Cronaca
Debora e Papa Francesco, grande emozione a piazza San Pietro per una ragazza tranese
«Un'emozione indescrivibile, attimi di paradiso»
Trani - lunedì 11 aprile 2022
9.43
«Papa Francesco non poteva azzeccare persona più speciale di te»: si legge tra i commenti nella pagina Facebook della giovane Debora, ragazza non vedente che mentre esultava in Piazza San Pietro al passaggio di Papa Francesco non poteva vedere che il Santo Padre aveva posato il suo sguardo su di lei, ne era rimasto colpito e aveva chiesto di fermare la "papamobile" per poterla salutare e benedire.
È impossibile immaginare la gioia che deve aver provato Debora, ma percepibile dal sorriso senza confini ripreso da una videocamera, quando chi era accanto a lei le ha detto che il Papa la stava aspettando lì, tra tra la folla esultante di gioia al passaggio dell' amato pontefice.
È Debora è speciale davvero, come scritto su Facebook da qualcuno che la conosce bene: e non perché la ragazza sia cieca dalla nascita, ma perché attraverso la comunicazione social cerca di dare supporto a chi vive le disabilità con difficoltà; e grazie all'aiuto del suo compagno, il fotografo Massimo Cangelli, ha potuto realizzare un suo grandissimo sogno, quello di aprire un canale YouTube.
«Sono cieca dalla nascita e ho imparato a "guardare il mondo" da un punto di vista differente, il mio punto di vista - aveva spiegato Debora in occasione della giornata della disabilità a dicembre scorso. Obiettivo del mio canale, infatti, è proprio promuovere la diversità in maniere spontanea e semplice, affrontando la vita di tutti i giorni in armonia con la mia disabilità. Essere diversamente abile per me è diventato imparare a comprendere pienamente il valore inestimabile della diversità, a non volermi sentire uguale agli altri a tutti i costi, anzi, ho imparato che la vera bellezza abita nella differenza e questa è la vera perfezione. Non mi è mai piaciuto pensare che una persona diversamente abile debba a tutti i costi "non avere limiti", i miei occhi mi hanno insegnato che i limiti esistono, ma esiste anche una forza ben più grande che si chiama volontà e conoscenza di se stessi. Focalizzandoci su ciò che siamo davvero, e non su ciò che vorremmo essere, e su ciò che abbiamo, sui nostri talenti, e non su ciò che non abbiamo o non sappiamo fare, possiamo vivere la vita - conclude - con gioia e possiamo credere che davvero tutto e possibile».
È impossibile immaginare la gioia che deve aver provato Debora, ma percepibile dal sorriso senza confini ripreso da una videocamera, quando chi era accanto a lei le ha detto che il Papa la stava aspettando lì, tra tra la folla esultante di gioia al passaggio dell' amato pontefice.
È Debora è speciale davvero, come scritto su Facebook da qualcuno che la conosce bene: e non perché la ragazza sia cieca dalla nascita, ma perché attraverso la comunicazione social cerca di dare supporto a chi vive le disabilità con difficoltà; e grazie all'aiuto del suo compagno, il fotografo Massimo Cangelli, ha potuto realizzare un suo grandissimo sogno, quello di aprire un canale YouTube.
«Sono cieca dalla nascita e ho imparato a "guardare il mondo" da un punto di vista differente, il mio punto di vista - aveva spiegato Debora in occasione della giornata della disabilità a dicembre scorso. Obiettivo del mio canale, infatti, è proprio promuovere la diversità in maniere spontanea e semplice, affrontando la vita di tutti i giorni in armonia con la mia disabilità. Essere diversamente abile per me è diventato imparare a comprendere pienamente il valore inestimabile della diversità, a non volermi sentire uguale agli altri a tutti i costi, anzi, ho imparato che la vera bellezza abita nella differenza e questa è la vera perfezione. Non mi è mai piaciuto pensare che una persona diversamente abile debba a tutti i costi "non avere limiti", i miei occhi mi hanno insegnato che i limiti esistono, ma esiste anche una forza ben più grande che si chiama volontà e conoscenza di se stessi. Focalizzandoci su ciò che siamo davvero, e non su ciò che vorremmo essere, e su ciò che abbiamo, sui nostri talenti, e non su ciò che non abbiamo o non sappiamo fare, possiamo vivere la vita - conclude - con gioia e possiamo credere che davvero tutto e possibile».