Politica

De Laurentis sul patto di stabilità: «Troppa polvere è sotto il tappeto»

«Nell'ultimo comizio è stato ribadito che l’amministrazione era virtuosa, che era tutto in regola»

«Abbiamo appreso che la Corte dei Conti avrebbe sentenziato che il Bilancio di Previsione 2006 del Comune di Trani non rispetterebbe il patto di stabilità. La notizia ci preoccupa, e non ci consola sapere che anche altri 79 comuni in Italia non lo abbiano rispettato. Non vogliamo essere tra quelle che subito gridano "Io l'avevo detto", ma non possiamo neanche sottacere che sempre l'amministrazione Tarantini non ha voluto ascoltare i rilievi che le venivano fatti.
Rammentiamo che stiamo parlando del Bilancio di previsione 2006 che fu approvato insieme ad altri provvedimenti in pochissimi minuti, avviando tempestivamente una seduta di Consiglio Comunale, ed approfittando del ritardato arrivo dell'opposizione. In quel bilancio, approvato senza discussione, fu subito da noi contestato, anche perché non era stata data la possibilità di far rilevare proprio la questione riguardante il patto di stabilità. Ora il Commissario Prefettizio sarà sicuramente costretto a tagliare ancora di più le spese comunali fino al 31/12/2006, nella speranza che il problema sia di modesta entità, e che i tagli che già ha operato siano stati utili.
E pensare che anche nell'ultimo comizio è stato ribadito che l'amministrazione era virtuosa, che era tutto in regola, e che avevano addirittura richiesto un premio all'allora Ministro Tremonti. I nodi cominciano a venire al pettine. A breve presenteremo una relazione dettagliata su tante questioni di bilancio ed altro, e speriamo che questa volta qualcuno ci ascolti. Il Commissario sembra già intenzionato a vendere l'ex macello per coprire una parte dei debiti fuori Bilancio. L'AMET avrebbe, o starebbe per vendere un terreno edificabile, acquistato prima per realizzare la nuova sede, ora venduto, perchè? Per coprire le perdite realizzate nel 2005/2006? Causate da operazioni spericolate, transazioni esose, e soprattutto per essersi caricata buona parte dei costi dell'Estate Tranese, che se fossero transitate nel bilancio del Comune, come doveva essere, avrebbero, certamente, causato il mancato rispetto del patto di stabilità. Siamo preoccupati, non siamo contenti per aver avuto ragione, anche alla luce di quello che sta accadendo in un'altra nota città della Puglia. Gli eventi, per il bene della città, ci auguriamo che non precipitino, anche se sappiamo che è solo la punta dell'iceberg. Troppa polvere è sotto il tappeto, e non vorremmo che per far fronte ai debiti si vada verso un aumento delle tasse o forse più probabilmente verso l'applicazione dell'addizionale Irpef (0,40 ?).»Mimmo De Laurentis
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