impiego attuale: sono dipendenti e nostri concittadini chiamati a mantenere a loro volta delle famiglie!
Noi di Azione terremo i fari puntati su questa ennesima ingiustizia che potrebbe profilarsi a discapito dei lavoratori della Darsena (e degli altri enti e realtà cittadine). A loro diamo pieno sostegno e solidarietà chiedendo alle Istituzioni cittadine responsabili, lo ribadiamo, di rimediare immediatamente perché venga garantito il posto di lavoro a questi concittadini.
In primis ci teniamo a sottolineare come senza un Piano Regolatore del Porto, non si potrebbe istituire una gara per un affidamento della gestione della stessa Darsena per ben venti anni, secondo quanto sta predisponendo l'Amministrazione Bottaro (al massimo sarebbero stati giusti quattro anni, con un'eventuale nuova gara, dopo l'approvazione di un Piano Regolatore e solo allora un affidamento di venti anni sarebbe stato corretto e giustificabile).
Inoltre, anche per i dipendenti della Darsena sottolineamo la mancanza della Clausola Sociale - in un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 27 ottobre 2024 l'Amministrazione prometteva esattamente il contrario garantendo la stessa Clausola - ma soprattutto ci preme rilevare un concetto: anche se sappiamo che i Porti turistici non rientrano nella direttiva Bolkestein per la questione del Demanio marittimo ma contestualmente vanno in gara "lo specchio d'acqua" relativo allo stesso Demanio ed, a sua volta il servizio in esso compreso, che viene svolto attualmente dai dipendenti della Darsena (l'ormeggio, il disormeggio, i lavori di banchina).
I lavoratori verranno pesantemente penalizzati dalle condizioni che si profilano (nessun vincolo d'impiego per loro) e dalla precarietà che ne discenderá, viste anche le irregolarità.
Dopo Amiu, STP e Amet anche i dipendenti della Darsena sono a rischio? Cosa è diventata questa Amministrazione? Una macchina da licenziamenti? Stiamo parlando di lavoratori e cittadini tranesi a cui deve essere garantito almeno l' impiego attuale: sono dipendenti e nostri concittadini chiamati a mantenere a loro volta delle famiglie!
Noi di Azione terremo i fari puntati su questa ennesima ingiustizia che potrebbe profilarsi a discapito dei lavoratori della Darsena (e degli altri enti e realtà cittadine). A loro diamo pieno sostegno e solidarietà chiedendo alle Istituzioni cittadine responsabili, lo ribadiamo, di rimediare immediatamente perché venga garantito il posto di lavoro a questi concittadini.